Fanfic su artisti musicali > R5 (family band)
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Autore: alinonalice    06/01/2016    0 recensioni
Tra la famiglia di Martina e quella dei Jefferson, non corrono buoni rapporti. Un giorno i Jefferson traslocano e la famiglia Lynch prenderà il loro posto. Questa volta, le cose saranno diverse, Martina troverà in loro degli amici e incontrerà il primo amore.
Ma quando tutto sembra andare per il meglio, il ritorno a casa del padre di Martina sconvolgerà la situazione. Nel momento in cui i due padri delle due famiglie si incontreranno, si rivelerà l'esistenza di un'eterna rivalità tra i due, che cercheranno di ostacolare i due "Romeo e Giulietta" della situazione.
Solo che nessuno morirà, i due innamorati troveranno una soluzione meno tragica...
Dal capitolo 1:
“È… È la cosa giusta?” chiedo.
“No, certo che no…” risponde, un attimo prima di mettere in moto “Ma è la nostra unica possibilità”
Sospiro.
“Ma se non te la senti…”
“No, hai ragione tu…” lo interrompo “Non sarà la cosa giusta per loro, ma lo è nei nostri confronti… E la colpa è solo loro, quindi perché dovremmo fare qualcosa di corretto nei loro confronti, se questo significherebbe rinunciare a ciò che è giusto dal nostro punto di vista?”
“Quindi… Vado?”
“Si, vai”
Attenzione: In questa ff gli R5 non sono famosi.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 7

Io e Rydel siamo sdraiate a pancia in su sul mio letto aspettando che arrivino Ross e Ellington, che ovviamente abbiamo spiato dalla finestra.

Mi sento come se gli acidi gastrici mi stessero lentamente corrodendo le pareti dello stomaco, con il risultato che ho delle contrazioni molto fastidiose.

Entrambe cerchiamo di respirare lentamente e profondamente per tentare di calmarci. Occhi chiusi, braccia distese, muscoli rilassati: esattamente quello che faccio ogni sera prima di cantare, sentirmi un tutt’uno col mio letto. Eccetto ieri, dato che ero con Ross e l’unico momento in cui ho avuto bisogno di lasciarmi andare e sentirmi una cosa sola con ciò su cui mi appoggiavo è stato tra le sue braccia.

Mi dispiace di non essere stata del tutto sincera con Rydel fin da subito, su me e Ross… Voglio dire, non è che sono poi così confusa sui miei sentimenti nei suoi confronti… Però appena mi ha fatto quella domanda sono leggermente entrata nel panico, non sapevo cosa rispondere, anzi, penso di averlo mascherato abbastanza bene… In ogni caso, ho sputato il rospo mentre mi preparavo. E ora l’agitazione mi sta uccidendo.

“Delly, e se poi in verità non gli piaccio? Come faccio a essere certa che lui ricambi, che io per lui non sia una semplice amica?” domando preoccupata.

“Stai tranquilla, te lo assicuro io. Vi abbiamo visti… Trovo sia impossibile che lui non provi qualcosa per te… O per lo meno, se non se n’è ancora accorto, lo farà a breve” mi rassicura.

“Uff… Va bene, cerco di non farmi troppe paranoie…” dico, meglio non darle anche il peso della mia preoccupazione, ne ha già abbastanza della sua.

Finirà che entreremo in iperventilazione…

“E se provassimo ad ascoltare un po’ di musica? Di solito è una cosa che mi rilassa e mi fa stare meglio…” propone.

“Bella idea!” esclamo sollevata, forse potrebbe funzionare.

“Magari ci distraiamo un po’…”

Speriamo…

Delly prende il suo telefono e mette le cuffie. La mia attenzione viene subito catturata dalla cover rosa piena di brillantini. Mi vengono in mente le parole che disse l’anno scorso mio cugino quando sua sorella gli chiese che ne pensava dei brillantini che aveva applicato sul suo telefono: “Voi femmine siete stupide, appiccicate sui telefoni sti brillantini di merda, che poi se vi comprate un cellulare nuovo e vi volete rivendere quello vecchio non lo compra nessuno…”. Molto dolce, insomma.
Riemergo dai ricordi del passato, grazie ai quali un sorriso mi ha solcato il viso, quando Delly mi passa un auricolare. Preme la riproduzione casuale, comincia una canzone che non avevo mai sentito prima. C’è scritto che si chiama “All Night”. Chissà, forse è di un cantante che conosco, aspettiamo che inizino le parole e magari riconosco la voce…
Ma la riconosco eccome! Questo è Ross!

“Delly, è una delle vostre?” chiedo sorpresa, il mio sorriso si fa più grande man mano che la canzone va avanti.

