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Autore: King Of My World    05/01/2016    0 recensioni
Tutti sanno, anche se nel fondo, cosa significa "vivere". Anche colui che non lo sa, in realtà lo sa. Sa vedere, sa soffrire, sa essere felice, sa cos'è il dolore, sa cos'è la tristezza, sa cos'è la musica, la sofferenza e ancora altro. Combattiamo per la nostra vita, vi prego. Non lasciamocela scappare, godiamocela nel bene e nel male.
Nella vita c'è tutto questa, dobbiamo solo riuscire a coglierle.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No tengo nada excepto la radio
 
In realtà non avevo niente, avevo solo una misera radio che mi aiutava a ballare e a cantare come un povero illuso sulla pista da ballo. Pensavo solo che la vita mi rendesse forte e che mi avrebbe regalato qualcosa di bello: era questo il lato positivo di me, cercare un sogno. 
Le sopracciglia mi caddero come tappi di bottiglia di birra, mi sentivo solo male a pensare di essere inutile. Fino a quel momento era stupendo... ero sempre contrario alle mie aspettative. Avevo sbagliato a pensare male della mia vita, forse avevo solo amato troppo senza più riuscire a smettere di farlo.
Il sangue scorreva ancora nelle mie vene, le lacrime erano ancora tra le guance. Sapevo che stessi per sbagliare, era ancora troppo presto per arrendersi. Tutti sapevano cosa significasse vivere questa vita, io no. Come facevano a spiegarmi questa maledetta nostalgia?
Tutto aveva preso il sopravvento su di me. La radio, oh si, la radio era davvero tutto per me: ballare e sfogare tutta la mia ira con la musica. Piangevo, ridevo, facevo di tutto; ma era comunque un modo per sfogare la mia rabbia.
Quando pioveva, non sapevo davvero cosa mi facesse stare bene. Non facevo altro che stare sotto la pioggia a pensare positivo, ballavo e pensavo alla mia musica preferita. Volevo il mondo, volevo la felicità, così cercai sempre di vincere la battaglia contro la mia disperazione. La quale mi aveva tolto l'anima, aveva addirittura graffiato e ferito il mio cuore facendolo in mille pezzettini. Quindi alla fine, capii che mi volevo veramente bene. Ma mi volevo bene veramente e mi resi conto anche a chi dare questo mio bene, più che giudicarlo in questo modo, era amore.
Avevo trovato davvero delle risposte, ero felice, sorridevo. Solo in quel momento avevo veramente capito cosa fosse la vita: essa era fatta di alti e bassi e mi sentii fiero di averla capita. Quindi dovrò ringraziare la mia povera radio, la quale mi aveva regalato tanto e mi accompagnò ovunque durante la mia vita. Non c'era più, ma quell'oggetto mi resterà per sempre caro.

Non avevo niente, eccetto la radio. 

   
 
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