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Autore: Myra_16    08/01/2016    2 recensioni
Gli ultimi attimi di vita di Luke. Cos'ha provato quando Annabeth gli ha detto che per lui era solo come un fratello? Quando la sua vita è sfumata via? Si sarà reso conto che suo padre non lo odiava? Per saperlo basta leggere.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annabeth Chase, Grover Underwood, Luke Castellan, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The end


Prendo il coltello dalle mani di Percy e mi pugnalo. È un attimo.
Una luce abbagliante mi circonda per poi scurirsi fino a diventare nera.
Una scossa mi percorre da capo a piedi e sento la sala del trono tremare.
Poi silenzio.
Sono disteso a terra accanto al fuoco, con il sangue che mi inzuppa la maglia. Il mio respiro è un rantolo profondo.
Apro gli occhi mormorando: «Buona... lama.»
La lama che ho regalato ad Annabeth quando aveva sette anni.
Sono sorpreso dal fatto che non se ne sia sbarazzata dopo che ho tradito tutti causando questa guerra ma anche felice: forse c'è ancora una speranza...
Percy mi si inginocchia di fianco mentre Annabeth e Grover ci raggiungo e si vede che stanno trattenendo le lacrime.
La guardo. «Tu lo sapevi. Ti ho quasi ucciso, ma tu lo sapevi...»
«Ssh» mi sussurra con la voce che le trema «Alla fine sei stato un eroe, Luke. Andrai nell'Elisio.»
Elisio. Eroe. Io non mi sento un eroe solo perchè mi sono pugnalato. Prima ho quasi causato la fine dell'Olimpo. Mi sento un perdente.
Scuoto la testa. «Penso... la rinascita. Ci proverò tre volte. L'Isola dei Beati.»
Annabeth sembra leggere i miei pensieri e, dopo aver tirato su con il naso, dice: «Hai sempre preteso troppo da te stesso.»
Sollevo una mano e lei mi tocca la punta delle dita con le sue.
Il contatto è così leggero che sembra ci sia un sottile strato di vetro a dividerci.
«Mi...» tossisco e sento un dolore comprimermi lo stomaco ma continuo lo stesso: «Mi amavi?»
Si asciuga le lacrime. Ha degli occhi fantastici.
«C'è stato un tempo in pensavo... be' pensavo...» guarda Percy e io capisco.
A lei piace Percy. La mia speranza svanisce come se qualcuno ci avesse passato sopra la gomma, cancellando le parole scritte con la matita.
Sembra complicato pensare quando si è in punto di morte ma in realtà non lo è.
Aspetto ancora una sua risposta e finalmente lei mormora: «Eri come un fratello per me, Luke. Ma non ti amavo.»
Annuisco di nuovo.
È solo una conferma ormai. Ma se lei è felice con Percy, non importa.
Grover parla per la prima volta: «Possiamo prendere dell'ambrosia. Possiamo...»
Non mi dimenticherò mai, neanche nell'Inferno, di quando ha trovato me, Talia e Annabeth in quel vicolo, a scappare dai mostri.
«Grover» lo interrompo «sei il satiro più coraggioso che abbia mai conosciuto. Ma no. Non esiste cura...»
Prendo la manica della maglia di Percy e gli dico: «Ethan. Io. Tutti i figli non riconosciuti. Non permettere... non permettere che succeda ancora.»
Mi posso fidare di lui, lo sento. Anche se io l'ho quasi ucciso.
«Non lo permetterò» dice infatti «Te lo giuro.»
Annuisco.
Ho capito adesso, solo ora, mentre sto morendo, che nessuno mi odia come mi odio io per quello che ho fatto. Ho tradito tutti. Ho dubitato di mio padre e degli dei in generale. Ma ora capisco che Ermes mi vuole bene, peccato che sia troppo tardi per rendermene conto.
Ripenso per un'ultima volta ad Annabeth, ai miei genitori, a Talia, quanto vorrei che fosse qui, e poi la mia mano cede.
L'oscurità mi avvolge.





Questa storia l'avevo già pubblicata ma con un altro profilo che ora ho cancellato (andate a vedere su quello di adesso :) ).
L'ho scritta perché io amo Luke e mi piaceva l'idea delle sua morte dal suo punto di vista, ovviamente i dialoghi sono quelli del libro. Spero vi piaccia!
   
 
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