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Autore: erzsi    06/01/2016    6 recensioni
Attendi con estrema impazienza l’arrivo di quei tempi, nei quali potrai tornare ad essere ciò che sei sempre stata: la migliore e la più fedele dei Mangiamorte, l’unica nella quale riporre la Sua più cieca e totale fiducia.
Quarta classificata al contest "Il lato oscuro della Forza" indetto da Petunietta sul forum di EFP
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bellatrix Lestrange
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ashes

 

 






Ti è sempre piaciuta la cenere.
Fin da piccola, hai sempre trascorso ore a guardare estasiata quella depositata nei camini della tua casa, divertendoti a spargerla lungo il pavimento, sui tuoi stessi abiti e tra i tuoi capelli, incurante dei rimproveri che puntualmente ti venivano rivolti dalla tua genitrice.
Una Purosangue di buona famiglia non si sporca in quella maniera, Bella, dovresti saperlo.
Una Purosangue non si sporca come se fosse un miserabile Elfo domestico.

Ed era allora che rizzavi la schiena il più possibile, come ti avevano insegnato a fare, ed ubbidivi ciecamente alle disposizioni materne. Non ti è mai pesato, però. Eri lieta di mostrarti come la figlia perfetta, come quella che tua sorella Andromeda non sarebbe stata mai: l’orgoglio dei tuoi genitori.
Sposare quella feccia Babbana, tradendo ciò che di più caro esiste per te e che ti è stato donato alla nascita. La supremazia, la superiorità dei Purosangue su tutti quelli che hai sempre considerato essere al di sotto degli Elfi domestici.
Halfblood, Mudblood, Traditori del proprio sangue... per te non ha mai fatto differenza. Li hai sempre considerati tutti sullo stesso piano: nient’altro che feccia, un qualcosa da eliminare senza pietà per non contaminare la purezza di quel mondo del quale ti sei lasciata volentieri affascinare, arrivando a provare la tua lealtà nei Suoi confronti in modi che mai avresti pensato di fare.


Lampi di luce verde colorano la stanza, accompagnati dal dolce suono delle lacrime e delle suppliche che ti vengono rivolte, ma che non fanno altro che aumentare l’ingordigia di dolore che provi e che sembra non avere mai fine.
Ne desideri sempre di più.
«Dimmi ciò che sai».
«N-non so n-niente!», piange la donna, stringendo la mano del marito come per consolarsi. Un sorriso obliquo ti si dipinge sul viso, alla vista delle loro mani intrecciate, e gli occhi si illuminano quando pronunci l’incantesimo per separarli. Ridi, non appena senti il tonfo di un corpo inerme contro il muro, e batti le mani come una bambina felice.
«Tu menti!», l’accusi, puntandole nuovamente la bacchetta contro, e l’espressione di terrore che le vedi ti rallegra ancora di più. Sai di star svolgendo bene il tuo lavoro, e verrai sicuramente premiata per la costanza e l’impegno che metti nei compiti che ti vengono affidati da Lui. Lo hai sempre fatto, perché niente ha mai avuto il potere di renderti così orgogliosa come sentire l’ammirazione nel Suo tono di voce quando ti chiama o parla con te.
«T-ti prego, n-no...».
Le suppliche sono sempre state per i deboli come lei, e non ti fai minimamente scalfire dalla sua. Anzi, ti fa sentire potente. Tu sei il Suo braccio destro, pronta a non lasciare altro che cenere intorno a sé.
«Oh, sì. Pregami, Longbottom», affermi suadente, godendo della sua espressione impaurita ma temeraria. «Crucio!».


Una risata riempie il silenzio della piccola cella dove ti hanno rinchiusa, assicurandoti, con una presunzione che loro non dovrebbero avere, che ci saresti marcita lì dentro.
Di che colore è il cielo? Non lo sai più. O sono stati loro a fartelo dimenticare?
Credono di averti in pugno; sono convinti di aver messo a tacere, nelle fredde e solitarie celle di Azkaban, quella che reputano un pericolo per la popolazione Magica e non.
Indesiderabile.
È così che ti hanno definita, credendosi superiori a te nel modo di giudicarti.
Fissi un punto imprecisato del muro, dove ci sarebbe dovuta essere la finestra che ti hanno negato, e continui a ridere. Percorri una crepa con il dito, segnandone i contorni fino a formare una figura che vedi solo nei tuoi ricordi, ed il volume delle tue risa aumenta.
Non t’importa, però.
Credono di essere riusciti a zittirti, loro e le loro stupide leggi alle quali sei sempre stata superiore per diritto di nascita, ma è un illusione.
Non sanno ciò che tu conosci.
Non sentono ciò che tu, al contrario, percepisci ed attendi con impazienza.
Il Suo ritorno.
Ridi ancora, a lungo ed a volume sempre più alto, ed è la sola cosa che sembra riempire l’attesa.
Il tuo sguardo si sposta sul tuo stesso braccio. Ne percorri i contorni con deferenza, osservandolo attentamente, e lo senti quasi prendere vita sulla tua pelle. Attendi da tempo che torni a bruciare, realizzando il tuo desiderio più recondito ma allo stesso tempo più conosciuto, e sai che niente potrà fermarlo.
Lui è grande ed è potente, e tu sarai lieta ed onorata di poter stare al suo fianco ancora una volta, vicino a Lui, nella prima fila delle Sue innumerevoli schiere, pronta a eseguire ogni Suo ordine e desiderio.
Ti getteresti persino nel fuoco, se Lui te lo chiedesse.
Faresti di tutto per Lui.
Niente ti darebbe più gioia di essergli fedele, di ascoltare ancora il tono compiaciuto con il quale ti ha chiamata in passato, e con il quale ti chiamerà ancora in futuro. Accadrà presto, ne sei certa.

Siete vicino, mio Signore?
Tornerete presto e mi troverete lì, davanti a tutti i Vostri più fedeli servitori, pronta a seguirvi in qualsiasi luogo Voi deciderete, combattendo al Vostro fianco per ciò che ho sempre ritenuto giusto, e che solo Voi mi avete dato la possibilità di dimostrare appieno.

La mia Bella, la mia creatrice di cenere.
L’idea di un Mondo a soqquadro, rivoltato e messo a fuoco e fiamme, ti fa sorridere. Batti le mani, pregustando il terrore che, ne sei certa, sentirai dilagare a macchia d’olio ed il dolore che vedrai in ogni paio d’occhi, prima che tu stessa ponga fine alla miserabile vita dei loro proprietari.
Non resterà altro che cenere quando Lui avrà finito, e ti divertirai a giocarci come quand’eri piccola.
Attendi con estrema impazienza l’arrivo di quei tempi, nei quali potrai tornare ad essere ciò che sei sempre stata: la migliore e la più fedele dei Mangiamorte, l’unica nella quale riporre la Sua più cieca e totale fiducia.
Tornerà il buio e sarai lì, pronta a spargere sale sulla cenere che tu stessa avrai creato.
Solo per Lui.













Note.

Breve one shot, di mille parole, creata per il contest "Il lato oscuro della Forza", indetto da Petunietta sul forum di Efp. 
Per quanto riguarda l'ambientazione, non ci sono molti dati disponibili sui vari siti. L'unica cosa certa, e che traspare anche dai libri, è che viene imprigionata ad Azkaban con l'accusa di aver tortutato con la Cruciatus i genitori di Neville.
Non ho mai scritto su Bellatrix, ma spero di averla resa quanto più IC possibile con questo mio esperimento.

   
 
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