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Autore: RedDisposition    08/01/2016    0 recensioni
-e perché l’hai fatto allora?-
Chiese tornando a sedersi al suo fianco, Jade abbassò lo sguardo e sorrise timidamente, pensò alla risposta più semplice da dare, ma non ce ne erano perché avrebbe dovuto dare una spiegazione, così sperò semplicemente che Jesy non gliela chiedesse.
-perché non riesco a nascondere quella parte umana davanti a quei due occhi blu, non riesco a fermare le parole quando mi fissa-
Sussurrò senza guardare la ragazza, Jesy spalancò la bocca e quasi ebbe l’istinto di portarsi una mano al petto, ma cercò di frenare il suo braccio, guardò Jade con lo sguardo meno stupito possibile.
#Jerrie
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Jade Thirlwall, Jesy Nelson, Leigh-Anne Pinnock, Perrie Edwards, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

-non so neanche cosa ci faccio qui!-

Due ragazze avevano appena parcheggiato la loro auto, un Range Rover grigio opaco, la ragazza al volante aveva sbuffato ad ogni lamentela dell’amica, riusciva a sentire la musica in lontananza e aveva già voglia di saltellare sul suo sedile nuovo che profumava di pelle.

-Jessica Louise Nelson puoi almeno avere la decenza di rispondere?-

Jesy si girò verso la sua amica e sbuffò, a volte era davvero insopportabile, non riusciva a capire come diavolo avesse fatto ad essere la più popolare nella sua vecchia città.

- ti stai lamentando da quando siamo partite da casa tua! È il tuo ultimo anno di liceo, ti sei trasferita qui durante il secondo, almeno l’ultimo, ti prego divertiti-

Guardò la sua migliore amica, alzò gli occhi al cielo e con uno sbuffo scese velocemente dall’auto. Si guardò intorno, gli isolati, i quartieri, tutto era così diverso da casa, non si era ancora abituata, era passata dalla città più tranquilla del mondo alla città che non dorme mai.

-andiamo Perrie-

Jesy la prese sotto braccio, si avviarono lungo il vialetto della casa da dove proveniva la musica, Perrie notò quanto fosse curata, piena di fiori e piante, moltissime peonie erano messe in diversi vasi lungo il viale. Prima di bussare le due si diedero un occhiata, come facevano da sempre, Jesy aveva i capelli sciolti come al solito, li teneva lisci ma il segno della sua capigliatura riccia si notava già dalle punte che si stavano arricciando, teneva un rossetto rosso,gli occhi erano truccati semplicemente con l’eyeliner, mascara e matita, Perrie passò lo sguardo lungo il corpo della sua migliore amica, notò che aveva indossato un pantalone di jeans tanto stretto da farle saltare le chiappe in aria, la maglia corta sopra l’ombelico, che mostrava il fisico appena palestrato dell’amica, ricordava quando Jesy si era iscritta in palestra ed aveva iniziato a fare diete, ed ora quella ragazza insicura si era trasformata in un qualcosa di così forte che nessuno poteva scalfire.

-hai intenzione di andare a letto con qualcuno, Jes?-

Perrie sorrise meschina, la sua migliore amica le riservò uno sguardo scocciato ma allo stesso tempo divertito.

-magari voglio sedurti-

Perrie scoppiò a ridere e le mollò una spallata. Dopo un controllo veloce anche del modo in cui era vestita Perrie, decisero di bussare. Quando ad aprirle fu uno dei tanti ragazzi della loro scuola, con un cappello da vichingo in testa le due ragazze si guardarono. Lo sguardo di Perrie era tutto un miscuglio di rabbia e tensione, era un fascio di nervi, adorava andare alle feste quando viveva a Londra, ma ora proprio non le digeriva, in quel posto le sembravano solo uno stupido modo per ubriacarsi e fare sesso. Quello faceva parte del suo passato non del presente, ora lei era la ragazza silenziosa dell’ultima fila che stava sempre in biblioteca , sola o con la sua migliore amica.
 

