Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |      
Autore: Robin Nightingale    03/01/2016    3 recensioni
Dal testo:
Ho stretto i gambali dell’armatura, fingendo fossero davvero le sue gambe, mentre mi mordevo le labbra nel vano tentativo di sopprimere i gemiti e maledicendomi per non essere mai riuscito a dimostrargli che ero degno dei suoi insegnamenti, sebbene avessi fallito la mia prova.
Genere: Generale, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aries Kiki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La guerra contro Hades era appena finita.
Il Dio dell’Oltretomba era stato sconfitto, Seiya e i suoi compagni erano riusciti a riportare la pace sulla Terra e la dea Athena era sana e salva.
Ricordo ancora i volti gioiosi dei cavalieri di bronzo; l’urlo di gioia di Ban; Geki che mi sollevò sulle spalle vittorioso, l’abbraccio tra Marin e Shaina, un momento indimenticabile, a cui non avrei mai pensato di assistere.
Il bacio di Seika, la dolce sorella di Seiya; testarda e determinata come quest’ultimo, malgrado la stanchezza non smise mai di pregare per la salvezza del fratello, neanche quando Thanatos tentò di ucciderla.
L’ho protetta con tutto me stesso, nonostante fossi solo un bambino, perché ero l’unico in grado di farlo.
A guerra finita, mi ringraziò baciandomi sulla guancia; delicata e materna come Seiya l’aveva sempre descritta e come io l’avevo sempre immaginata.
Preso dall’euforia per quella piccola impresa eroica che ero riuscito a compiere, scesi giù dalle possenti spalle di Geki e corsi via, verso le dodici case.
Attraversai quelle gelide mura in fretta e furia; percorsi i lunghi corridoi, dimenticandomi che potevo arrivare alla mia meta con un semplice battito di ciglia, ma ero troppo su di giri per pensarci.
Arrivare alla prima casa contando solo sulle mie gambe, rendeva tutto ancora più emozionante.
Una volta dentro cominciai a gridare a squarciagola, con tutta l’ingenuità dei miei otto anni.
<< Signor Mu, la guerra è finita! Seiya ha salvato Athena! >>
La mia voce rimbombava tra quelle antiche colonne, il rumore dei miei passi echeggiava per i corridoi.
Entrai nelle stanze private dell’Ariete, ma non vi era nessuno.
<< Signor Mu, venga fuori! Ho tante cose da raccontarle. >>
Ho cercato nella sua camera da letto, ma tutto ciò che trovai fu solo il letto rifatto e qualche libro sparso sulla vecchia scrivania di legno.
Cercai nella mia, continuando a chiamare e gridare, ma ottenni solo la risposta del mio eco.
Non mi ero neanche reso conto che quella casa, la mia casa, era diventata improvvisamente così muta e sorda e così fredda da sembrare inabitata.
Allora il mio cuore si strinse, perdendo persino un battito.
Caddi sulle mie stesse ginocchia; le gote erano calde e arrossate, mentre gli occhi cominciarono ad inumidirsi.
 


Hey there now, where'd you go? 
You left me here, so unexpected




Lentamente, stavo cominciando a realizzare e tutto apparve tremendamente più chiaro: la prima casa dello zodiaco era fredda perché il cosmo del suo padrone era scomparso e non poteva più avvolgerla con il suo calore.
Si era sacrificato per il bene dell’umanità, così come gli altri cavalieri d’oro.
Non ricevevo risposta perché non vi era nessuno che potesse udire le mie urla.  
Ero convinto di sentire ancora il suo respiro, la sua presenza proprio accanto a me, ma la verità era che ero rimasto solo.
Ero solo al mondo.
 