“Si, è una delle nostre. Hai riconosciuto la sua voce, vero?” sorride.

Annuisco.

“E io che avevo il buon proposito di ascoltare musica per non pensare a quei due, che cosa mi fa la riproduzione casuale? Mi mette la registrazione di ‘All Night’…” ride.

“ ‘We’ll be alright’… Lo spero…” dico, alzando le sopracciglia “Comunque bella questa canzone! Poi me le passi tutte le vostre, vero?”

“Se vuoi, certo, non potrei esserne che contenta!”

“Siete bravissimi, vorrei avere il vostro talento…”

“Vedi che tu ne hai da vendere, devi solo impegnarti per perfezionarti. E le lezioni di chitarra sono un ottimo modo per farlo.”

Le sorrido, poi mi viene in mente che non ci siamo ancora scambiate il numero di telefono.

“Vero!” grida, facendo un facepalm “Aspetta, te lo do subito… Poi mi mandi un messaggio, così ti salvo anche io!”

“Ok”

Prende il mio telefono, va nella rubrica e si salva con il nome “Delly” seguito da un’infinità di cuori.

“… Vuoi anche il numero di Ross, per caso?” mi chiede.

“Mmh… Nah… Deve essere lui a darlo a me…” rispondo, con la ‘faccia eheh’.

“Vai, così mi piaci!”

Le nostre risate vengono interrotte dal bussare sulla porta della mia stanza.

“Chi è?” chiedo.

Comunque, ho la musica sparata al massimo in un orecchio, non credo che sentirei la risposta… Anzi no, scherzavo, è mia madre. Le accordo il permesso di entrare.
Immagino la scena che si trova davanti dal suo punto di vista: due ragazze esasperate e nervose leggermente sull’orlo della disperazione sedute su un letto ad ascoltare la musica dividendo le cuffiette, col volume così alto che si sente fin da lì.

“Wow, ragazze, siete meravigliose!” si complimenta mia madre.

La ringraziamo all’unisono, poi spuntano mio fratello e mia sorella dal nulla, come funghi. Lo fanno sempre.

“Rydel, stai benissimo!” esclama mio fratello “Martina… Tu… Un po’ meno, ecco… Sei brutta come al solito…”

“… Ti voglio tanto bene anche io…” rispondo.

“Zitto, cretino!” lo rimprovera la mia sorellina, cominciando a riempirgli la pancia di pugnetti “Marty è bellissima pure!”

E poi la lotta tra i due si sposta nella stanza di mio fratello, dunque quei due non sono più un nostro problema.

Sgrano gli occhi, penso di essere sbiancata all’improvviso. Ritorna quella fastidiosissima morsa allo stomaco, mi sento un formicolio incessante addosso: hanno suonato il campanello.
Io e Delly ci guardiamo, per un attimo cala il silenzio, perfino quei due hanno smesso di azzuffarsi e gridare. Poi, entrambe lanciamo un urlo.
Cominciamo a correre su e giù per la camera, alla ricerca delle borse, dei trucchi di emergenza, degli eventuali soldi extra, tutte le cose dell’ultimo minuto. Nel frattempo mia madre va ad aprire la porta, la sentiamo salutare i due e fare la conoscenza di Ell.

“Ragazze, ci sono due bei ragazzi qui che aspettano solo voi!” esclama mia madre, facendo ridacchiare i due.

“Allora, sono apposto?” mi chiede Rydel, ansiosa.

“Si, meravigliosa!” rispondo “Io?”

“Sei perfetta. Scendiamo?”

“Scendiamo.”

Dunque, è il momento di andare. Manco stessimo facendo chissà che cosa, è solo e soltanto un appuntamento a quattro. Cosa potrebbe andare storto? Anzi, dovrei sentirmi sollevata per il semplice fatto che Ross ha accettato di venire… Questo implica anche che per lasciare Rydel e Ellington da soli, anche noi due dovremo rimanerci…
Io e Delly usciamo dalla mia stanza, e una volta in cima alle scale posso finalmente vederlo. Capelli aurei, occhi nocciola, sorriso smagliante, Ross. A volte mi chiedo se non sia finto, è troppo perfetto, tipo Ken, il fidanzato di Barbie.

Mi guarda con un’aria strana, un’espressione indecifrabile. Non riesco a capire cosa stia pensando nel vedermi. Lo sta facendo apposta o sta avendo una reazione che nemmeno lui si aspettava?

È tutto normale fino ad ora, però sento che manca qualcosa, e non si tratta dei due rompiscatole che si stanno ancora picchiando sopra…
Ah, si, ecco! Il discorsetto sul fatto che anche se non ho coprifuoco mi devo ritirare a un orario decente!
Ross aggira la cosa con una battuta, probabilmente notando la mia esasperazione del tipo ‘non davanti ai miei amici’.
Dopo i saluti, forse finalmente possiamo andar-E invece no, mia sorella corre giù dalle scale gridando “ROSS!”.

