Abisso
-Avanti, puoi fare di meglio!! – la sbeffeggiai, deridendola, evitando un fiotto di luce rossa e attaccandola a mia volta con un colpo che agilmente evitò.
Le rivolsi un sorriso duro e beffardo. Ci capivamo benissimo, purtroppo. In fin dei conti, era lo stesso sangue che ci scorreva nelle vene.
No!
Lei, gli occhi dardeggianti, con un movimento rapidissimo mi colse alla sprovvista: fece una finta, poi attaccò da destra.
Un secondo getto luminoso.
Un attimo.
Dovevo aspettarmelo, maledizione!
Fu più veloce di me.
Colpito in pieno.
Avevo ancora indosso quel ghigno beffardo, ma cominciavo a tremare.
Non me lo sarei mai aspettato: la mia “cara” cuginetta ci sapeva fare.
Il colpo mi bloccò il respiro: annaspavo in cerca d’aria. Ma i polmoni non sembravano collaborare.
Apnea.
Brividi. Ma non avevo freddo.
L’incantesimo era stato potente, tanto da farmi perdere l’equilibrio.
Intuivo di cadere irrimediabilmente all’indietro.
Cosa stava succedendo in quella stanza? Cosa mi stava accadendo?
Poi in un istante ebbi la consapevolezza; la paura mi pervase.
No, non potevo abbandonare così Harry. Non ora.
NO!!
Ma una forza misteriosa di cui non intuivo la provenienza, ma alla quale non potevo oppormi, stava trascinandomi via, lontano dalla lotta, lontano dal mondo, lontano da lui.
Perché? Perché!!
Non volevo abbandonare tutto!
Volevo tornare indietro e sconfiggere Bellatrix, punirla per tutto quello che aveva fatto; punirla per essere emblema tanto perfetto della mia pura e nobile famiglia.
Ma l’unica cosa che riuscii a fare prima di toccare il pavimento e perdere i sensi fu buttare un’occhiata ad Harry, vedere il panico nei suoi occhi.
Avrei voluto rassicurarlo e dirgli che sarebbe andato tutto bene, guardarlo ancora una volta con quell’aria di fiducia e complicità…ma il panico si impossessò anche dei miei occhi, di me, anche se non fece in tempo a mutare la mia espressione.
Non ebbi tempo di fare nulla, qualcosa o qualcuno mi trascinò via.
Oltre il confine.
Era come essere entrati in una stanza buia.
Tutto intorno…cosa?
Avevo gli occhi aperti ma non avevo percezione di ciò che avevo accanto.
Oblio completo.
Non sarebbe stato tanto male, se solo non avessi avuto una rabbia che cercava di squarciarmi il petto.
L’avevo lasciato lì, solo, ora speravo che almeno Remus lo avrebbe protetto. Ma mi fidavo di lui.
Oblio..tutto stava diventando così lontano..avrei potuto rimanere lì un’eternità..e forse era proprio il destino che mi attendeva.
“Ladies and Gentlemen..ecco a voi il famigerato Sirius Black!Rinnegato, Assassino recluso per dodici anni nell’oscurità di Azkaban” e ora..di nuovo prigioniero di chissà cosa.
Era una sensazione familiare. Ero già morto una volta. Ma allora avevo la forza della vendetta che mi aiutò a risorgere, da dove mai nessuno era tornato vivo.
Ora…
Poi un altro colpo mi prese alla sprovvista e l’unica cosa che capii fu che ero steso a terra, su una superficie dura.
Oltre il Velo.
Buio…Oscurità…Abisso
E dall’Abisso non riemersi.
XXXX
Il Paese delle Meraviglie e delle Tenebre:
Salve a tutti e grazie per aver letto il primo capitolo di “Oltre Il Confine” straordinario lavoro [come sempre sono modestissima] delle sue sorelline infallibili…ebbene si perché questa fan fiction è scritta a quattro zampe
Ringrazio mia sorella per appoggiare ogni mia pazzia: la maggior parte del merito di questo capitolo va a lei…
Siamo Aliceundralandi e Azah Black e torneremo presto con il prossimo capitolo…
Voi intanto recensite e fate sapere che ne pensate....
Ciaooo!