You changed my life, I hope you know 
Cause now I'm lost, so unprotected
 
 



Singhiozzavo, ma non avrei sentito le sue mani poggiarsi sulle mie spalle per consolarmi.
Le mie lacrime scendevano e cadevano sulle nocche che, da quanto stringevo la mia tunica, erano diventate bianche; nonostante questo, il mio maestro non sarebbe venuto da me ad asciugarmele.
Mi ero ormai lasciato andare ad un pianto disperato, quando alle mie spalle vidi una luce dorata illuminare l’intera stanza.
Mi girai speranzoso; con un sorriso smagliante mi asciugai le lacrime, per poi correre incontro a quel fascio di luce.
Mi gettai letteralmente su di esso, sicuro di trovare riparo tra le sole braccia in grado di farmi sentire realmente a casa, le uniche in cui sentivo l’affetto e il calore di una vera famiglia.
Non appena riaprii gli occhi, mi ritrovai avvinghiato solo alla sua armatura d’oro, fredda anch’essa.
In quel preciso momento  mi resi conto che io e lui non ci saremmo rivisti mai più.
La Gold Cloth dell’Ariete era tutto ciò che mi rimaneva del mio maestro.
<< Ho protetto Seika… >>
Farfugliai in preda ai singhiozzi, come se essa potesse sentirmi.
<< Sono riuscito a fermare gli attacchi di Thanatos… >>
 


Like a shooting star, flying across the room 
So fast, so far 
You were gone too soon
 
 


Non ho mai avuto l’occasione di raccontargli la mia impresa di persona.
<< Hanno tentato di fermarmi, ma io ho continuato a combattere… >>
Ho stretto i gambali dell’armatura, fingendo fossero davvero le sue gambe, mentre mi mordevo le labbra nel vano tentativo di sopprimere i gemiti e maledicendomi per non essere mai riuscito a dimostrargli che ero degno dei suoi insegnamenti,  sebbene avessi fallito la mia prova.
<< Siete fiero di me adesso, non è vero? >>
Mi accovacciai accanto le sacre vestigia, con le gambe al petto.
 


You're part of me and I'll never be the same 
Here without you 
You were gone too soon
 



Non ho mai avuto occasione per dirgli che gli volevo bene.
Il mio pianto disperato risuonava per tutto il Santuario di Athena.
Marin e Shaina mi ritrovarono ancora lì rannicchiato e, con molta fatica, riuscirono a portarmi via, pronte a darmi tutto l’amore di cui avevo bisogno, mentre io mi dimenavo e tra le urla pensavo, con rammarico, che non ho mai avuto la possibilità di dirgli addio.
 


In the blink of an eye,
I never got to see goodbye.
 
 




Note
Salve a tutti cari lettori, rieccomi qui con una nuova storia.
Prima di cominciare vi auguro un felice e serenissimo anno nuovo, anche se in ritardo. Di solito riesco a postare prima di Natale, ma quest'anno è andata diversamente, spero comunque che abbiate passato delle belle vacanze.
Detto questo cominciamo: il titolo della storia, come anche le parti in corsivo sono il titolo e testo di "Gone too soon" dei Simple Plan.
Piccola premessa: questa storiella NON vuole essere una song-fic, nonostante lo sembri, per questo non ho messo l'avverimento. In poche parole, questa storia è nata anni fa, ma non è mai stata scritta; mi è tornata in mente adesso e ho deciso di buttarla giù. Io ho un'immane difficoltà con i titoli, ma mentre scrivevo mi è venuta in mente questa canzone e ascoltandola ho trovato il testo molto azzeccato, così ho deciso di inserire le parti più attinenti come un "completamento" dei pensieri stessi del protagonista.
Tra l'altro il testo è anche "sbagliato" perché le ultime due righe vengono prima del ritornello. Mi sono concessa questa libertà.
Avete presente quando nei film parte la musichetta con le parole scritte ad hoc per quella determinata scena strappalacrime? Ecco, Lo stesso! Anche se credo che l'unica a piangere sia stata io, ma solo perché sono "legata" alla canzone.
Inutile dire che la canzone, il testo, i diritti non mi appartengono.
Tutto questo per dire che sembra, ma in realtà non è una song-fic (non è nata come tale) , anche perché non sono in grado di scriverle, ma ogni tanto mi piace sperimentare e questo è l'esperimento adatto per l'esame che dovrò affrontare tra un mese...più o meno.
A questo proposito, non lo faccio mai, ma vi chiedo clemenza xD.
Detto questo, io vi rifaccio gli auguri, mi scuso per il ritardo e, per tutti quelli che mi seguono, TRANQUILLI, tornerò presto a torturare i due gemelli.
Un bacio e buona lettura.
(Queste note sono sempre più lunghe).
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Robin Nightingale