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Autore: pandina    04/01/2016    9 recensioni
4 Giorni d'Arte.
4 giorni tra musica, libri, dipinti e poesie, tutto targato CaptainSwan.
Non c'è un limite di tempo, l'unica clausola è quella di scrivere 4 racconti, in cui i nostri Emma e Hook siano i protagonisti.
Si può scegliere il titolo, che sarà il vostro prompt, di una poesia, un libro, un quadro e una canzone e da questo componete la vostra flash fic o one shot.
Liberiamo la fantasia!
Ideata da CSgroup. (Alexies, Alexandra_Potter, Clohy, CSLover, Lely_1324, Manu’spirate , Pandina e Persefone 83)
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One Day, Poetry

Se muoio, sopravvivimi di Pablo Neruda

 

Se muoio sopravvivimi...
Non voglio che vacillino il tuo riso o i tuoi passi,......
...Vivi in mia assenza come in una casa.
È una casa tanto grande l'assenza
che v'entrerai traverso i muri
e appenderai i quadri all'aria.
È una casa tanto trasparente l'assenza
che senza vita ti vedrò vivere
e se soffri, amor mio, morirò un'altra volta.

 

I suoi occhi.

Quei suoi immensi e meravigliosi occhi verdi, che fin da subito mi avevano stregato.

Che mi avevano osteggiato, deriso, amato.

Ora erano spalancati dalla sofferenza e dall'angoscia.

Era di fronte a me e stava soffocando.

Lei.

Il mio amore

La mia Emma!

Fu come essere svegliato da un sonno di secoli.

La mia voce gridò a Nimue di fermarsi.

Non potevo vederla così, non potevo.

La donna non capì subito, che l'oscurità non mi aveva più impugno.

Così rimase sopraffatta completamente nel momento in cui impugnai Excalibur e cercai dentro di me tutta la forza necessaria a compiere l'unica cosa giusta da fare.

Sentivo il mio corpo vibrare e la spada diventava sempre più pesante nella mia mano.

Percepivo l'oscurità ammassarsi dentro quel metallo forgiato e allo stesso tempo era come se uscisse anche da me.

Lentamente mi voltai verso Emma.

Excalibur era diventata un macigno, non sapevo per quanto avrei potuto resistere con quel peso che incombeva su di me.

Emma capì subito le mie intenzioni e vidi la paura nei suoi occhi.

Non il senso di colpa o il rammarico degli ultimi giorni, solo la folle paura di perdermi.

“Devi aiutarmi Swan,” La supplicai.

Non ci sarei mai riuscito da solo. Avevo bisogno di lei della sua forza.

Avevo bisogno del suo amore. Di nuovo.

 

Piangeva.

Non avrei mai voluto farla soffrire e invece lo avevo fatto!

E nel modo peggiore.

L'avevo spinta ad odiarmi.

“Non farlo Killian! Dovrei esserci io al tuo posto.!!”

E nonostante tutto non ci era riuscita.

Nonostante tutto avrebbe preferito sacrificare sé stessa piuttosto che perdermi.

Lo sapevo! Sapevo perfettamente cosa stesse provando perchè io stesso non avrei saputo vivere senza di lei.

Ma Emma ci sarebbe riuscita. Per i suoi genitori, per Henry.

“Non voglio perderti!”. La sua voce spezzata mi stava devastando più della forza di tutta l'oscurità.

“E io non voglio perdere te, ma devi lasciarmi andare. Fammi morire da eroe! E' questo l’uomo che voglio tu ricordi”.

No, non doveva ricordare l'uomo vendicativo e sprezzante.

Volevo solo che ricordasse i nostri baci, gli abbracci.

Volevo solo che ricordasse il mio amore per lei.

Venne verso di me mi prese la spada dalle mani e subito sentii come se un peso mi stesse scivolando via di dosso.

Poi la sua mano calda mi afferrò la nuca, il suo profumo , il suo alito sulle labbra.

“Ti amo”

“Ti amo anch'io”

Ci baciammo come se fosse l'ultimo istante prima dell'Apocalisse .

Quel bacio era il nostro passato , il nostro futuro.

Quel bacio eravamo noi.

Con un' ultima carezza indietreggiò, ma vidi dal suo sguardo che non poteva farcela.

Provai a sorriderle.

“E' tutto ok”

Doveva capire che io non mi stavo sacrificando , io volevo solo riavere la mia Emma, anche se per un solo istante.

E quello per me non sarebbe mai stato un sacrificio.

Saperla viva, con suo figlio.

Per me era tutto.

Io non sarei morto, ma avrei vissuto nel suo cuore, nei ricordi.

Sarei stato in quella casa che nonostante tutto consideravo nostra.

Ma volevo indietro la donna che avevo imparato ad amare in quegli ultimi anni.

E la volevo felice.

Di nuovo la incoraggiai .

E ci riuscì. Mi trafisse piangendo.

Le accarezzai il volto, perchè andava tutto bene, perchè lei avrebbe vissuto e io ne sarei stato felice!

Poi una luce e la vidi!

Emma!

Era di nuovo di fronte me!

La spada si sgretolò difronte a noi e lei corse da me.

Un ultimo abbraccio.

Sopravvivi amore, sopravvivimi e sii felice!

Perchè se continuerai a soffrire , allora io, morirò un'altra volta.


Ciao a tutti e Buon anno!
Siamo tornate con un'altra piccola iniziativa. Niente di impegnativo, solo un modo per liberare la fantasia e magari sognare in attesa di Marzo.
La mia scelta della poesia di Neruda è che io adoro le sue opere. E dopo il finale della 5A ( ancora piango ), ho subito pensato che fosse la poesia di Emma e Hook nel momento dell'addio.
Cosa sarà passato nella mente del pirata in quei pochissimi minuti in cui riprende lucidità e cerca di tornare un eroe per Emma? Sicuramente avrà chiesto alla sua Swan mille volte scusa per il suo comportamento e quale gesto migliore se non quelllo del sacrificio, per dichiararle ancora una volta il suo amore.
Fatemi sapere se vi è o non vi è piaciuta.
Un abbraccio
Gra

 

 

  
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