Sentì la stretta familiare di Jesy intorno al suo polso tirarla, Perrie fu indotta a camminare mentre con un sorriso scocciato salutava il ragazzo che le aveva accolte.

-Jesy! Hei!-

Perrie sentì una voce dolce in lontananza, si guardò intorno ma non fece in tempo a capire la voce da dove provenisse che Jesy la tirò verso una direzione a lei sconosciuta, davanti a lei riusciva a vedere appena il corpo della sua migliore amica, c’erano troppi ragazzi per una stanza così piccola, si guardò intorno e fra la folla di persone che bevevano, ridevano o ballavano notò un gruppetto di ragazze che stava più in disparte rispetto agli altri. Perrie si chiese se anche lei sembrava così sfigata quando a scuola si estraniava dal mondo.

-Leigh Anne!-

Il suo braccio tornò finalmente libero e fece correre la sua mano a massaggiarlo, Jesy aveva una presa davvero molto forte.

-ciao piccola!-

Perrie vide Jesy abbracciare una ragazza, la riconobbe subito, era una del giro di Jesy, al quale lei non aveva mai voluto fare parte, parecchie volte gliel’avevano chiesto, del resto lei non aveva niente di diverso rispetto alle altre, era anche piuttosto bella, diversi ragazzi gliel’avevano detto, ma quel mondo non faceva per lei, non era il tipo di persona che ogni mattina si svegliava presto per mettersi chili di trucco, neanche Jesy o quella Leigh Anne  lo facevano, anzi Perrie credeva che erano le uniche a non avere bisogno di trucco data l’evidente bellezza.

-Perrie lei è Leigh Anne -

Sorrise alla ragazza che immediatamente ricambiò il suo sorriso facendo brillare i suoi occhi scuri, allungò una mano per stringere quella dell’altra.

-ci conosciamo già-

Disse Leigh gentile, Jesy mi guardò confusa, le ricambiai lo sguardo come se la spiegazione fosse la cosa più semplice del mondo.

-abbiamo qualche corso insieme, non ci eravamo mai presentate ma sapevamo almeno i nostri nomi, Jes credi davvero che io non conosca nessuno della nostra scuola?-

La ragazza sorrise imbarazzata, mentre Leigh si lasciava andare in una risata alta, Perrie si ritrovò a sorridere nonostante nel suo tono ci fosse leggera acidità, vide qualche ragazzo lanciare occhiate maliziose alla sua migliore amica e guardò Jesy che ancora stava parlando con Leigh Anne , fece spallucce e scosse la testa, non che le dispiacesse se qualche ragazzo ci provava con lei, anzi ne era felice, dopo l’ultima storia andata male la sua migliore amica sembrava non volesse provarci con nessuno.
 
Perrie approfittò del momento di distrazione di Jesy, le diede le spalle e con una certa lentezza, credeva di camminare a moviola, si diresse verso il tavolo, dove c’erano sparsi diversi bicchieri di birra ed altri alcolici vari. Perrie sorrise prendendo un bicchiere al volo di Martini, l’unica cosa che non aveva cambiato dopo il suo trasferimento era il buon gusto verso gli alcolici, smettere di bere non significava smettere di apprezzare il buon vino, liquore o qualsiasi altro tipo di alcolico. Si avvicinò il bicchiere alla bocca, fece qualche sorso e decise che magari potevano bastare, non doveva andarci giù pesante, non beveva da troppo tempo.

-ti fanno paura i bicchieri? Se non ne vuoi più puoi darlo a me-

Perrie sussultò quando qualcuno urlò nel suo orecchio, si girò verso la voce, un sorriso enorme si era appena spalancato davanti alla sua faccia, Perrie alzò un sopracciglio scocciata.

