Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Flavi    31/12/2015    1 recensioni
Aveva ragione Platone a dire che ognuno di noi ha una parte di se che vaga nel mondo e che anche se le vite diverse ci hanno portato ad avere degli angoli che non combaciano, la nostra completezza sta in quegli angoli che lentamente si smussano per ricreare l'origine nel nostro essere completo. Lui è la mia parte che vagava nel mondo, la parte che mi è stata tolta dagli dei ma che il destino ha comunque voluto mettere sul mio cammino, è lui la mia essenza, la mia libertà, la mia completezza.
Una one-shot romantica per finire in bellezza l'anno! E che dire questa è sempre per te buio, prima o poi tutte queste parole diventeranno realtà!
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La luce artificiale mi risveglia dal dormiveglia in cui ero caduta, il mio corpo protesta per la dolorosa posizione in cui mi ero addormentata, nella mia visuale sfocata scorgo una figura di spalle nell'intento di scrivere sul computer. È lui, la sua schiena è ricurva, segno che è stanco, che vorrebbe solo chiudere quella macchina infernale e andare a festeggiare, ma deve finire quello scritto, essere uno giovane psicologo affermato ha i suoi pro e i suo contro. Mi alzo silenziosamente e mi avvicino di qualche passo, dalla mia posizione posso scorgere la sua barba di qualche giorno, sa quanto la ama e quanto mi diverto a giocarci, i suoi occhi scorrono veloci le righe scritte, quegli occhi cosi magnetici, cosi profondi, cosi pieni di mistero. Quegli occhi che di buio sono ancora macchiati, che nel suo essere intricato sono segnati, quegli occhi che mi hanno fatto perdere la testa. Che per anni non ho potuto vedere per colpa di distanze insormontabili, ma che adesso sono qui, a pochi centimetri da me. Ombre di stanchezza gli incorniciano lo sguardo rendendolo ancora più attraente. Le braccia rese muscolose dalle partite di calcio si muovono veloci su quei piccoli tasti, i suoi muscoli sembrano quasi rilassarsi; Un sorriso leggero gli increspa le labbra, chissà a cosa pensa.

-Hai intenzione di fissarmi per tutta la notte o vieni qui e mi baci?- Come se ne è accorto che lo fissavo? Amo perdermi ad osservarlo, perché mi fa capire che è qua, che non è un sogno, oramai è da un anno e mezzo che conviviamo, ma ancora non mi sono abituata a svegliarmi tra le sue braccia, a condividere le cose, lo penso ancora distante chilometri da me, invece è qui e mi ama, e mi sorregge quando inciampo, è qui, e mi osserva silenzioso mentre creo i miei disegni, le mie vetrate, è qui.

-Ahaha scusa arrivo subito- Le sue mani mi cingono i fianchi e mi fanno sedere sulle sue gambe.

I nostri occhi si scontrano.

Una mia mano gli accarezza delicatamente il volto mentre le nostre bocche si uniscono, è stato via due giorni per colpa di un convegno e già la sua assenza si faceva insopportabile, è proprio vero quando ottieni una cosa che desideravi da tanto tempo poi non riesci più a convivere con la sua assenza.

-Mi sei mancato!- Un sussurro dolce a fior di labbra.

-Ma come sono stato via solo due giorni- La sua voce è sfumata di ironia.

-Stronzo!- Mi allontano da lui in modo giocoso, cammino verso la camera, ma vengo afferrata dalle sue mani che mi riportano a contatto con il suo corpo. Baci lenti scendono dal mio orecchio fino alla spalla scoperta, le sue mani accarezzano in modo delicato il ventre, mi volto e approfondisco subito il bacio che ci scambiamo.

-Ma non dovevi finire il libro?-

-Quello può aspettare, tu no!- con uno scatto felino mi carica sulle spalle, lasciandomi poi cadere sul letto, una risata cristallina nasce tra le mie corde vocali.

Gli sfilo velocemente la maglietta, rimanendo ad osservare il suo corpo delicatamente scolpito dagli allenamenti, la mia mano corre veloce dal petto fino a sfiorargli gli addominali, li sento tendersi sotto il mio tocco e maliziosamente lascio baci infuocati tra la pelle e la stoffa dei pantaloni.

Lievi gemiti escono dalla sua bocca, una mano mi spinge sul letto, mentre la mia maglietta vola via lasciandomi in intimo. Ora tocca a lui giocare con i miei sensi, una lunga carezza mi attraversa tutto il corpo, un alternanza di baci e di morsi seguono la sua stessa direzione. Oramai sono incendio e sto per bruciare. Le sue mani giocano con le mie parti più sensibili, lasciandomi sempre insoddisfatta. Gemiti incontrollati sfuggono dalla mia gola e lo sento ridere sulla mia pelle.

Gli slaccio i pantaloni e gli sfilo gli ultimi indumenti, è li splendido nella sua nudità, è il mio buio, le mie parole, i miei pensieri, i miei cambiamenti e ci sto per fare l'amore, non posso credere che un gioco cosi stupido sia diventato qualcosa di cosi bello e serio.

Mi toglie l'intimo, mi osserva, scorre lentamente il suo sguardo su di me, sul mio corpo, e per la prima volta non sono a disagio.

-A che pensi?- Mi sollevo delicatamente e gli soffio la domanda nell'orecchio per poi leccarglielo maliziosamente.

-Al fatto che sei dannatamente bella- I suoi occhi sono seri, ma leggo la felicità e la leggerezza di questo amore. Un altro bacio unisce le nostre bocche, mentre entra in me, la sua assenza adesso è colmata del tutto, è vero quando dicono che ci si sente completi, aveva ragione Platone a dire che ognuno di noi ha una parte di se che vaga nel mondo e che anche se le vite diverse ci hanno portato ad avere degli angoli che non combaciano, la nostra completezza sta in quegli angoli che lentamente si smussano per ricreare l'origine nel nostro essere completo. Lui è la mia parte che vagava nel mondo, la parte che mi è stata tolta dagli dei ma che il destino ha comunque voluto mettere sul mio cammino, è lui la mia essenza, la mia libertà, la mia completezza.

Spinte veloci si sostituisco a quelle delicate, ci stiamo amando come non abbiamo mai fatto, ci stiamo insegnando ad amare, perché nessuno di noi due ha amato prima, ci stiamo raccontando il nostro passato, ci costruendo il nostro futuro, ci stiamo vivendo il nostro presente, come non abbiamo mai fatto, come non abbiamo mai potuto fare. Ci stiamo innamorando senza muri, senza distanze, senza lacrime solo con la felicità nel cuore.

Botti lontani rischiarano la notte, le luci dei fuochi d'artificio giocano sui nostri corpi, mentre ci amano, i nostri occhi fusi come le nostre anime si osservano. Un anno è passato, un altro sta cominciando, il nostro amore infinito aleggia in questo tempo senza svanire mai.

-Buon anno, ti amo- La sua voce sussurrata e roca per la passione mi trapassa il cuore.

-Ti amo-

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Flavi