Capitolo 1 – Primo contatto
 
Ricordo una giornata limpida e priva di vento, il cielo era sereno e sembrava che i due soli di Tatooine diventassero sempre più cocenti. Non capivo come facevano le persone del luogo a sopportare quel caldo con gli abiti lunghi che indossavano solitamente. Io appena potevo mi scoprivo per il caldo secco, abituata com’ero al gelo dello spazio a volte mi risultava insopportabile quel clima. Trovavo essenziale la presenza del mantello solo durante le tempeste di sabbia, ma per fortuna non era quello il giorno.
Ormai erano cinque settimane che ero arrivata a Tatoine. Appena avevo saputo che la grafite contenente Han Solo era stata esposta in bella mostra tra i trofei di Jabba The Hut avevo subito pensato che era un ottima esca. Non avevo avuto molte difficoltà ad infiltrarmi nel palazzo, ero stata presa come ballerina, una cosa ricorrente nella mia vita, ma infondo mi divertiva anche, eccetto quell’orribile lumacone verde. In genere Jabba cambiava ragazze con molta frequenza. Appena arrivata ero stata la sua prediletta per un po, richiedeva sempre che ballassi io e spesso tirava a se le mie catene per leccarmi, era semplicemente orrido, ma dovevo resistere. Da meno di dieci giorni era arrivata Oola, una graziosa Twi’lek verde, ora era lei la sua nuova fissa e speravo che fosse così finché non avrei compiuto la mia missione.
Fin ora non c’erano stati molti risultati, anzi nessuno, ma sapevo che prima o poi qualcuno avrebbe cercato di liberare Han Solo e a quel punto avrei agito!
Tornata a palazzo indossai il mio abito scosciato e provocante ed entrai nel grande androne della sala principale. Jabba sonnecchiava e io raggiunsi senza fare rumore le altre ragazze, ignorando le occhiate languide dei cacciatori di taglie radunati nella sala.
Dopo nemmeno mezz’ora due droidi fecero una goffa entrata al cospetto di Jabba insieme a Bib Fortuna, era insolita una scena simile. Dicevano di avere un dono per l’Hut, li osservai per capire da dove provenivano. Il droide protocollare color oro farfugliava parole con un linguaggio impeccabile e altamente noioso, stavano perdendo tutta la mia attenzione quando l’astrodroide proiettò un ologramma
- ti saluto alta eccellenza, concedimi di presentarmi, sono Luke Skywalker, cavaliere jedi e amico del comandante Han Solo
Cosa? Quello era Luke Skywalker? Cavaliere jedi?
Sgranai gli occhi e di colpo osservai rapita il messaggio, finalmente una svolta!
-so che sei potente, e so che la tua collera verso Han Solo deve essere egualmente poderosa. Ti chiedo udienza per contrattare la sua vita
Così continuò il messaggio e Jabba proruppe in una risata sdegnosa. Sarebbe venuto ne ero certa! Era il momento che tanto attendevo, le mie previsioni erano giuste e io avrei potuto compiere la mia missione.
Il messaggio si concluse con un esortazione di pace, povero illuso, e regalava a Jabba i due droidi. Osservai l’unità R2, forse era proprio quella ad aver custodito i piani della morte nera e ad averli consegnati ai ribelli
-Arica!
Sentii le ragazze chiamarmi, era il nome che avevo scelto per la mia copertura
- sembravi davvero interessata al messaggio… o forse più al suo messaggero?
Chiese maliziosa la twi’lwk rosa
- sempre a pensare male Lyn Me! Ero solo curiosa di vedere che aspetto poteva avere un cavaliere jedi… sempre che lo sia veramente
Cosa che dubitavo fortemente, negli ultimi dieci anni, molti che credevano di essere jedi non erano altro che inutili contrabbandieri che avevano appena imparato ad usare la forza.
- E’ carino! Io i jedi li immaginavo vecchi e grassi
Alzai un sopracciglio ascoltando Oola, possibile che si soffermavano solo sull’aspetto esteriore? Però effettivamente quella era la prima volta che vedevo Luke Skywalker e anche io me lo aspettavo differente, più alto, più adulto e meno biondo, sembrava un ragazzino qualunque, ma sapevo che non era affatto da sottovalutare.
Quella notte non dormii nemmeno un po’. Continuavo a pensare a Luke Skywalker e quale poteva essere il suo piano. Sarei riuscita ad ucciderlo? Dovevo assolutamente riuscirci, ne valeva di tutti i miei sogni.
Il giorno seguente Jabba non mi convocò, ne approfittai per recuperare un paio di ore di sonno finché Lyn Me non venne da me sconvolta
-Arica! È successa una cosa terribile!
Mi raccontò che Oola si era rifiutata di andare da Jabba e che lui l’aveva gettata nel buco del Rancor
-poverina…
Commentai a denti stretti, iniziavo davvero ad odiare quel verme verde
- E’ stato orribile! E poi è venuto quel cacciatore di taglie e ha tirato fuori una bomba termica
Continuò la twi’lek
- bomba termica? Quale cacciatore di taglie?
- non lo so, ha portato il copilota di Han Solo e voleva più soldi
Il copilota di Han Solo? Chewbacca? Forse anche questo faceva parte del piano di Skywalker
- e che ne è stato del copilota?
- Jabba e il cacciatore hanno raggiunto un accordo e adesso è in prigione
Davvero un piano bizzarro, i suoi droidi erano nelle mani di Jabba e Chewbacca idem.
