Film > Il pianeta del tesoro
Ricorda la storia  |      
Autore: MartynaQuodScripsiScripsi    31/12/2015    2 recensioni
Mentre si prepara per il matrimonio con Amelia, il dottor Doppler riceve una misteriosa visita.
Dal testo:
“Ma immagino di averle rubato anche fin troppo tempo. La ringrazio per avermi ascoltato. Solo questo.”
“Non vuole sapere la risposta?” chiese Delbert con un filo di voce.
Lei scosse il capo. “No, no, grazie. Volevo solo domandarglielo.” Sorrise. “Le auguro tanta felicità per il suo matrimonio.”
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dottor Doppler, Sorpresa
Note: Missing Moments, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una Domanda

 

 

Delbert Doppler afferrò la spazzola e prese a menare colpi sui suoi capelli. Urtò  con il gomito il vasetto della cipria, che cadde dal ripiano della toeletta. Delbert si alzò di scatto, ma ciò non poté impedire che una parte della polverina si riversasse sui pantaloni dello smoking.
Delbert sospirò e tornò a sedersi. Si guardò allo specchio. L’energica spazzolata non sembrò aver migliorato la situazione dei suoi capelli.
“Che disastro” borbottò.
Tra poco si sarebbe sposato e non riusciva nemmeno ad avere un aspetto decente. E quella cipria sui pantaloni sarebbe stata l’ennesima figuraccia davanti alla sua adorata Amelia. E davanti al prete. E davanti a tutti.
Udì tre colpi alla porta del camerino.
Delbert raccolse il vasetto e spolverò un po’ di cipria via dai pantaloni. Meglio di niente.
“Avanti.”
La porta si aprì. Entrò una figura avvolta in un cappotto nero, con un cappello a tesa larga dello stesso colore che ne nascondeva il volto.
“Buongiorno, dottor Doppler” disse una voce femminile. Una mano guantata di nero uscì dalla tasca e sollevò la tesa del cappello, rivelando un paio di enormi occhiali e un sorrisetto.
“Oh, buongiorno” fece Delbert. “Ehm…Posso chiederle chi è?”
“Sono una sua…diciamo ammiratrice.” Il sorriso della visitatrice si allargò. “Mi spiace, ma non posso dirle altro.”
“Ah…” Delbert esitò non sapendo esattamente come comportarsi. “Molto piacere.”
“Il piacere è tutto mio” disse lei. Si levò il cappello. Una criniera di arruffati capelli corvini, non più prigioniera del suo giogo, si gonfiò attorno alla sua testa.
“So che è il giorno del suo matrimonio, perciò non le ruberò molto tempo. Sono venuta qui per farle una domanda.”
“Sì? Chieda pure” disse Delbert.
“Molto bene.” La visitatrice si rimise una mano in tasca. “Ha presente il vestito che ha indossato durante il suo viaggio alla volta del Pianeta del Tesoro, sei mesi fa?”
Delbert spalancò gli occhi. Che razza di domanda era quella? Come poteva pensare che si ricordasse di un vestito?
“Ehm, no, assolutamente no…” Allargò le braccia. “Ma lei dove vuole andare a parare?”
“Ci arriverò, non si preoccupi” disse la visitatrice, impassibile. “Mi permetta di rinfrescarle la memoria.”
Tirò fuori dalla tasca un rettangolo bianco e ci picchiettò alcune volte sopra col pollice, mentre lo teneva con le altre quattro dita.
Delbert inforcò gli occhiali e lo osservò. Non era niente che conoscesse.
La visitatrice finalmente girò l’affarino e glielo mostrò. Delbert, con suo grande stupore, vide un’immagine di se stesso.
“Ma come ha fatto?” chiese.
“Purtroppo non mi è concesso rivelarle niente” disse lei. Poi indicò il petto della figura.
“La mia domanda è questa.”
Sbarrò gli occhi e digrignò i denti. Delbert trasalì.
“Ha voglia di spiegarmi che cos’è quest’affare verde che ha sul petto?! Una cipolla, per caso?!” abbaiò la visitatrice. “Io credo che sia una specie di cravatta, ma non riesco a convincermene! È troppo strana! Non è neanche attaccata dove dovrebbe esserlo!”
Tacque, ansimante. Delbert si era rannicchiato su se stesso.
La visitatrice chinò lo sguardo e si rimise il cappello.
“Ma immagino di averle rubato anche fin troppo tempo.” Tornò a rivolgerglisi. “La ringrazio per avermi ascoltato. Solo questo.”
“Non vuole sapere la risposta?” chiese Delbert con un filo di voce.
Lei scosse il capo. “No, no, grazie. Volevo solo domandarglielo.” Sorrise. “Le auguro tanta felicità per il suo matrimonio.”
“Oh…” Delbert annuì e poi sorrise a sua volta. “Grazie.”
“Si figuri. Arrivederci.”
Si voltò e fece alcuni passi, poi si fermò.
“Ah, dottore…Non importa la cipria sui pantaloni.” Si girò con un sorrisetto malizioso. “Lei è adorabile lo stesso.”
“Oh…” Delbert abbassò lo sguardo sui pantaloni incipriati, poi recepì quello che aveva detto e scattò in piedi.
“Aspetti, cosa…”
La porta sbatté.
Delbert rimase un attimo fermo, poi scrollò le spalle e riprese a prepararsi.

 


È una pazzia, lo so. Ma questa domanda mi frullava in testa così forte che ho dovuto farla uscire…
Colgo l’occasione per augurarvi un sereno 2016!
MartynaQuodScripsiScripsi

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Il pianeta del tesoro / Vai alla pagina dell'autore: MartynaQuodScripsiScripsi