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Autore: stefaniaodair    31/12/2015    1 recensioni
E se Katniss fosse tornata indietro? Cosa avrebbe detto a Finnick? E soprattutto...Cosa avrebbero fatto assieme? Oltre a scambiarsi promesse per Annie e per l'aldilà, ovviamente.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Finnick Odair, Katniss Everdeen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Bondage
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“Sali!” mi grida Gale per incitarmi a scappare dagli ibridi, che al momento ci stanno alle calcagna. “No!” gli rispondo di rimando “C'è ancora qualcuno lì dentro!”. Così torno indietro, più cocciuta che mai, ignorando spudoratamente le urla dei miei amici che pretendono che io risalga. Allungo una mano verso la faretra e ne estraggo una freccia. La stringo un attimo tra le mani madide di sudore, giusto per ricordarmi cosa sono venuta a fare, e del fatto che potrei anche non riuscirci, morendo per i compagni di squadra che ho ancora lì dentro. Ma d'altronde loro stanno morendo per me. Perciò mi avvicino, risoluta e con l'arco incoccato, alla fonte di quelle grida straziate. No. Non sono più Gale e Cressida ad urlare per farmi tornare da loro sana e salva. Davanti a me ci sono le teste senza corpo della Jackson, di Castor e Homes. Finnick e Leeg 1 stanno ancora combattendo per non essere dilaniati. Taccio di fronte a quello spettacolo allo stesso tempo macabro e doloroso, incapace di farmi avanti e con le lacrime agli occhi, finché non mi dò un ordine come facevo durante i miei primi Hunger Games. “Forza, Katniss!” mi dico, mentre trafiggo il petto di un ibrido. Finnick si accorge di me e mi dice: “Katniss, che ci fai qui? Vai immediatamente via!”. Annientando i due ibridi davanti a me gli urlo di rimando: “NO, IO NON LASCIO MORIRE ANCHE TE!”, accennando alle teste senza corpo dei nostri amici, alle quali si è aggiunta anche quella di Leeg 1. Finnick mi osserva a lungo, lasciando che una di quelle creature gli morda lo stomaco. A quel punto impazzisco, e comincio a tirare frecce a destra e a manca, finché non c'è più neanche un ibrido. Mi avvicino al mio amico e gli parlo, la voce spezzata dalle lacrime che non riesco a fermare: “Ehi, va tutto bene, se ci muoviamo in fretta magari posso chiamare qualcuno e ti risistemeranno...”. “Non importa, Katniss, ormai è finita. Sono praticamente morto...” mi interrompe lui. “Ma...” “Per favore, dì ad Annie che non volevo lasciarla sola.” “Certo, glielo dirò.” In quel momento le lacrime si fanno evidenti, troppo pesanti per essere nascoste, e mi lascio andare. Mi accorgo anche che ho la mano destra premuta contro la sua ferita più grande, nell'inutile tentativo di fermare l'emorragia. “Non fare così, in fondo non sono così importante per te, Ghiandaia Imitatrice.” “Sì che lo sei. Sei uno dei miei migliori amici, non sei solo il mio alleato dei Giochi passati...” “Senti...Non è che mi potresti fare un altro favore?” “Va bene...” “Dal momento che io penso la stessa cosa e, ovunque io vada dopo la mia morte ricorderò sempre Annie e magari dimenticherò te... Che ne dici se rimanessi impressa nella mia memoria come la ragazza che mi diede il mio ultimo bacio?” Finnick accenna un sorriso. “Il tuo ultimo bacio...” E a quel punto non mi viene in mente che le persone in punto di morte sono inclini a DELIRARE (anche se Finnick era così serio), oppure che non avrei più potuto guardare Annie negli occhi... Mi chino su di lui e lo bacio, facendo sparire tutto il resto del mondo, minimizzando la situazione a noi due, giovani sperduti e traditori, vittime di Snow incontratesi per caso... Lo bacio con passione, perdendomi nei suoi occhi mentre lui perde la vita, assaggiando le sue labbra sporche di sangue e umide di lacrime, e diventiamo un groviglio di corpi e ferite mortali. Non smetto finché non sento il suo respiro farsi affaticato, il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente sotto il mio, e lui mi dice: “Katniss, tu baci troppo bene! Ascoltami, stavolta sto davvero per morire, quindi, quando muoio usa l'Olo. Sento che arrivano altri ibridi...” “No, non polverizzerò tutti i vostri corpi. Siete miei amici!” “Fallo, ti prego. Ah, e invece degli altri, a volte prova a salvare te stessa un po' di più. Addio, Ghiandaia Imitatrice.” “Addio Finnick. Ti voglio bene.” dico con voce rotta, mentre i suoi occhi si fanno di vetro e distolgo la mano dal suo corpo ormai freddo. Mi alzo e risalgo la scaletta, ignorando per una seconda volta i rimproveri dei sopravvissuti. Con un sussurro quasi impercettibile, dico “Tic, tac” per tre vole e lascio cadere l'Olo. Subito dopo smetto di prestare attenzione agli sguardi degli altri, cado in ginocchio e piango sconsolatamente, mentre i frammenti dei nuovi ibridi e dei corpi dei nostri amici ci piovono addosso.
   
 
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