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My Heart... Forever
Prologo
Edward Pov.
Eccomi a Forks. Una stupidissima cittadina che odio con tutto il cuore.
Mi chiamo Edward Anthony Masen e sono venuto qui con i miei genitori adottivi: Carlisle ed Esme.
Sono l'unico essere umano della "mia" famiglia. I miei fratelli, Rosalie, Emmett, Alice e Jasper, proprio come i miei genitori, sono vampiri. Vampiri vegetariani, come gli piace definirsi. Si nutrono di sangue animale non di quello umano.
<< Edward, tesoro che ti succede? >> mi domandò Esme.
<< Niente mamma. E' solo quest'ambiente! >>
<< Oh, credo che ti ci abituerai, è uno dei posti più nuvolosi. Potrai andare a scuola con i tuoi fratelli per la prima volta. >> mi consolò Carlisle.
Non avevo legato con i miei fratelli così tanto. Sembravano così maturi, e a dirla tutta, Emmett mi spaventava un po'.
Sospirai. Ormai era quello che mi riusciva meglio.
Il giorno della mia rinascita si stava avvicinando. Lo sapevo bene Ormai avevo diciasette anni e di lì a qualche mese sarei diventato un vampiro. Mio padre mi avrebbe trasformato e mi avrebbe reso immortale.
Non mi piacea questo progetto. Volevo solo essere una persona normale. Vedevo come la trasformazione non era andata a genio a Rosalie che ogni giorno sperava di morire o di tornare umana. non lo faceva solo per una cosa: Emmett, suo marito.
Alice mi prese una mano. << Edward, vieni! >> esclamò allegra. Mi tascinò in casa e poi su per le scale, fermandosi davanti ad una porta. La spalancò e mi trascinò dentro.
<< Questa è la tua stanza, fratellino! >> disse.
<< Grazie! >> provai a dissimulare entusiasmo ma probabilmente mi uscì una smorfia perchè la vidi abbassare la testa sconsolata. Se ne andò chiudendosi la porta alle spalle.
Mi avvicinai allo specchio a muro e mi scrutai. I capelli castani ramati mi ricadevano disordinati sulla fronte comprendo in parte i miei occhi verdi.
Stando a quello che diceva Carlisle avevo ereditato quel colore da mia madre Elizabeth.
Mi tolsi la camicia, restando a petto nudo ed andai asdraiarmi sul letto. Chiusi gli occhi e in poco mi addormentai.
Isabella Pov.
Eccomi a Forks. Una stupidissima cittadina che odio con tutto il cuore.
Mi chiamo Isabella Marie Swan ma tutti mi chiamano Bella. Sono venuta a vivere qui da mio padre dopo il matrimonio di mia madre con un altro: Phil.
<< Ben venuta, Bella. >> mi salutò Charlie.
<< Grazie papà! >> risposi.
Sospirai. Ormai era quello che mi riusciva meglio.
<< Ti ricordi dov'è la tua camera, vero? >>
<< Certo! >> dissi.
Presi la mia valigia e la portai nella mia stanza. Nonostante fossero passati anni, la mia camera era sempre la stessa. L'unicaa cosa che si era aggiunta era un computer dall'aspetto vecchio.
Aprii la valigia e cominciai a riordinare nell'armadio i miei vestiti. Impiegai tutto il pomeriggio, poi verso seera presi il mio beauty-case e mi infilai in bagno.
Mi guardai allo specchio. I capelli lunghi e scuri mi ricadevano lungo la schiena sembrando una ball di fieno. Mi pettinai cercando di sciogliere tutti i nodi poi gli raccolsi in una coda alta.
Andai in cucina e mi misi a preparare la cena.
La presenza di Charlie non si notava, non gli piaceva parlare e in questo avevo preso da lui.
<< Papà, è pronta la cena! >> esclamai affacciandomi in sala.
<< Grazie, Bells! >> mi rispose alzandosi dal divano e raggiungendomi in cucina.
Si sedette ed io feci altrettanto.
Terminato di mangiare sparecchiai e lavai i piatti. Salii in camera mia e mi misi il pigiama poi andai a lavarmi i denti.
Scesi al piano di sotto nuovamente. << Buonanotte! >>
<< 'Notte! >> mi rispose.
Tornai in camera mia e mi addormentai.
Continua...