-non voglio stare male per qualche bicchiere di troppo, non sono i bicchieri a spaventarmi-

Perrie posò il bicchiere sul ripiano di cristallo, la ragazza che aveva accanto prese il bicchiere qualche secondo dopo che la superficie rossa di plastica aveva toccato il vetro. Perrie spalancò la bocca quando la vide buttare giù tutto il Martini in un sorso. Fissò la ragazza che non le sembrava affatto brilla, anche, calcolando dall'odore di alcol che emanava, ne aveva bevuto abbastanza. I capelli di un castano chiaro quasi miele le cadevano lungo le spalle, gli occhi castani come un biscotto e splendenti fissavano Perrie divertiti, la pelle della ragazza era olivastra,e in contrasto con la sua lunare sembrava che avesse passato buona parte della sua vita sdraiata al sole, il rossetto rosso dava un contrasto con il tutto, Perrie quasi rimase a bocca spalancata quando vide il vestitino che la ragazza indossava, stretto, striminzito e che forse lasciava troppe cose scoperte, era nero e in alcune parti trasparenti, Perrie non riuscì a distinguerle, troppo presa a fissare gli occhi castani dell’altra.

-Martini! Io lo amo!-

La ragazza saltellò gettando il bicchiere per l’aria, Perrie la guardò leggermente scossa, la ragazza fece un passo verso di lei e le sorrise togliendole un ciuffo biondo dal viso.
-così stai meglio, ah e mi raccomando divertiti-
Le sorrise facendole l’occhiolino, dandole le spalle ed avviandosi verso quella che Perrie credeva fosse la sala da ballo. La ragazza sorrise leggermente seguendo la castana per qualche altro secondo con gli occhi oceanici, poi si girò intercettando la bottiglia di Martini.

Mi raccomando divertiti.

Appoggiò la bocca alla bottiglia e ne prese una lunga sorsata, strinse gli occhi ed assaporò il gusto dolce del Martini, se doveva dirla tutta le era mancato quel sapore, quel calore che ti scende lungo l’esofago.

-Pez che stai facendo?-

La ragazza sussultò e nascose la bottiglia dietro la schiena sorridendo alla sua migliore amica. Jesy scosse la testa le si avvicinò ed allungò una mano dietro la schiena di Perrie, con una mossa le strappò via la bottiglia, lesse l’etichetta e scosse la testa sorridendo.

-Martini? Certe cose non cambieranno mai, eh?-

Perrie scoppiò a ridere e fece spallucce, Jesy sorrise e decise di bere anche lei, un piccolo sorso dato che non era così fissata con il Martini come l’altra. Mentre Jesy beveva e alternava un’espressione scocciata, Perrie si prese la libertà di guardare attentamente la sua amica, dato che era sparita per un bel po’. Jesy aveva i capelli stravolti, ormai tutti i segni di una stiratura erano scomparsi, erano ricci, non voluminosi, ma come se qualcuno vi avesse passato le mani dentro, aveva un sorriso sul viso più splendente del solito e dai suoi occhi verdi e brillanti Perrie capì che ormai la sa amica era stata portata su un altro pianeta. Alzò un sopracciglio e le si avvicinò, sentì immediatamente un profumo che non le ricordò il solito usato dalla ragazza, Perrie sorrise bloccando l’ennesimo sorso di Jesy.

-con chi sei stata?-

Vide la sua amica farsi rigida all’improvviso, l’altra posò la bottiglia sulla tavola e con un sospiro prese Perrie per un polso.

-andiamo a ballare-

Jesy la trascinò in pista prima che potesse chiederle altro. Perrie si ritrovò in un salotto, dove chi era stanco si riposava sul divano, fissando chi ballava, Jesy aveva iniziato immediatamente a muoversi con eleganza e sensualità, mentre Perrie non aveva affatto intenzione di muoversi, ricordava quando sapeva scatenarsi, il modo in cui ballava, in cui veniva osservata, non lo avrebbe fatto di nuovo anche se l’adrenalina e la forza di quegli occhi a calamita su di lei le mancassero molto.

