03/01/2016
10 recensioniHanno otto anni, quando Naruto gli chiede di sposarlo. Sasuke lo ricorda come se fosse successo il giorno prima e non quattro lustri addietro, il cortile di Villa Uchiha in quel luglio caldo e luminoso come il sorriso sciocco del suo migliore amico.
Ricorda gli occhi enormi di quel nemophila che in primavera aveva colto per Mikoto, lo sguardo ingenuo, le guance piene e rosse nel viso paffuto, i capelli d'oro sulla fronte come spighe inerti. Ricorda del proprio stupore tramutato in un rifiuto borbottato e il testa quadra di contorno, la piega amara e tremolante che ha preso la bocca di Naruto, sempre screpolata e morsa, quando Sasuke è corso via perché sentiva il viso andare a fuoco e se l'è presa col sole; la voce di Naruto che gli urla dietro di aspettarlo, così alta e smarrita. Resta lì anche quella, vivida, in quell'angolo della sua memoria cinto di possessione — e un sentimento più grande, che è in grado di comprendere solo adesso.
Ne hanno venti di più, quando Naruto lo invita a bere qualcosa fuori, in un locale che straborda di ragioni per cui dovrebbe odiarlo — non è il cortile di casa sua, tanto per dirne una, ed è come affondare i piedi nel vuoto.
Non c'è nulla di familiare in tutto quello, eppure è un po' conteso, perché percepisce qualcosa di analogo nello sguardo e nel sorriso di Naruto e, al contempo, di completamente sconosciuto nel modo in cui gesticola, come se non sapesse esprimersi con le sole parole, che spinge Sasuke a farsi giusto un po' più attento: quando Naruto scoppia a ridere di un tono più maturo è come premere sul reset per registrare tutto da capo; i lineamenti marcati e la bocca sottile e carnosa si sovrappongono all'immagine del bambino di vent'anni fa per elaborarne una versione adulta, dal corpo definito e la voce grave, profonda come a Sasuke l'aveva sempre invidiata. L'ossidiana corre su quella figura così estranea eppure cara alla ricerca di un dettaglio che non sia stato toccato dal tempo, trovandolo poi alla sua stessa altezza, nel paio di occhi di quell'azzurro emozionato che è prerogativa assoluta di Naruto.
Pare tutto come a otto anni, in fondo. L'espressione innamorata e speranzosa di Naruto è la stessa del bambino che lo ha seguito ovunque andasse, nel fargli una rinnovata proposta.
Per un attimo quasi spera.
Che Naruto gli abbia perdonato i torti di una vita, a cominciare da quel giorno torrido del suo sguardo deluso che come punizione si è imposto di non scordare.
Che non lo abbia chiamato ore prima, trafelato ed euforico come quando vinse le elezioni al liceo.
E che quello che ha tra le mani non sia lo scatolino di una gioielleria.
«Vuoi sposarmi?»
«Vuoi essere il mio testimone?»
No, a entrambe le cose.
«Sì» dice invece, scopiazzando il falso sorriso di Sai, così debole che è solo un accenno, ma è abbastanza per depistare Naruto dal vero.
A entrambe le cose.
«Sasuke? Ho... ho chiesto ad Hinata di sposarmi.»
«...»
«Sasuke?»
«Cosa c'è?»
«Possiamo vederci oggi? Devo chiederti una cosa, è importante. Passo a prenderti io.»
«Va bene.»
«Sul serio?! Wow teme, questa è la prima volta che mi dici di sì! Spero non sia l'ultima!»
Lo spero anch'io.
Ho avuto un lungo e travagliato litigio con una persona a me fin troppo cara che ha procrastinato tanto fino a rovinarsi con le sue stesse mani; Sasuke rifiuta Naruto da bambino e se ne pentirà per tutta la vita. Naruto è bisessuale? Un bambino molto affezionato al suo migliore amico? Fate un po' voi, fondamentalmente non conta. Il succo è: cogliere l'attimo. Che sarebbe successo se Sasuke gli avesse detto di sì, anche se solo per gioco (chiaramente il bambino collega il matrimonio ad un grande affetto)? Magari, col tempo, la cosa sarebbe mutata seriamente. Boh? Boh. Per quanto riguarda "i torti" presunti, ho supposto che da quel rifiuto siano derivate altre incomprensioni che crescendo hanno assunto forma e peso. Si perdono i contatti, ci si vede dopo anni e puff. Naruto innamorato e felice con una persona che non è Sasuke, che nel suo OOC ha dei rimpianti. E come si dice, meglio avere il rimorso che non il rimpianto. La os aveva una versione di finale alternativa, in cui sempre dopo vent'anni Naruto rinnova la proposta ma seriamente e Sasuke, a modo suo, snocciola un sì. Solo che non era quello che volevo, infatti era venuta su molto forzata e ho cancellato tutto.
Ciò detto.
Pur se in ritardo, auguro a tutti voi un buon anno, sperando che i propositi vadano a buon fine.
Dictionary non è morta, solo che, come avevo detto, non ho avuto un attimo di pace. Mi fermo solo ora assieme alla conclusione delle feste (sì, Befana, non ti temo). Prometto un aggiornamento entro la fine della settimana prossima (perché l'11 ho una sorta di esame e devo studiare ancora un po').
Odiatemi per questa, ne avete il diritto, tanto ho in porto altre cosette -anche sul Vischio, nonostante lo sforo temporale. .___. Due Raccolte, forse tre, se tutto va bene.
Un baciossss~