Misa era innamorata alla follia di lui.
Una bambola, un agnellino indifeso..ecco ció che era.
Bastava un gesto calcolato, all'apparenza dolce, del suo amato.
E lei subito cadeva tra le sue braccia.
Si sentiva importante, si sentiva amata, in un certo senso.
L'unico calore umano che poteva sentire, dopo la morte dei suoi genitori.
Sapeva benissimo che Light la stava solo usando, ma voleva solo essergli utile e, chissá, magari in futuro lui si sarebbe innamorato di lei.
Anche uccidere dellw persone non era un problema, se glielo chiedeva lui.
Ai suoi occhi, lui non era un pazzo, uno psicopatico..
Era solo la persona che amava, avrebbe perdonato qualunque scelta sbagliata avrebbe fatto.
Ed ora che lui era morto, che lui non era piú in quel mondo, la sua esistenza era inutile.
Cosa significava vivere,se Light, l'amore della sua vita, non era piú con lei..?
Nel preciso istante in cui il suo esile corpo precipitava giú dal grattacielo, Misa pensó :"Oggi è la festa degli innamorati...voglio passarla con te, cosí come ogni altro giorno futuro, Light.."
Lo ha sempre perdonato..Alla fine..lei lo amava soltanto.
Perché l'amore rende ciechi, non ti
fa pensare alle conseguenze.
E quando ti innamori...
Beh, sei fregato.
fa pensare alle conseguenze.
E quando ti innamori...
Beh, sei fregato.