-muoviti!-

Jesy le urlò afferrandole le mani, la tirò verso di sé, la strinse per le spalle e con mosse decise Perrie si ritrovò a muovere il bacino allo stesso modo della sua migliore amica.

-ci stai provando con me?-

Sentì la risata della sua migliore amica arrivarle alle orecchie, Perrie sorrise scuotendo la testa, si girò verso Jesy, smettendo di darle le spalle.

-andiamo Perrie, scommetto ti invidiavano tutti quando ballavi-

La bionda scosse la testa e incrociò le braccia al petto, Jesy sbuffò smettendo di muoversi, si guardò intorno, per un attimo Perrie si chiese chi stesse cercando la sua migliore amica, ma venne distratta da un manto di capelli castani che svolazzavano a qualche passo da lei.

-Pez devo andare un attimo, aspettami qui, va bene?-

Perrie non ebbe il tempo di ribattere che Jesy era già scomparsa. Si guardò intorno e quando non la vide sbuffò, alzò gli occhi al cielo pensando che non sarebbe andata più ad una festa con lei. Si  avviò a quella che credeva fosse una veranda.

-Perrie Edwards ti avevo consigliato di divertirti-

Perrie si bloccò quando sentì il tocco leggero e delicato sul suo polso.

-conosci il mio nome?-

Si girò verso la ragazza che le stava sorridendo con l’ennesimo bicchiere di alcol in mano, aveva il rossetto leggermente sbavato e anche il trucco degli occhi, Perrie si chiese da quanto stesse ballando per essere così sudata.

-credi davvero che io prenda da bere dagli sconosciuti?-

Perrie cercò di trattenere un sorriso, la ragazza teneva ancora una mano stretta sul suo polso, le sorrideva con gli occhi luminosi e forse un po’ lucidi.

-andiamo vieni a ballare-

La tirò verso di sé, Perrie quasi si lasciò trasportare, non si ribellò affatto ed appena partì una canzone alquanto rumorosa sentì l’urlo della ragazza che la fece scoppiare a ridere, l’altra si muoveva in modo goffo e divertente come se lo stesse facendo apposta, e poi compiva delle facce buffe, Perrie scosse la testa sorridendo da un lato, alzò una mano in aria ed con la musica sparata nelle orecchie iniziò a muovere il bacino per assecondare il ritmo.

-cavolo, credevo non sapessi ballare-

Sussultò guardando l’altra che la fissava stupita, scoppiò a ridere afferrò le braccia della ragazza e compì le stesse azioni che Jesy aveva fatto prima per spronarla a ballare.

-non è difficile-

Perrie le sorrise, ma quando si rese conto di essersi avvicinata troppo fece un passo indietro arrossendo di botto, la ragazza che aveva davanti al contrario non sembrava imbarazzata anzi, la afferrò per i fianchi, mise una gamba fra quella di Perrie ed iniziò a scendere assecondando il movimento di bacino, la bionda sorrise e ricordò quel movimento come la mossa che per lo più faceva con Jesy, anche se con la sua migliore amica di certo non si sentiva in quel modo, iniziò a scendere anche lei sentendo il cuore pulsarle e la testa girarle, non sapeva neanche com’era riuscita a piegarsi così in basso, il viso della castana era vicino al suo e si sorridevano. Quando la canzone finì ed entrambe risalirono e si allontanarono scoppiando a ridere.

-resti per un’altra canzone?-

Perrie si guardò intorno, stava per annuire e sorridere alla ragazza, ma i suoi occhi incontrarono quelli di Jesy, leggermente bagnati. Spalancò la bocca e tornò a fissare l’altra.

-devo andare, la mia amica, lei..-

Non finì di parlare perché la ragazza aveva guardato dove guardava lei, riuscì ad individuare Jesy che camminava veloce verso la porta di ingresso ed annuì.

-ci vediamo-

Le sorrise togliendole un altro ciuffo biondo dal viso, Perrie sentì le gote farsi leggermente rosse, si allontanò dalla ragazza, senza accorgersi che la castana l’aveva fissata finchè non fu scomparsa fra la folla.

