06/01/2016
7 recensioniA CACCIA DEL BAMBIN
– OVVERO DELLA STRANA STORIA DEI RE MAGI DRAGONESCHI-
– OVVERO DELLA STRANA STORIA DEI RE MAGI DRAGONESCHI-
C’erano una volta tre giovani ragazzi forti
Dai ragionamenti purtroppo assai contorti,
o forse idioti? Di sicuro un po’ distorti;
decisero di peregrinare per il mondo
partirono una bella notte di gennaio di umore assai giocondo
alla caccia di uno strano bambin-tesoro
di cui non sapevano nulla, nemmeno se era biondo o moro,
e per meglio onorar il piccoletto si portarono appresso incenso mirra e un sacco d’oro.
Solo che poco stranamente si persero in uno strano girotondo.
“Dove siam finiti?” domandò alle soglie di una cittadina, il primo vagabondo
L’umore assai meno giulivo, gli occhi neri senza un filo di pensier meditabondo
“Non ne ho idea, domandiamo indicazioni?”
Fece il glicine suo noncurante compare, tirandosi su i cascanti pantaloni;
“Si son stanco ho fame e voglio i cioccolatini e i biscottoni”
Disse il nero con la pettinatura da rasta che accompagnava i due tontoloni
Al sentir nominar il cibo entrambi i saiyan ghiottoni
Fecero salti gioiosi per la gran idea e si massaggiarono i capienti pancioni
Un assenso entusiasta, ma dove andar a riempir quello stomaco balordo
Se alle quattro del mattino non c’era nessun altro così ingordo?
Chiesero indicazioni per la locanda
Dove speravano dopo tanto passeggiare di trovar qualche vivanda
Ma disturbar le persone a quell’ora infingarda
Voleva dir cacciarsi nei guai o trovar gentaglia maliarda:
Una donna di strada interpellata,
Domandò loro se gli andava una rotolata
Anche in tre tanto era sicura e sfacciata;
Ricevette dai tre un no imbarazzato
Solo perché di sorpresa l’invito era stato lanciato
Ed uno di loro era pure minorenne, non andava “contaminato”!
Oltretutto avevano fretta
Anche se nessuna testa si ricordava più dove in origine fosse diretta
E dunque lasciaron sola la nuova amichetta
Domandarono ad un signore
Che sembrava un pastore
Ma invece che cercar il bimbo lor prima missione,
Domandaron dove trovar buon cibo ed un lettone
Vennero però cacciati con gran furore
Date la tendenze razziste del brutto omaccione
Inviperito al sol veder del ragazzino la faccia marrone
Videro un altro uomo, anziano gobbo e mingherlino
Volevano allor provar a chiedere a lui un aiutino
Ma poi si accorsero di come camminava storto e a pianino
Era ubriaco dedussero i due più vecchi e dunque lo lasciarono al suo misero destino
Infine al girovagar un’insegna notarono
Arrivati più vicino
Scorsero meglio le parole: “Hotel Ticino”
Una locanda! Seppure il posto era assai piccino
I tre affamati in un baleno ci si fiondarono!
Usarono l’incenso
per stordir il portiere immenso
Alla direttrice della piccola struttura
che era ancora sveglia a causa di una gigantesca puntura
diedero la mirra per disinfettar quella bruttura
che le deturpava il volto: così enorme da far paura!
Buttata poi la cuoca giù dal letto
Il moro rubacuori se la accattivò dandole un bacetto
Benché avesse il musetto da furetto!
Poi per sicurezza a tutti loro fu dato d’oro un bel sacchetto
E fu così che ottennero un pasto abbondante e per tutti una bella stanza sotto a quel tetto
Appena prima di darsi la buona notte
I tre furfanti dalle menti grandi quanto mele cotte
Si guardarono perplessi
Certi di aver dimenticato qualcosa, ma da bravi fessi
Alzaron le spalle e dissero in coro:”domani è un altro giorno!” e si precipitarono ai cessi
Preparandosi ad una mattinata di sonno dopo i culinari eccessi
E fu così che il bambin-tesoro,
Che fosse biondo o fosse moro,
I doni preziosi venuti da lontano non ricevette alcuno
Per colpa di tre strani viaggiatori smemorati
Che preferiron cibo e stomaci saziati
Al cercar un piccoletto appena al mondo venuto
Che così poverello restò finché anni dopo ormai diventò canuto
E non seppe mai dell’episodio che quella notte era quasi accaduto!
Che fine fece, invece, l’astro che doveva gli sbadati al giusto posto guidar? Non pervenuto
FINE
A.D.A.F.D.T (OVVERO Angolo Dell’Autrice Fuori di testa)
Salve gente!
Vi aspettavate la befana vero?
Eh no, per quest’anno si fa all’antica e dunque viva i re magi! (e viva pure la persona che me li ha suggeriti)
Senza nulla togliere ovviamente alla storia originale, ne tanto meno voler prendere in giro od offendere la storia dei re magi… ma che ci posso fare se vengono tutte demenziali?
Ok, chiedo perdono per questa (spero divertente) scempiaggine, sono pronta anche alle recensioni negative!
Non preoccupatevi, farò presto ammenda pubblicando qualcosa di quantomeno più sensato…
GRAZIE a tutti i lettori, silenziosi e non
GRAZIE in anticipo e come sempre, a chi vorrà lasciare un commentino a questa ennesima pazzia!
Arrivederci (presto, per vostra disgrazia)
NALA
P.S. la mirra ha davvero proprietà antiinfiammatorie, non me lo sono inventato di sana pianta! Inoltre, gli antichi la adoperavano per: imbalsamare cadaveri, lenire infiammazioni, alleviare crampi, cicatrizzare ferite. (e questa era la parte divulgativa)