“Hey!” la saluta lui ridendo, mentre la solleva in braccio.

“Abbraccio!” esclama mia sorella, stritolando il mio uomo.

“Un momento, c’è qualcosa che non torna… Dov’è sparito il deficiente?” chiedo.

“L’ho ucciso!” urla mia sorella soddisfatta “Facendo così!” e poi comincia a dare dei pugni all’aria, imitandone il suono.

Il tutto mentre è ancora in braccio al mio uomo.
Tutti scoppiano a ridere. Ok, devo ammetterlo è fantastica.
Nel frattempo dopo ciò, mia madre ha avuto la buona idea di andare a controllare se mio fratello è ancora vivo.

“Oddio!” mi dice Ross, col fiato corto per le risate “Amo tua sorella!”

“Lo so, tutti mi amano” risponde lei, facendo una faccia da ‘mi sento chissà chi’.

E le risate aumentano sempre di più.

“Fammi scendere!” esclama lei, indicando il pavimento.

“Agli ordini!” risponde Ross, mettendola giù.

Mia sorella si avvicina a Ellington, si mette a grattarsi il mento come la statua “Il Pensatore”.

“E questo chi è?” chiede a Ross, indicando Ell con un gesto della mano.

E ridiamo.

“Ciao, sono Ellin…”

“L’ho chiesto a lui!” si lamenta mia sorella, guardando il povero Ell in cagnesco mentre punta Ross col suo mini-dito.

Lui alza le mani in segno di resa.

“Si, insomma, lui è Ellington, il mio migliore amico” lo presenta Ross.

“Mmh… Ciao” lo saluta mia sorella con noncuranza.

“Dai, lasciali andare!” interviene mia mamma, rivolta alla piccola peste.

“Va bene!” risponde lei “Ciao, Ross!” gli stritola la gamba “Ciao, Marty!” mi stritola la pancia “Ciao, Rydel!” le da il cinque “… Ciao, tizio col nome strano” fa, salutando Ell con la mano.

Usciti dalla porta, ricominciamo a ridere.

“Tizio col nome strano!” lo prende in giro Ross, piegandosi in due dalle risate.

“È fatta così, di alcuni si innamora, altri li prende di mira in questo modo… Ma le starai simpatico. Prima o poi…” dico a Ellington.

Nel presente

“Ti prego, alza il volume!” esclama Ross, di nuovo alla guida.

“Non devi ripetermelo due volte!”

È la canzone che c’era in macchina la prima volta che siamo usciti, con Rydel e Ellington, ‘Problem’, di Ariana Grande.

Manca ancora molto al confine e noi comunque non abbiamo un piano ben preciso, non sappiamo dove andremo. Devo ammettere che sono preoccupata, e so benissimo che lo è anche lui, nonostante sembri così spensierato, mentre canta a squarciagola sulla canzone. Ma non posso fare a meno di sorridere. È colpa sua, ci riesce sempre…

Nel passato

La destinazione era sconosciuta sia a me che Rydel, ma è valsa la pena di aspettare, perché è stata una gran bella idea, hanno avuto una bella trovata: Starbucks.
Entriamo dentro, strano che non ci sia molta fila… Comunque, io prendo il solito, un frappuccino al cioccolato.
Ci servono quasi subito, quindi andiamo a sederci.

Va tutto molto bene, parliamo, scherziamo, ridiamo, ci divertiamo. Inoltre, ho avuto l’impressione che Ross mi abbia lanciato certe occhiatine abbastanza significative, e poi Rydel mi ha detto che la pensa come me, quando siamo andate in bagno. Quindi, sono a buon punto.

Un momento… Quello che è appena entrato non sarà mica… No, per favore, non è giusto… Non può essere lui…
E invece si, è proprio lui, Nicholas Richardson.
***
Ragazzi super scusatemi. Ho avuto parecchi casini, questo ritardo era l'ultima cosa che volevo piango. Spero di esservi mancata, almeno un pochino... Comunque, buon 2016 e buon Natale, mentre che ci sono (ops) e... Beh, non so che altro dire, mi resta solo da pregarvi di non uccidermi senza pietà... Prima ho avuto problemi con la connessione, poi ho avuto un sequestro del computer di tre settimane e quello mi ha fatto sclerare, e poi, ovviamente, gli immancabili blocchi dello scrittore e le altre ventimila fanfiction che sto scrivendo.
Va bene, basta, sono stata abbastanza tediante... Ciao, vvb:*
   
 
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