-mi chiamo Jade, comunque-

Sussurrò la castana sotto voce guardando verso la direzione che Perrie aveva preso, lasciò andare un sospiro e finalmente corse a sedersi. Le facevano male i piedi e forse aveva bevuto davvero troppo, se ripensava al modo in cui aveva ballato con quella ragazza si chiedeva se per caso il bruciore di stomaco fosse più per lei che per l’alcol.
 

-Jesy!-

Perrie corse verso la porta, cercando di bloccare la corsa della sua migliore amica, ma sembrava che l'altra non riuscisse a sentirla, vedeva chiaramente le spalle della ragazza sussultare, si fece spazio fra la folla e riuscì ad arrivare alla porta. La vide avviarsi alla macchina, mentre con una mano si sfilava i tacchi.

-Jes-

Perrie riuscì a raggiungerla, Jesy si asciugò le lacrime prima di girarsi verso l’amica, quando vide gli occhi preoccupati di Perrie sorrise, sorriso che però sembrava più una smorfia di dolore sul suo viso.

-che succede?-

Le chiese la bionda, Jesy la prese per mano, le strinse forte il palmo senza però intrecciare le dita, camminarono svelte fino alla loro macchina, attraversando il viale con le peonie.
Perrie aprì lo sportello quando ormai Jesy era già dentro ed aveva già acceso i motori, si guardò un attimo alle spalle, vide da lontano una mano che si alzava per salutarla, chiuse gli occhi a fessura per vedere meglio chi fosse, quando incontrò due occhi brillanti le venne spontaneo sorridere, salutò la sua ormai amica con un cenno della testa e per qualche secondo restò ferma a guardarla negli occhi.

-Andiamocene Perrie!-

Sussultò quando sentì la voce alterata e leggermente rotta dal pianto di Jesy, abbassò lo sguardo sullo sportello, lo aprì e vi si fiondò dentro. Quando partirono Perrie guardò indietro per vedere se quel paio di occhi fossero ancora lì, ma non vi trovò nessun bagliore, così decise di concentrarsi sulla sua migliore amica.

-che è successo?-

Jesy era tesa, Perrie lo capì dal modo in cui teneva il volante stretto fra le mani, le gote erano quasi bianche ed avevano fatto uno schiocco appena Perrie le aveva fatto quella domanda.

-niente, va bene?-

Jesy si girò verso di lei, si pentì immediatamente del suo tono distaccato, e le sorrise sospirando, i suoi occhi si addolcirono immediatamente.

-se stavi con un ragazzo puoi dirmelo, insomma sai che puoi parlarmi di tutto, se ti ha fatto qualcosa ci

vendicheremo, cavolo lo uccidiamo quel bastardo-
Jesy scosse la testa sentendo gli occhi inumidirsi, Perrie alzò un sopracciglio nascondendo il sorriso che era
comparso, le poggiò una mano su un braccio, sentì i muscoli dell’amica tendersi sotto il suo tocco.

-non ero con un ragazzo-

Sussurrò Jesy spostandosi i capelli da un lato, mostrando una parte del collo, dove Perrie aveva notato un segno che fino alla mattina prima non c’era. Spalancò la bocca quando si allungò in avanti e con un dito strusciò sulla pelle dove c’era un segno rosso, i suoi occhi si sbarrarono appena si ritrovò del rosso fra le mani, guardò Jesy con un’espressione confusa sul viso.

-hai del rossetto sul collo-

Jesy spalancò gli occhi e per poco non finì contro un albero, Perrie lasciò andare un urletto, mollò uno schiaffo sulla spalla dell’amica e si passò una mano fra i capelli chiari.

-che ti prende!-

Urlò la bionda, Jesy deglutì e guardò un attimo la sua migliore amica negli occhi, Perrie notò il velo di tristezza stampato nel suo sguardo, le iridi chiare di Jesy erano spente e senza vita, con forse un po’ di rossore dato dal pianto e dall’alcol.

