La mia prima RoyAi………spero che vi piaccia e vi avverto……sono
gradite recensioni buone e cattive. Grazie!!! Buona
lettura!!!!
CAPITOLO 1
Era una mattina qualunque
al Quartier Generale di Amestris. Il tenente Riza
Hawkeye dopo essersi alzata di buon ora, si stava
recando nell’ufficio del suo superiore, il Colonnello Roy Mustang che
probabilmente invece di firmare i documenti, stava sicuramente leggendo delle
lettere da parte delle sue ammiratrici.
Il Tenente si fermò
dinanzi alla porta chiusa dell’ufficio e sentì un gran frastuono provenire
dall’interno.
Decise di entrare e metter
fine a quel baccano provocato dal colonnello e dal resto della squadra.
Aprì la porta con violenza
e la scena che le si presentò di fronte era a dir poco
ridicola.
Il colonnello era
inginocchiato sulla sua scrivania e tentava di raggiungere un mazzo di rose
rosse che erano state recapitate proprio a lei, al Tenente Hawkeye. I suoi
colleghi tentavano di bloccare il colonnello che sembrava non voler sentire
ragioni. Dopo essersi accorti che era entrata, si misero sull’attenti.
Riza: cos’è questo
baccano?
Fu il Sottotenente Havoc a
rispondere mentre il Colonnello si risistemava la
divisa stropicciata.
Havoc: nulla, stavamo solo
tentando di calmare il Colonnello
Riza: e qual è il motivo
della discussione oggi?
Havoc:
bhè, le rose che sono……
Roy lo interruppe
violentemente.
Roy: nessun problema
Tenente, non vi è stata alcuna discussione!
Riza: a me non sembra
Colonnello, vi si sentiva dal corridoio!
Roy: stà dicendo che ho mentito Tenente?
Riza: no Signore!
E si mise prontamente sull’attenti.
Roy: bene, al lavoro che
la giornata è appena iniziata!
I componenti
della banda formata da Havoc, Falman, Breda e Fuery tornarono ognuno alla
propria scrivania ridendo di nascosto per non farsi incenerire dal loro
superiore, il famigerato Flame Alchemist.
All’improvviso il
Colonnello si voltò verso il Tenente Hawkeye.
Roy: belle quelle rose,
chi gliele ha regalate Tenente?
Riza: un amico. Non si
preoccupi Signore, non accadrà più, le porto subito via!
Roy: bene, sa
perfettamente che non sono ammesse simili smancerie nel mio ufficio!
Maes Hughes entrò di
prepotenza nell’ufficio e si intromise nel discorso
che aveva origliato da dietro alla porta.
Maes: ma dai Roy, sei
sempre tu che ricevi lettere, telefonate e regali dalle tue ammiratrici. Lascia
in pace il Tenente; non credi che anche lei debba avere una vita privata?
Roy: da quando ti occupi
della vita privata del Tenente?
Maes: io non me ne occupo. Dico solo che sei tu il primo che infrange il regolamento
quotidianamente!!
Roy: non è vero, e poi chi
ti ha detto di intervenire? Questo è il MIO ufficio!
La discussione sembrava
andare per le lunghe, così Riza decise di uscire per portare le rose in un
posto più adatto.
Riza: scusate, io porto
via le rose!
Uscì dall’ufficio
continuando a fissare quel colore rosso fuoco dei fiori e ne inspirava quanto
più profumo possibile.
Si diresse verso la
libreria dove di sicuro avrebbe trovato Sheska nascosta da una montagna di
libri impolverati.