- domani credo che mi convocherà
Riflettei ad alta voce
- cerca di non fare la fine di Oola
Rabbrividii alle sue parole, volevo andare via da quel posto al più presto, volevo uccidere Skywalker quanto prima.
Il giorno seguente mi presentai con il mio splendido abito azzurro al cospetto di Jabba solo per scoprire che durante la notte mi aveva già rimpiazzata.
A quanto riuscii a scoprire il cacciatore di taglie del giorno prima non era altro che Leila Organa, la quale aveva liberato Han Solo dalla grafite solo per poi essere entrambi catturati da Jabba. Mancava solo Skywalker, anche se continuavo a trovare bizzarro il loro piano.
Osservai Leila sdraiata sul corpo del viscido lumacone, l’avevo già vista altre volte, al senato, ma mai tanto svestita! Nascosi una risata e aspettai con pazienza che si facesse viva la mia preda.
Nel silenzio annoiato del pomeriggio una figura avvolta da un mantello nero si fece avanti senza essere stata invitata.
Sentii una sensazione di bruciore sulla pelle e riconobbi subito la figura di Skywalker. Un brivido mi percorse lungo tutta la schiena, dovevo agire in fretta. Calcolai velocemente le possibilità che avevo, non avevo armi con me, avevo la forza, ma strangolarlo avrebbe richiesto troppo tempo, poi notai un blaster appena infilato in una fondina senza pensare oltre lo attirai alla mia mano con la forza e mirai la figura vestita di nero. Mi resi conto che Skywalker aveva avuto la mia stessa idea, ma Jabba lo aveva prontamente fatto cadere nella botola del Rancor. Per un secondo rimasi con il blaster puntato nel vuoto, mi era sfuggito per un soffio.
Il flusso dei miei pensieri fu interrotto da un violento colpo al mio braccio che mi fece cadere il blaster. Una guardia mi prese per le spalle con aria minacciosa
- cosa stavi facendo?
- Ecco io… mi sono spaventata e ho agito d’impulso…
Cercai una scusa
-Hey ma quello è il mio fulminatore
Gridò il tizio a cui lo avevo sfilato
- Ladra!
-no, no, io non volevo rubarlo…
Mi giustificai, ma la guardia mi prese di peso e mi gettò fuori dalla stanza. Finii a terra prima che potessi liberarmi dalla sua stretta
- sparisci sguattera
Tuonò la guardia prima di chiudermi fuori
Sguattera?!
Mi rialzai sistemandomi il vestito e massaggiandomi il polso. Sentii un moto di rabbia percorrermi, calma, dovevo restare calma. Skywalker era finito in bocca al Rancor, era morto? Se era morto il suo piano era davvero stupido! Tutti i suoi amici erano prigionieri e lui era venuto disarmato. No, non era morto, non ancora, avvertivo la sua presenza.
La conferma la ebbi la ebbi poco dopo, quando una folla uscii dal palazzo trasportando i prigionieri verso il galeone. Mi avvicinai e sentii vociferare che erano stati condannati a morte per mezzo del Sarlak. Quante cerimonie, se fosse stato per me mi sarei assicurata che morissero all’istante. Mi diressi verso il galeone e cercai di intrufolarmi tra la folla
-Che cosa ci fai ancora qui?
Sentii la voce della guardai alle mie spalle che mi puntò la lancia sul collo. Accidenti!
Scivolai via dalla sua presa e corsi verso la piattaforma dove si trovava Jabba. Mi prostrai al suo cospetto e lo implorai
- Eccellenza sono una delle vostre ballerine, potrei per favore accompangarvi?
Il droide interprete rispose
- il grande Jabba ha detto no
Dovevo andare con loro, dovevo assicurarmi che Skywalker morisse
- per piacere vostra magnificenza
Chiesi nel tono più dolce e gentile che riuscivo a fare
- il grande Jabba ha detto che devi andartene immediatamente e non farti vedere mai più
Lo guardai sconfitta mentre se ne andava accompagnato dalla sua sgradevole risata. La guardia mi oltrepassò e mi lanciò un ghigno compiaciuto e sprezzante. Osservai ancora immobile, il galeone che si allontanava nel deserto.
Luke Skywalker sarebbe morto? E io avrei ottenuto egualmente la mia ricompensa? Avevo atteso tutte quelle settimane per vedermelo sfuggire sotto il naso?
Ad ogni modo non avrei più fatto la ballerina al palazzo di Jabba
Avevo raccattato velocemente le mie cose e avevo deciso di dirigermi a Mos Espa, lì avrei trovato qualche contatto imperiale. In cuor mio speravo di ricevere presto la notizia che l’esecuzione di Skywalker era andata a buon fine, ma sentivo che era solo un illusone.
La brutta notizia mi arrivò mentre ero in una bettola a cercare un trasporto. Un ragazzotto entrò di corsa sputando fuori le parole senza respirare un momento
-Jabba the Hut è morto! Alcuni prigionieri si sono ribellati e hanno fatto saltare in aria il suo galeone, sembra che tra loro ci fosse il contrabbandiere Han Solo e il cavaliere Jedi Luke Skywalker
Mi aggrappai al bancone per non crollare. La mia missione era fallita miseramente, i miei sogni infranti e adesso veniva la parte peggiore: come lo avrei detto all’imperatore?