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Autore: tatinaj    10/03/2009    4 recensioni
[Dammi mille baci, poi altri cento,
poi di seguito mille, poi di nuovo altri cento.
Quando poi ne avremo dati migliaia,
confonderemo le somme, per non sapere,
e perché nessun malvagio ci invidi,
sapendo che esiste un dono così grande di baci (Catullo)]

Come da titolo la ff parla delle vacanze estive di Bella ed Edward, la storia è ambientata nel periodo tra Twilight e New Moon. I fatti sono un'alternarsi di scene romantiche e comiche naturalmente non mancherà un filo di suspance...
[California uguale sole, sole uguale niente Edward. Edward e California: due possibilità che si escludevano a vicenda.]
Genere: Romantico, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 Entusiasmo

Capitolo 1 Entusiasmo

Erano i primi di luglio ma Forks era  coperta (come sempre) da una fitta coltre di nubi, la temperatura probabilmente non superava i venti, gradi, ma non per questo ero di cattivo umore, anzi sul mio volto era stampato un ampio sorriso.Innanzi tutto perché Edward, l’essere più perfetto in assoluto di cui ero follemente innamorata ed io avremmo trascorso la giornata insieme. Secondo, finalmente oggi avrei tolto quel fastidioso gesso che mi opprimeva ormai da mesi. Non che mi desse così fastidio, ormai c’ero abituata, non era la prima volta che mi rompevo qualcosa e poi ero autorizzata a saltare tutte le lezioni di ginnastica. Non potevo camminare, certo, ma avevo chi si preoccupava di trascinarmi in braccio da un posto all’altro: il mio Edward, stargli vicino non mi dispiaceva affatto. Era proprio per lui che non vedevo l’ora di liberarmi da quella prigione, ogni qual volta soffermava lo sguardo sulla mia gamba vedevo una linea di sofferenza comparire sul suo volto, si sentiva in colpa…      

Toc toc… Qualcuno bussò alla porta facendomi sobbalzare e  distogliendomi dai miei pensieri.“Avanti!” Mi sorpresi per quanto la mia voce fosse squillante, sì, oggi ero proprio di buon umore…

Charlie entrò nella mia stanza timidamente, ma quando si accorse della mia espressione beata si rilassò. Forse doveva parlarmi, sembrava preoccupato. Era successo qualcosa di grave? No, probabilmente non sapeva che cosa dire. Sorrisi, forse così si sarebbe sentito più a suo agio: non parlavamo molto ma gli volevo davvero bene, vivere insieme a lui era una pacchia…

“Bella, ho una notizia fantastica”. Doveva essere proprio una notizia fantastica a giudicare dalla sua espressione, ma avevo il presentimento che io non l’avrei trovata tanto sensazionale. 

“ Prepara i bagagli! Domani si parte: andiamo in vacanza!” Non ricordavo l’ultima volta che avevo fatto una vera vacanza, non ero mai stata il tipo, neanche Charlie lo era e poi non avevamo mai avuto tanti soldi. Tutte le mie cosiddette “vacanze estive” le avevo quasi sempre trascorse a Forks.

“Dove?” la voce che mi uscì era ormai un ricordo sfocato di quella squillante di pochi minuti prima.

“California…” mi ci volle qualche secondo per collegare il tutto. California uguale sole, sole uguale niente Edward. 

Edward e California: due possibilità che si escludevano a vicenda. Mi sentii gelare il sangue nelle vene e rabbrividii, per fortuna Charlie non se ne accorse, stava blaterando qualcosa a proposito di un rimborso di una pena pecuniaria e di un villaggio turistico, ma io ormai avevo smesso di ascoltarlo parecchi minuti prima.

“…Allora cosa ne pensi?”Già, cosa ne pensavo? Il solo pensiero di stare lontana da Edward mi faceva stare male ma non potevo ferire i sentimenti di Charlie: era contento come un bambino al luna park, non potevo deluderlo. Forse c’era una possibilità di associare California ad Edward, forse sarebbe potuto venire con me, avremmo certamente trovato una scusa per stare tutto il giorno insieme a costo di trascorrere tutte le ore di luce chiusi in camera. Arrossii al solo pensiero. 

Charlie tossì distogliendomi dai miei pensieri. Probabilmente aveva notato il rossore sulle mie guance o forse semplicemente ero rimasta in silenzio troppo a lungo.

“Ok, fantastico” furono le sole parole che riuscii a sibilare. Il silenzio divenne imbarazzante.

“E’ in ritardo” disse Charlie guardando l’orologio. Arrivare tardi non era da Edward, probabilmente si era fermato ad origliare la nostra conversazione o meglio sapeva già tutto ma non aveva voluto interromperla. 

“Se non si sbriga farai tardi, così domani non potremo partire, sapevo che non dovevo fidarmi di…” 

Non fece in tempo a terminare la frase che il campanello suonò: era lui. Edward, avrei riconosciuto il suo modo di suonare tra mille, se il campanello veniva premuto dal suo dito il suono risultava dolce, sembrava quasi musica. Com’era possibile che fosse così bravo in tutto? No, non lo era, semplicemente ero troppo cotta di lui.

Charlie si precipitò giù dalle scale, e un minuto dopo mi ritrovai tra le braccia del mio miracolo personale. Mi sorrise poi mi sfiorò la guancia con il dorso della mano (era il massimo che Charlie potesse sopportare), il mio cuore iniziò a tambureggiare. Se mi avesse baciato sarei certamente  svenuta, non mi sarei mai abituata alla sua bellezza. Ogni volta che lo vedevo, il fiato mi si accorciava e ci voleva un po’ perché potessi riprendermi. Probabilmente sarebbe stato così per sempre.

Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto e che vi abbia incuriosito almeno un po'.
Io ci ho messo davevro l'anima!!!
Commentate e ditemi che nè pensate dell'idea... accetto suggerimenti e critiche!!!!
Un bacio e tutti !!!
P.s. Scusate se ho fatto a pugni con la punteggaitura XD
  
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