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Autore: Eli17    01/01/2016    0 recensioni
Beh, la vita di Graham non era poi così male, anzi, non era per niente male, beh, certo, all'inizio era stata terribile.
Aveva avuto sette fratelli, e quando era ancora cucciolo i suoi padroni lo avevano abbandonato perchè non potevano mantenerlo. Ricorderà sempre quella sera, quando stanco ed esausto si era accovacciato tra le radici di un albero, aveva freddo e paura, credeva che sarebbe morto quella sera quando un ragazzo dai capelli rossi si era chinato vicino all'albero per vomitare.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio, Taylor Swift
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Beh, la vita di Graham non era poi così male, anzi, non era per niente male, beh, certo, all'inizio era stata terribile.
Aveva avuto sette fratelli, e quando era ancora cucciolo i suoi padroni lo avevano abbandonato perchè non potevano mantenerlo. Ricorderà sempre quella sera, quando stanco ed esausto si era accovacciato tra le radici di un albero, aveva freddo e paura, credeva che sarebbe morto quella sera quando un ragazzo dai capelli rossi si era chinato vicino all'albero per vomitare. Si erano fissati per un po', poi il ragazzo aveva allungato una mano per accarezzarlo, Graham era troppo infreddolito e debole per reagire così si era lasciato prendere in braccio dal ragazzo. Si era addormentato tra le sue braccia e la mattina seguente si era ritrovato tra dei golfini di lana e con una fame tremenda << Ciao piccolo >> lo aveva salutato il rossino << Io mi chiamo Edward Sheeran, ma tutti mi chiamano Ed, suono la chitarra e da poco sono diventato un cantante famoso >> gli aveva lasciato un attimo di tregua per farlo mettere a suo agio << Io ti ho adottato, ora sei il mio gattino, credo che ti chiamerò Graham, Graham ti piace?>> il gatto aveva miagolato per la fame, ma il giovane lo aveva inteso come miagolio di approvazione << Ottimo, da oggi sarai Graham >>.
Erano passati anni da quel giorno, Graham aveva imparato ad amare Edward o Ed, come lo chiamava sempre. Aveva constatato che gli umani erano strani, prima di tutto passavano quasi tutte le sere fuori casa e a volte tornavano con una femmina che certe volte si fermava da loro per un po' e poi se ne andava, Graham sapeva che dopo quello, Ed, sarebbe stato muto per diversi giorni a seguire, e a mala pena l'avrebbe considerato.
Quella sera Ed stava giocando, come sempre, con i Lego aveva costruito un obrobrio che ricordava vagamente una chitarra, Graham era rimasto in silenzio, seduto sul cuscino, di fronte a Edward che gli parlava << ...l'ho vista oggi al parco, era bellissima! >> esclamò sognante, << Stavo sulla panchina a scrivere canzoni nuove quando lei mi è piombata addosso, letteralmente! E' scivolata sul ghiaccio e mi è caduta addosso >> Graham constatò che Ed aveva quel tono che diceva chiaramente " sono innamorato " << Mi ha chiesto scusa, si è alzata, e si è allontanata a grandi passi, era imbarazzatissima >> disse aggiungendo un altro pezzo << Comunque aveva l'accento londinese, ho intenzione di cercarla, domani tornerò al parco e vedrò se riesco ad incontrarla di nuovo, voglio chiedergli il nome e di uscire, sono mesi che non esco con nessuna >> Graham ascoltò paziente Ed che da qualche mese si era preso una vacanza dal mondo della celebrità.
Il rosso passava il suo tempo a scrivere canzoni nuove, a cantarle, solitamente stava fuori tutto il giorno per poi tornare la sera, cenare, e di venerdì e sabato uscire con i suoi amici.
<< Io vado a letto Graham, notte >> disse Ed alzandosi dal pavimento e dirigendosi in bagno.
Quella mattina Ed uscì di casa presto, " probabilmente sarà alla ricerca della ragazza " pensò Graham.
Rientrò di pomeriggio, seguito da Phil << Ah! Ciao Graham, è un piacere rivederti >> lo aveva salutato l'artista, accarezzandolo sulla testa. Graham odiava essere considerato troppo ma allo stesso tempo essere ignorato, Phil quando andava a trovare Ed, lo salutava, a volte lo ritraeva in qualche disegno ma non lo considerava mai troppo, per questo a Graham era simpatico e lo lasciava anche solo con Ed a volte.
Vide i due ragazzi sistemarsi sui divani del salotto e decise di reggiungerli, sedendosi accanto a Ed << ...oggi l'hai rivista? >> chiese Phil, Graham pensò che stessero parlando della ragazza di cui Ed si era innamorato pur non conoscendola.
<< Sì >>
<< Vi siete parlati? >>
<< Sì, mi ha detto che gli sembrava di avermi già visto da qualche parte ma non mi ha riconosciuto, si è scusata nuovamente per ieri e abbiamo parlato del clima londinese >>
<< Come si chiama? >>
Ma Graham si perse quella parte di conversazione perchè cadde in un sonno profondo.