-devo dirti una cosa-

Jesy deglutì e lasciò che una lacrima le scivolasse lungo il volto, Perrie spalancò gli occhi e posò una mano sulle sue labbra colorate di viola.

-stavi con una ragazza, vero?-

Jesy strinse di nuovo le mani sul volante, le dita le schioccaro0no di nuovo e Perrie sorrise accarezzandole una guancia.

-non vedo quale sia il problema-

La  mora si passò una mano lungo il volto e la guardò sbuffando.

-sei seria? Sono gay Perrie! Mia madre! La popolarità! Sono finita!-

Perrie alzò un sopracciglio, la sua mano si ritirò immediatamente, in quel momento si chiese dove fosse finita la sua migliore amica, quasi provò un senso di colpa nell’averla lasciata sola in un momento come quello.

-hai davvero paura di perdere la tua popolarità? Scommetto che è per questo se sei scappata, la ragazza voleva che tu facessi coming out?-

Jesy abbassò un attimo lo sguardo e poi con un certo orgoglio annuì convinta, Perrie scosse la testa alzando gli occhi al cielo.

-preferisci piacere agli altri e non a te!-

Disse alterata, la mora le lanciò uno sguardo stupito, non era una reazione che si sarebbe aspettata da Perrie,
sempre calma, che cercava di aggiustare tutto trovando la strada più facile.

-non sai che vuol dire, tu non sei popolare, non sai cosa significa prendere degli amici e la potenza-

Perrie si irrigidì all’istante, guardò l’amica con sguardo sconvolto, si portò una mano al petto in un atteggiamento teatrale.

-ferma la macchina-

Jesy la guardò confusa, ma fermò lo stesso, accostò e si aspettò che Perrie le facesse uno di quei discorsi sul non fregarsene e varie cose, ma la bionda aprì la portiera dell’auto ed uscì.

- io non ho amici, non sono popolare, quindi vado a casa da sola-

Chiuse con forza la porta, tanto che Jesy sentì il rimbombo nella testa, scese dall’auto e le camminò dietro stringendosi le braccia al petto per contenere il freddo che l’umidità della notte stava portando.

-Perrie lo sai che non intendevo dire quello-

La ragazza bionda sentì i passi della migliore amica a qualche metro da sé, si girò verso di lei e con delusione nello sguardo la fissò come se stesse ad un gradino più alto di una scala.

-cosa intendevi dire allora? Che sono sola? Che, non so, tu riesci a portarti a letto qualche ragazza e io non so neanche cosa significa stare in intimità con qualcuno, semplicemente perché non mi piace fare amicizia con la gente?-

Forse aveva esagerato, ma di certo non le doveva delle scuse, Jesy l’aveva lasciata sola per l’intera serata, non sapeva dove diavolo fosse ed in più le aveva nascosto una cosa che Perrie avrebbe voluto sapere, ora era come se non riconoscesse la sua migliore amica e faceva abbastanza male. Jesy dall’altro lato del marciapiedi aveva lasciato che le braccia le cadessero lungo i fianchi, Perrie notò la rabbia che si era scatenata negli occhi della migliore amica e quasi le venne l’istinto di fare un passo indietro.

-intendevo dire che a Londra eri la reginetta della scuola, quella popolare! Quella che si sarebbe venduta l’anima pur di non perdere il titolo di reginetta! Intendevo dire che la parte da ragazza timida e dolce non funziona con me! E non funzionerebbe neanche con gli altri se sapessero quello che sei capace di fare! Tutte le vendette, i complotti, hai dimenticato quello che mi hai raccontato?-

Perrie sentì gli occhi inumidirsi, si sfregò le mani davanti la bocca e dopo guardò Jesy negli occhi.

-vaffanculo Jesy!-

Sussurrò con tanta rabbia che la mora si ritirò, le ricordò una tigre che ringhia ed era strano dato che a Perrie aveva sempre affibbiato il soprannome di panda tenero e dolce.

