Crossover
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Autore: Crybaby    12/03/2009    1 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Saint Seya; Naruto]
Il principale avversario di Sailor Moon è tornato, ma questa volta le sue intenzioni vanno ben oltre il desiderio di vendetta. Sette squadre di guerrieri, provenienti da quattro diverse realtà, partono alla volta dei quattro angoli dell'universo nel tentativo di riportare la normalità e sventare l'ultima, definitiva, minaccia di Chaos.
PARTE 1: ANTEFATTO
1-7 Prima parte
8-15 Seconda parte
PARTE 2: LE SETTE SQUADRE
16-28 Ub, Minako, Rock Lee, Tenten, Ami, Kiba & Akamaru
29-40 Gaara, Haruka, Shiriu, Shino, Temari & Mister Satan
41-50 Makoto, Shun, Michiru, Hotaru, Choji & Ino
51-61 Setsuna, Kankuro, Hinata, Goten, Pan & Naruto
62-75 Shikamaru, Rei, Hyoga, Shaina, Trunks & Usagi
76-83 Gohan, Ikki, Sakura, Videl, Neji & Seya
84-88 Vegeta & Bulma
PARTE 3: TUTTI CONTRO CHAOS
89-103 La Città
104-115 La Fortezza
116-119 Resa dei conti finale
PARTE 4(cap. 120): EPILOGO
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Agguato

E con un grande balzo, Minako saltò fuori dalla navicella e fece il suo spettacolare ingresso nella città del Chaos, seguita a ruota da quattro dei suoi compagni di squadra, Ami, Rock Lee, Kiba e Akamaru. Siccome la loro amica era sovraeccitata, fu compito loro analizzare il luogo dell’atterraggio: la navicella aveva spento i motori sul tetto di una costruzione di pietra, poco più bassa rispetto agli altri edifici circostanti; tutte le abitazioni, dotate solo di una o due finistre ciascuna, erano collegate fra loro da alcune rampe di scale, il che faceva dell’intero quartiere un vero labirinto.
-Tutto ciò è strano- riflettè Ami -se quello che ha detto Ub è vero, e se abbiamo seguito perfettamente la rotta che ha preso la sfera del drago, questo dev’essere il pianeta dove si è insediato Li Shenron. E dove probabilmente è arrivato anche Vegeta. Eppure questo posto non ha affatto l’aria di un campo di battaglia… Minako, qui!
Minako, che già si era fiondata su per una scalinata, si bloccò al comando e fece dietrofront.
-Che ti prende, Ami? Non eri tu a dire che dobbiamo sbrigarci a trovare Vegeta e avvertirlo, prima che Li Shenron si pappi tutte le sfere del drago?
-Sì, ma… francamente… non penso tu sia la persona adatta per questo compito.
-COME HAI DETTO?!?
-No, ti prego, non t’arrabbiare! Solo che… ecco… non mi sembra che Vegeta si sia fatto una buona opinione di te, sulla Terra, non penso ti darebbe retta… perciò, è meglio (per tutti!) che tu rimanga qui.
-Non è giusto! Non mi puoi dire certe cose! Ragazzi, voi che ne pensate? Rock Lee?
L’interpellato rimase in silenzio per diversi secondi, con gli occhi chiusi e il mento tra le dita, fino a che non diede il suo responso.
-Penso che Ami abbia ragione- disse con tono impassibile.
-Cosa?
-Certo, Minako. Tu non puoi andare da Vegeta…



