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Autore: giselle_sloan    07/01/2016    1 recensioni
Dal capitolo 1
Corvina stava sdraiata nel letto, raggomitolata sotto alla pesante coperta, profondamente addormentata ed immersa in un sogno che la faceva tremare sudare [...] ormai era sempre lo stesso incubo da più di un mese e, almeno due volte a settimana, si svegliava urlando e Garfield andava da lei.
E se Corvina non si fosse liberata dal suo lato oscuro nonostante la sconfitta di Trigon?E se i sogni che fa continuamente significassero qualcosa di più che semplici scherzi della sua immaginazione? E se BB nascondesse un segreto che nemmeno lui sa? In una Jump City che i Titans faticano a contrallare, devastata da malavita e corruzione, i nostri eroi saranno immuni a queste influenze negative?
{ Principalmente BBRae ovvero Beast Boy x Raven e accenni RobStar ovvero Robin x Starfire. Appariranno anche Terra e Aqualad }
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Corvina stava sdraiata sul letto, raggomitolata sotto alla pesante coperta scura, profondamente addormentata ed immersa in un sogno che la faceva tremare e sudare. Guardandola da più vicino, si potevano vedere i bei capelli lisci appiccicati al viso madido di sudore e che circondavano come una corona scura il volto pallido della giovane. L'esile corpo era scosso da frequenti tremiti provocati dall'intenso sogno che stava avendo, il quale venne interrotto da un forte grido che proruppe dalle labbra rosse della ragazza. Dopo l'urlo, una sola luce si accese nella T-Tower; il ragazzo era stato svegliato del grido della maga, e appena realizzò da dove proveniva, si mise a correre, sperando con tutto il cuore di non ritrovarla come le altre volte, verso la stanza scura nella quale dormiva l'amica. Con una lentezza che sembrava quasi timore, Garfield Logan, alias Beast Boy (o BB), si ritrovò davanti alla porta ed entrò nell'antro oscuro di cui per tanti anni aveva avuto paura, per poco non venne colpito da uno spazzolino da denti che vorticava nella stanza insieme ad altri oggetti, come foto e vasi "E' peggio dell'ultima volta" pensò, e appena chiuse la porta, cercando di evitare di venire colpito, Corvina si accorse di lui e lasciò cadere ogni singola cosa a terra. La maga poteva percepire la presenza del suo amico anche se molto distante, ma in quei momenti tutti i suoi poteri erano completamente inibiti. Dopo aver raccolto gli oggetti a terra il ragazzo si voltò verso Raven, vedendola con le ginocchia strette al petto e gli occhi puntati nel vuoto di fronte a sè, completamente stralunati e bagnati di lacrime. Il mutaforma quasi si spaventò a vederla in quello stato "E' davvero peggio delle altre volte", ma si riprese in fretta e con passo incerto si avvicinò al letto a baldacchino di Raven, sedendosi accanto a lei e lasciando che si appoggiasse a lui: - Di nuovo quell'incubo? - Rae si limitò ad annuire, senza riuscire a trovare le parole. Ormai era sempre lo stesso incubo da più di un mese e, almeno due volte a settimana, si svegliava urlando e,tutte le volte, Garfield andava da lei; non Robin, non Cyborg, non Starfire, ma lui, era sempre pronto ad aiutarla ogni volta che sarebbe caduta e questo la faceva stare meglio ogni voltache ci pensava. - Hai voglia di raccontarmelo questa volta Rae? - la ragazza scosse la testa: non poteva, non a lui - No problem - disse il ragazzo con un sorriso, accogliendola tra le sue braccia, mentre lei si calmava respirando il buon odore della maglietta dell'amico. Andava avanti da un po' ma a Garfield piacevano quei momenti che trascorrevano da soli; lì Corvina si apriva e lasciava trasparire il suo lato più fragile, quello tormentato e preoccupato, che lui aveva imparato ad amare. Il giovane si sentiva così orgoglioso, così speciale visto che era l'unico a cui l'avesse mai mostrato, nemmeno Starfire poteva sapere che dietro alla scorza dura che la sua migliore amica mostrava in pubblico ci fosse un lato così fragile e debole. Raven si calmò doo qualche minuto e con una mano si asciugò le lacrime, rivelando due occhi arrossati dal pianto - Grazie Gar - la ragazza evidentemente in difficoltà schiuse le labbra per aggiungere qualcosa a malapena sussurrato, ma che il ragazzo capì ugualmente - Canteresti quella canzone? -
   
 
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