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Autore: _thantophobia    31/12/2015    3 recensioni
[MikaYuu][Atemporale(??) - Dopo l'episodio 10 della seconda stagione, comunque]
Mikaela fissa lo specchio come se di fronte avesse uno sconosciuto.
[...]
«“Colui che è uguale a Dio”. Un nome davvero adatto a te, Mika.»
[...]
Non diventerà uno di loro.
[«I’m Nobody! Who are you?»]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mikaela Hyakuya, Yūichirō Hyakuya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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He looks like God

[Uno di loro]

 

 

 

 

 

«I’m Nobody! Who are you?
Are youNobodyToo?
Then there’s a pair of us!
Don’t tell! They’d banish usyou know! […

Emily Dickinson, "Poem 288 (I'm Nobody! Who are you?)

 

 

 

 

 

Mikaela fissa lo specchio come se di fronte avesse uno sconosciuto.

Non importa siano passati quattro anni, ancora non ha accettato il fatto di essere diventato un vampiro – e lo rinfaccia di continuo a Krul, ma lei sembra ignorarlo.

 

«Colui che è uguale a Dio”. Un nome davvero adatto a te, Mika.»

 

Aveva sussurrato Lord Ferid la prima volta che gli aveva donato il sangue – quando era ancora un bambino che non aveva capito cosa davvero significasse vivere con i vampiri.

Forse, Lord Ferid aveva visto nei lineamenti acerbi da bambino il ragazzo che sarebbe diventato.

“Uguale a Dio”.

Ma lui non ha niente di divino. Non ora che è solo un’anima rinchiusa in un corpo morto e marcio, nonostante il sangue che continua a scorrere nelle sue vene e il cuore che batte.

Continuerà a rifiutarsi di bere sangue umano anche a costo di diventare un demone.

Non diventerà uno di loro.

 

*

 

Ha reagito d’istinto: ha visto quel bambino correre lontano da lui e con uno scatto l’ha raggiunto, afferrandolo per il collo e affondandovi i canini con forza.

-Mi… Mika… -

Sgrana gli occhi, Mikaela, riconoscendo la voce.

Abbassa lo sguardo sul corpicino che ha lasciato cadere a terra dopo aver bevuto il suo sangue e si paralizza.

Urla, Mikaela, cadendo in ginocchio vicino al corpo esangue del bambino.

Lo solleva leggermente sperando di sentire ancora un fiato di vita, ma niente: il piccolo non respira più.

Urla di nuovo – questa volta un nome e urla una, due, tre volte.

Urla fino a perdere la voce, mentre quegli occhi color smeraldo ora vuoti lo fissano accusatori.

 

“Uguale a Dio”.

Non vuole diventare uno di loro.

 

 

Apre gli occhi all’improvviso, una sete così forte da fargli quasi perdere la ragione.

-Mika?-

Si volta verso Yuu che lo fissa preoccupato.

-Va tutto bene, Mika?- chiede Yuichiro, avvicinandosi un poco. –Ti agitavi -

Mikaela lo allontana con un gesto deciso e quasi lo fa cadere, poi sgrana gli occhi e lo afferra per un braccio prima che Yuu batta la testa da qualche parte.

-Ma dico, sei impazzito?!- sbraita il moro. –Volevi ucci… ?-

Non lo lascia parlare, affondando con forza i canini nel collo di Yuu.

Lo sente irrigidirsi un attimo e trattenere un gemito, ma non riesce ad allontanarsi da lui. Non ne sarebbe capace, il mostro che è diventato brama quel sangue e lo reclama a gran voce.

«Ancora! Ancora!»

-…potevi almeno avvertirmi.- sussurra Yuichiro. –Bah, non importa.-

Piega la testa e sfiora appena i capelli di Mika con la punta delle dita, abbracciandolo quando lo sente singhiozzare.

Ma Yuu non gli chiede nulla. Non si muove e sembra respiri appena. Non lo allontana e non gli dice di smetterla.

Ora Mikaela piange, i canini che sfiorano i piccoli fori sul collo di Yuichiro e il mostro che urla affamato.

«Ancora! Ancora!»

-Mika… - sussurra Yuichiro, inarcando la schiena e stringendo di più il vampiro contro di sé; gli prende il viso tra le mani e lo bacia piano, gli occhi verdi socchiusi.

Mikaela si stupisce sempre di questi comportamenti. Yuu non è per niente disgustato dal sapore di sangue che hanno le sue labbra pallide. Ma, infondo, tutto in lui aveva il nauseante sapore della morte – la sua bocca sa di sangue come la sua lingua, come le sue mani sono sempre sporche di quel rosso cangiante.

Eppure Yuichiro chiude gli occhi e continua a tenergli il viso tra le mani calde, sfiorandogli appena gli zigomi e le guance con il pollice e intrufolando le dita trai capelli, quasi senza riprendere fiato.

E Mikaela non può – non riesce – ad allontanarsi; scivola con le labbra sul mento e giù sulla gola, per poi virare verso la spalla e morderlo di nuovo.

 

“Uguale a Dio”.

Ma lui non ha niente di divino. Non ora che è solo un’anima rinchiusa in un corpo morto e marcio nonostante il sangue che continua a scorrere nelle sue vene e il cuore che batte.

Avrebbe continuato a rifiutarsi i bere sangue umano anche a costo di diventare un demone, ma il sangue Yuu è come una droga. Non può farne a meno.

È diventato uno di loro.

 

 

 

 

 

 

 

 

D.P.C.: Deliri Pre Capodanno wut?

[19:20]

Salve, rotolini alla cannella (??) Maki cosa c’era nel caffè che hai bevuto prima?

Yay, è l’ultimo dell’anno! Come vola il tempo, eh? ^^ Mi sento più vecchia—

E… niente, MikaYuu. Così. Perché sono tanto bellini pure loro e sono a tanto così *indica il tanto così – circa lo spessore di un foglio di carta* dall’essere canon.

E poi sono adorabili *scuoricia*

E mi fanno sclerare un po’ meno di Guren e Shinya, meno male.

Bene. Evaporo.

Buon capodanno, people. Non ingozzatevi troppo di pandoro. E spero che nessuno voglia fare di me uno zampone e mangiarmi con le lenticchie, orz.

 

Ci si vede nel 2016!

Maki

  
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