-…non senza di me! Non posso permettere che tu corra dei rischi: se quel mostro di Li Shenron dovesse anche solo torcerti un capello, dovrà vedersela con il sottoscritto!
-Rock Lee, sei sicuro di stare bene?- Ami aveva già perso il comando della situazione.
-Assolutamente! Stiamo parlando di Sailor Venus, la nostra fantastica, inossidabile, incommensurabile leader! Se dovessimo perdere la sua luce che ci fa da guida, che ne sarà di noi? Nossignore, questo non accadrà! Io sarò al suo fianco e la proteggerò da ogni insidia, anche a costo della mia vita! Devozione e fedeltà fino in fondo, questo è il mio credo ninja!
-Hai dannatamente ragione, Rock Lee!- gli fece eco la bionda, illuminata da un immaginario raggio di sole -io sono la leader, e mi sono guadagnata questo ruolo col sudore della fronte! Orsù, andiamo! Troveremo Vegeta e lo convinceremo che la stupida ragazzina ingenua che ha visto sulla Terra non esiste più! Una nuova Minako Aino attende di entrare in scena!!!
Con queste belle parole, i due deliranti si misero in un’assurda posa plastica, con tanto di scogli lambiti dalle onde del mare sullo sfondo. Sotto lo sguardo di una Ami sull’orlo delle lacrime.
-Ormai li abbiamo persi…
-Non preoccuparti- le disse Kiba, poggiandole una mano sulla spalla -nonostante questo suo modo di fare, Lee è un ragazzo con la testa saldamente sulle spalle, su di lui si può sempre contare. Riguardo a Minako, beh… un’iniezione di fiducia non può farle che bene!
-Sarà…
-Beh, se proprio non riesci a stare tranquilla, possiamo pur sempre venire anche noi. Non sei d’accordo, Akamaru?
Ai suoi piedi, il cucciolo abbaiò contento.
-Ma sì, mi avete convinta. Ci andremo tutti e quattro… pardon, tutti e cinque…
-Ragazzi, fermatevi!
Un sesto componente della squadra uscì dal veicolo spaziale, zoppicando. Si trattava di Ub, in volto un’espressione dannatamente risoluta.
-Andrò io a parlare con Vegeta. Da solo.
Gli altri quattro si guardarono tra loro, interdetti.
-Capisco che tu ti voglia rendere utile- disse Ami -ma cerca di ragionare. Non ti sei ancora ristabilito completamen…
-Non me ne importa un cazzo!
Subito il ragazzo si tappò la bocca e abbassò il tono della voce. Il suo scatto d’ira aveva davvero spaventato i compagni.
-Vi prego, perdonatemi. Il fatto è che… Voi siete davvero il miglior gruppo di amici che mi sia mai capitato di incontrare. Proprio per questo non voglio che veniate coinvolti ulteriormente in questa faccenda.
-Ub- si fece avanti Rock Lee -sappiamo che ti senti responsabile per quello che è successo a Goku, e capiamo benissimo che vuoi rimediare in qualche modo. Non so come sia andata esattamente la storia, ma ti posso assicurare che non è stata colpa tua. Non devi preoccuparti!
Dicendo questo, il ninja sfoderò il suo miglior sorriso e gli rivolse un bel pollice alzato. Purtroppo questo non bastò a consolare Ub.
-Ti ringrazio. Ma ho già preso la mia decisione. Ora, ve lo chiedo per favore, rientrate a bordo della navicella e tornate sulla Terra, da qui in poi toccherà a me.
-Se la metti così, mi dispiace ma…
Come un fulmine a ciel sereno, Lee assestò un colpo di taglio alla base del collo di Ub, che crollò a terra privo di sensi. Il ninja rispose poi alle proteste dei suoi compagni, con un tono decisamente più serioso di prima.
-Ub ci considera dei grandi amici. Cosa crede, la cosa è reciproca. Ma nelle sue condizioni attuali può fare ancora ben poco: se non è riuscito a difendersi dal mio attacco, probabilmente inserendosi nel duello fra Vegeta e Li Shenron rischierebbe la vita. A parte gli scherzi, sarà meglio sbrigarci a raggiungere Vegeta: una volta datogli il messaggio, torneremo subito indietro e ripartiremo, tutti insieme. Tenten?
La settima e ultima componente del team uscì dalla navicella e, sotto ordine del ninja, si caricò in spalla il corpo di Ub e fece marcia indietro.
-Voglio rivedervi qui prima che riprenda i sensi, mi raccomando.

-Queste aure, le sentite anche voi?
-Devono essere i nemici del capo, senza dubbio.
-Era ora che arrivassero. Cosa stiamo aspettando? Andiamo ad accoglierli come si deve!
-Non c’è fretta. Saranno loro a venire dritti da noi…