-Perrie!-

Jesy provò a fermarla quando al vide camminare nella parte opposta della sua auto, la bionda fece finta di non sentirla e camminò più veloce possibile, doveva superarla, non ce l’avrebbe fatta ad affrontare l’argomento, semplicemente perché Perrie odiava quando le spiattellavano in faccia la verità.
 

Stava camminando da qualche quarto d’ora ormai, senza una meta sempre più convinta che quella notte sarebbe finita a dormire sotto un ponte. Jesy le aveva mandato qualche messaggio, ma lei l’aveva semplicemente ignorata, non le andava di parlarle, anche se sapeva che avrebbero dovuto farlo di certo non potevano evitarsi, essendo coinquiline.

-hei vagabonda, vuoi un passaggio?-

Perrie dovette mettersi una mano davanti gli occhi a causa di un faro, era già pronta a mandare qualche ragazzo pervertito a quel paese, quando vide i capelli castani di una ragazza sbucare da sotto il casco di quell’enorme moto.

-sei solo tu-

Sospirò Perrie passandosi una mano lungo il viso, la ragazza le sorrise facendole cenno di salire.

-non accetto passaggi dagli sconosciuti-

L’altra scoppiò a ridere quando sentì il tono canzonatorio di Perrie.

-bene, io mi chiamo Jade, ora sali-

Perrie sorrise e con un saltello si sedette dietro la ragazza, aggrappò il lembi della gonna a tubino e la tirò verso il basso per non sembrare nuda, Jade guardò attentamente il movimento delle mani smaltate della bionda, stringevano con delicatezza e forza allo stesso tempo quell’adorabile gonna nera, il suo sguardo si fissò sulle gambe dell’altra, la pelle lunare di Perrie sotto la luce dei lampioni sembrava ancora più chiara, le gambe erano coperte fin appena sopra il ginocchio, mostrando i polpacci delineati.

-hai bevuto, sei sicura di poter guidare?-

Perrie le chiese allacciandole le braccia sotto il petto, la castana sorrise fissando le braccia dell’altra ragazza, prima di mettere in moto si sfilò il casco, ondeggiò la testa per smuoversi i capelli e senza guardare Perrie le passò la protezione per la testa.

-mettilo tu-

Le sussurrò, Perrie alzò un sopracciglio e scosse la testa contrariata.

-e poi tu non ce l’hai-

Jade fece spallucce, posò il casco sul grembo di Perrie e le sorrise spostandole per l’ennesima volta un ciuffo ribelle dal viso.

-ti ho detto che devi metterlo tu-

Perrie non riuscì a ritirare il casco, la mano di Jade ancora fra i suoi capelli la distraeva fin troppo.

-va bene, Jade, ma non correre-

La castana scoppiò a ridere e mise in moto, in un attimo partirono a tutta velocità  e Perrie si ritrovò con il petto schiacciato contro la schiena dell’altra, il casco di Jade aveva un buon odore, come dello shampoo alla pesca.
Perrie strinse ancora più forte Jade e posò la testa sulla sua schiena con il cuore che batteva a mille. Non poteva vederlo ma Jade stava sorridendo come una bambina che scarta il suo regalo durante la sua festa di compleanno.

 


Salvee! 
Sono pessima negli angoli autore, infatti credo che ne scriverò pochissimi, non sono brava nel parlare con le persone. Comunque, è la prima volta che scrivo in questo fandom, non sono solita scrivere storie su degli artisti musicali ma è da poco che ho preso una strana infatuazione per Jade e di conseguenza per Perrie, Jesy e Leigh Anne. Prima di scriverne una mia ne ho lette parecchie, per cercare il modo giusto in cui impostarla e ho deciso che per una volta Jade non sarebbe stata quella più diciamo "docile". Ma non voglio rivelare niente.
Spero vi piaccia, baci.
-M

 
 
  
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