Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: Recchan8    03/01/2016    5 recensioni
"Ogni volta che vedeva Jotaro e Kakyoin parlare, scambiarsi battute e sguardi complici, sentiva una fitta atroce al petto, quasi come se invidiasse il legame che univa quei due ragazzi.
No, lo era davvero. Joseph era davvero invidioso di suo nipote. Jotaro poteva trascorrere il tempo con quel giovane dai capelli rossi che sarebbe diventato il suo più caro amico, mentre Joseph...".
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joseph Joestar
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver augurato la buonanotte ai suoi compagni, Joseph, invece di chiudersi nella sua camera, scese al piano terra dell'albergo di Singapore e si diresse al bar. Nonostante l'ora tarda e la sua età, Joseph non era stanco e non aveva sonno. Era da giorni che avvertiva una strana sensazione di fastidio, tristezza e... rammarico? Voleva capire di che cosa si trattasse.
Prese posto su di una delle sedie poste davanti al bancone e attese che il barista si liberasse per prendere la sua ordinazione.
Ogni volta che vedeva Jotaro e Kakyoin parlare, scambiarsi battute e sguardi complici, sentiva una fitta atroce al petto, quasi come se invidiasse il legame che univa quei due ragazzi.
No, lo era davvero. Joseph era davvero invidioso di suo nipote. Jotaro poteva trascorrere il tempo con quel giovane dai capelli rossi che sarebbe diventato il suo più caro amico, mentre Joseph...
Joseph l'aveva perso.
L'aveva perso troppo presto.
Si calò il cappello sugli occhi, tentando in tutti i modi di ricacciare indietro le lacrime che gli avevano offuscato la vista.
Nessuno andò mai a recuperare il suo corpo schiacciato sotto il masso a forma di croce latina in quel maledetto albergo abbandonato a St. Moritz; nessuno, neppure Joseph, troppo preso dalla sua nuova vita con la giovane moglie e la madre ritrovata.
Quel ragazzo si era sacrificato per lui, ma Joseph... Cosa gli aveva dato in cambio? L'oblio della dimenticanza. 
In quel momento il vecchio Joseph venne sommerso dai rimpianti dei suoi anni passati, e crollò. Si accasciò sulla superficie liscia del bancone e lasciò che lacrime amare gli rigassero le guance.

-"Cosa le porto?"-.
Joseph si asciugò gli occhi con il dorso della mano e si tirò su impettito; non voleva mostrare il suo momento di debolezza a uno sconosciuto. Guardò il barista e in quell'istante il suo sguardo venne catturato dalle immagini che il grande specchio appeso alle spalle del barista gli rimandava indietro: un giovane, seduto, dalla cannottiera verde militare e una sciarpa gialla e verde arrotolata attorno al collo e un ragazzo biondo in piedi con un bolero azzurro e una fascia colorata in fronte. I due, sorridenti, stavano parlottando tra di loro appoggiati al bancone.
Erano passati decenni dall'ultima volta che l'aveva visto.
Come aveva potuto dimenticare lui e quella stupida promessa?
-"Due birre"- disse Joseph al barista.
I due boccali arrivarono rapidamente. Joseph, tenendone uno in mano, posizionò l'altro accanto a sé. Lanciò un'occhiata allo specchio, ma i due giovani erano spariti. Alzò il suo boccale e lo scontrò dolcemente con l'altro.
-"Finalmente possiamo bere quella maledetta birra che ci eravamo promessi. Alla tua, Caesar..."-.







NOTE DELL'AUTRICE
Qualche ora fa ho trovato su Facebook l'immagine che ho inserito nel testo e ho subito pensato di scriverci una flashfic (purtroppo non sono riuscita a risalire all'autore del disegno).
Prima flashfic che scrivo, spero vi sia piaciuta. Grazie per averla letta :).

 

 

 
   
 
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