Una volta che Tenten fu rientrata nella navicella, Ami/Sailor Mercury attivò il visore ed estrasse il suo computer portatile, col quale cominciò ad analizzare il paesaggio attorno a sé.
-Non saremo in grado di percepire le aure, ma col mio pc localizzare Vegeta sarà comunque una passeggiatAAAAAH!!!
Sia il pc che il visore le esplosero letteralmente addosso, e la ragazza cadde in ginocchio con la testa fra le mani. Subito soccorsa da Kiba e Rock Lee.
-Ami! Come stai? È tutto a posto?
-Sto bene, tranquilli… ho solo avuto un grande spavento…
-Dillo a noi!
-Come mai i tuoi strumenti hanno reagito in quel modo?- chiese Minako.
-Non lo so… è successo quando ho puntato il visore su quello…
Tutti rivolsero lo sguardo all’edificio che sovrastava tutti gli altri della città. Un grattacielo enorme, nero, alto un centinaio di piani: la fortezza di Chaos, ma i ragazzi ancora non lo sapevano.
-Stai dicendo che Vegeta e Li Shenron si stanno dando battaglia là dentro?
-Non ne sono certa, ma l’unica indicazione che abbiamo proviene da lì, quindi, andiamo…
I quattro giovani e il piccolo cane si avviarono: su per una scalinata, svoltarono a sinistra e scesero giù per un’altra scalinata lunghissima, giungendo in uno stretto vicolo dal quale partivano diverse altre rampe di scale. Imboccandone una, il gruppo non faceva altro che ritornare al punto di partenza, passando per un’altra scala e inoltrandosi ancora di più nelle vie della città. Finchè Kiba non fece una saggia proposta.
-Ragazzi, non faremmo prima a saltare da un tetto all’altro?
-È facile per voi ninja, ma noi sailor non siamo così agili!- rispose secca Minako.
-Beh, io vado su lo stesso, così vi indicherò la strada dall’alto. Vieni, Akamaru…
-Fermi voi due! Guardate là!
La bionda indicò al resto della combriccola il fondo di una stradina. Lì, se ne stava immobile un bambino: alto mezzo metro, dai capelli arruffati e vestito di stracci. Ignorando le proteste degli altri, Sailor Venus si fiondò immediatamente dal piccolo.
-Ehm… ciao!
Il bimbo rispose al saluto con uno sguardo privo di espressione.
-Non aver paura, non siamo gente cattiva!
Silenzio.
-Tu sei di questo pianeta, vero?
Silenzio.
-Conosci una strada veloce per giungere a quell’immenso grattacielo che abbiamo visto dall’alto?
Silenzio. Ma questa volta il bimbo si voltò e cominciò a camminare lungo la via.
-Andiamo, gente! Questo bambino ci porterà da Vegeta!
Nonostante la crescente diffidenza, Ami Lee Kiba e Akamaru decisero di correrle dietro. E via di nuovo dentro il labirinto di scale, vicoli e canali. Fino a che il gruppo non sbucò in un quartiere simile a quello del loro atterraggio. Lì si fermo il piccolo.
-Aspetta un secondo! Guardate il grattacielo! Non mi sembra che ci stiamo avvicinando affatto! Si può sapere dove ci stai portando?- Kiba era sul punto di esplodere.
-Non urlare, è solo un bambino!
Minako si frappose così fra il ninja e il piccolo, rivolgendosi poi a questi.
-Piccolino, puoi dirci gentilmente perché ci hai portati qui?
Invece di una risposta, il bimbo corse su per una gradinata e salì su uno dei tetti. Dove un uomo vestito di rosso lo stava aspettando.
-Bravissimo H! Ce li hai portati proprio come ti avevo chiesto!
-Un momento!- gridò un ragazzo, pieno di anelli e piercing, appostato su un cornicione -avevamo sentito sette aure, ma questi sono solo in quattro! A meno che non conti anche il pulcioso…
-Non importa, vorrà dire che gli altri due li cercheremo dopo!- aggiunse un ragazzino abbronzato più giovane, appollaiato in cima ad un lampione.
Gli occhi dei due ninja e delle due sailor saettarono da un personaggio all’altro, senza capire cosa stesse accaadendo.
-Chi… chi diavolo siete?- domandò Rock Lee, serrando i pugni.
-È presto detto- gli rispose l’uomo, tranquillamente -innanzitutto, questo piccolino si chiama H. Il mio nome è R. Quel tipo sul cornicione si chiama G. Infine, quello appeso al lampione (non capisco che gusto ci provi) è W.
-Cosa sarebbe questa, un’imboscata?
-Più o meno. D’altra parte, noi facciamo parte dell’esercito di Chaos, e voi siete i nemici di Chaos, quindi…

  
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