Graham si svegliò sentendo il ticchettio dei croccantini cadere nella sua ciotola e improvvisamente sveglio e vigile corse nella piccola cucina << Buon appettito Graham >> poi Ed uscì e fu di ritorno solo verso mezzanotte, ubriaco fradicio cadde a terra appena varcata la soglia della camera, Graham sapeva sempre quando Ed era ubriaco, puzzava da morire e quando cantava era stonato.
<< Che dolore... >> commentò la mattina dopo tenendosi la testa " Muoviti a darmi i croccantini " voleva dire Graham ma dalla bocca gli uscì solo un sonoro " miao " << Ho capito, ho capito >> disse Ed lanciandogli una scatolina di croccantini che cadendo si rovesciò sul pavimento << Merda... >> la raccolse lasciando per terra alcuni croccantini che Graham fu felice di ripulire.
Ed passò la mattina sdraiato sul divano con una borsa di ghiaccio in testa finchè non squillò il telefono << Pronto? Parlo con Ed? >> essere un gatto aveva i suoi vantaggi, tipo quello di un ottimo udito << Stuard sei tu? Sì, sono Ed, chi dovrebbe essere? >>
<< Ed, sono al parco e vedo una ragazza che potrebbe essere quella che cerchi, è qui e si guarda intorno, forse ti cerca con lo sguardo >> Ed improvvisamente si alzò e corse in camera a cambiarsi seguito dalla palla di pelo << E' ancora lì? Che fa? >>
<< Corre, con la musica nelle orecchie, ma sembra che con lo sguardo stia cercando qualcosa o qualcuno >> Ed sorrise e uscì di casa.
La sera rientrò con un sorriso stampato sul volto e il cellulare all'orecchio << ...si ci uscirò stasera! >>
<< Dove andate? >> era Phil.
<< In un ristorante italiano, niente di serio >>
<< Niente di serio?! Ed per quello ci sono i pub! >> gridò Phil.
<< Non intendevo quello! Intendevo che il primo appuntamento è solo per conoscere le persone! Il secondo lo stesso, il terzo per far capire che è una cosa seria per te e il quarto beh, il quarto ho intenzione di consolidare la nostra relazione >> sul volto di Ed era spuntato un sorriso malizioso.
<< Chi te le ha dette queste? >> chiese Phil.
<< Taylor >>
<< Me lo immaginavo >> e con questa frase chiuse la chiamata.
Quella sera Ed si vestì stranamente bene, indossò una camicia bianca e dei jeans nuovi, comprati per l'occasione, << Come sto? >> chiese a Graham che miagolò in segno d'assenso << Grazie palla di pelo >> rispose affettuosamente, Ed uscendo.
Graham era sicuro che il rosso non sarebbe tornato prima di mezzanotte e non aveva intenzione di aspettarlo fino ad allora, si accocolò sul letto matrimoniale dal materasso dei sogni di Ed e si addormentò.
La mattina dopo Ed non si alzava dal letto e Graham decise che se non avesse fatto qualcosa la sua colazione avrebbe tardato. Si arrampicò sul tavolo in salotto e cominciò a tirare le corde della chitarra di Ed << Ho capito! Arrivo bestiaccia! >> escalmò Ed alzandosi e dando i croccantini a Graham che soddisfatto del successo si aggirava tronfio per casa << Mi farai impazzire gatto dei miei stivali >> disse Ed tornando a letto.
Per quanto Ed fosse stanco, non appena il telefono squillò e sul dispay apparve un numero sconosciuto lui lo afferrò a velocità sovrumana << Pronto? >>
<< Edward? >>
<< Sono io, è la ventesima volta che ti dico di chiamarmi Ed >> la ragazza rise dall'altro capo del telefono.
<< Scusa Edward >>
<< Molto divertente >>
<< Ti ho disturbato? >>
<< No >> che bugiardo da quattro soldi.
Graham pensò che era tornata l'ora di smettere di ascoltare, non gli importava più di tanto dei riti d'accoppiamento degli umani, li trovava piuttosto infatili.
Anche quella sera Ed uscì e rientrò tardi.
La cosa continuò per una settimana a venire, Ed usciva la sera e rientrava a mezzanotte passata.
La settima sera, Ed si era vestito piuttosto elegante << ...è una bellissima ragazza sai, ama gli animali, quindi gli starai simpatico, vive qui, ma è nata a Oxford >> poi lasciò la carne al micio e uscì canticchiando " Sofa ".
Quella sera Ed rientrò prima e in compagnia di una ragazza e l'accompagnò in camera da letto. Anche  in quella situazione Graham sapeva cosa fare, starsene nella sua cuccietta ad amaca e ignorare gli ambigui rumori provenienti dalla stanza accanto.
Graham era un gatto molto fortunato, il suo padrone l'amava, Ed era tutta la sua famiglia, era tutto perfetto così com'era.
 
   
 
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