Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
Segui la storia  |       
Autore: Yume Kourine    08/01/2016    3 recensioni
Gli anni passano. Le Principesse crescono. Il mondo cambia.
Le nuove principesse sono pronte per adempiere al loro compito, ma le cose sono cambiate!
Tra canzoni, nuovi personaggi e nuove scoperte riusciranno a conquistare la fiducia degli uomini e a riportare il potere del canto nel mondo marino?
[STORIA AD OC] (iscrizioni chiuse... per ora)
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Noelle, Nuovi personaggi, Seira, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
U

Capitolo II

Sulla casella di partenza...

 

“Buongiorno cari amici di Radio 6! Io sono Shō e come sempre c'è il mio fedele compagno Gō!”
“Ciao a tutti!”

“Finalmente è arrivato l'evento che tutti noi aspettavamo con trepidazione ed esaltazione! Signore e signori, ragazzi e ragazze, bambini e bambine, cani e gatti di tutta Ginowan...”
“Perché inserisci anche cani e gatti, Shō?”

“Come? Gō, non sapevi che anche gli animali amano questa stella?”

“Se lo dici tu... A “Music & Stars” di Radio 6, ecco a voi la splendida Purple Star!”
“Benvenuta! Sei emozionata?”

Una giovane sorrideva ai due speaker: gli occhi ametista, esaltati dall'ombretto viola e dall'eyeliner, sembravano essersi accesi di leggiadra gioia, sembravano due perle preziose.

“Se devo essere sincera desideravo tantissimo venire qui, vi adoro ragazzi!”

“Wow! Purple Star ci ha appena fatto un complimento! Sto arrossendo!”
“In realtà quello è il tuo colore naturale, ma tornando alla nostra ospite... Parlaci un po' di te! Insomma, presentati!”
“Ciao a tutti, mi chiamo Alexia Kanovy. Ho diciannove anni, amo cantare e le stelle.”

“Come mai hai scelto di chiamarti Purple Star?”

“Scommetto per il colore dei tuoi capelli!”

Non appena Sho le fece notare quel particolare, Alexia si sistemò l'acconciatura.

“I fan mi hanno affidato questo soprannome proprio perché i miei capelli sono viola e perché amo le stelle. Ho deciso di rispettare questa loro creatività, lo adoro come nome.”

“Sappiamo che presto verrà pubblicato il tuo primo album! A che casa discografica ti sei affidata?”

“Alla Seiren”

“Mai sentita”

“Infatti è nuova ma mi sto trovando molto bene, non mi posso lamentare.”

“Qualche anticipazione sull'album?”
“In realtà non potrei rivelare certe informazioni...”
“DAI! Fallo per noi, per i fan!”

Alexia scoppiò a ridere.

“D'accordo... Si chiama “Shining” e uscirà a Giugno!”

“WOW”

“Non vediamo l'ora di sentirlo!”
“Abbiamo esaurito il tempo a disposizione... Senti Alexia, ti va di annunciare il tuo singolo?”

“Con molto piacere! Gentili ascoltatori, adesso voglio che vi alziate e ballate come non mai! Ecco a voi “Purple Star”!”

 

Mamma e papà volevano che fossi una brava ragazza,

ma nello specchio vedo il riflesso di un'anima ribelle

In questo cielo di luci tutte uguali,

ho compreso la vera me stessa

e per questo di viola mi sono tinta.

Purple Star

Purple Star

In un battito di ciglia svaniscono tutte le avversità

mentre la mia anima suona una melodia che rimbomba nel mio cuore

Piccola stella, sii pronta ad esplodere in una luce purpurea

e vedrai che in questo cielo sarai bellissima ed unica.

A purple star shines in the dark

A dream comes true

Purple Star

Purple Star

 

 

“Purple Staaaaar, Purple Staaaaar” Mai stava intonando il ritornello mentre Kohaku alzò il volume della radio.

“Certo che Alexia è veramente brava” sottolineò la Principessa della Perla Arancione mentre Mai spalmava su una fetta di pane tostato una buona dose di crema alla nocciola.

“Già, i suoi testi sono semplici però racchiudono tutta la sua personalità. Per questo piace molto alle adolescenti, il suo carattere complesso e allo stesso tempo tenace riesce a incantare”

Mai diede un morso alla sua fetta: il calore aveva sciolto leggermente la crema rendendola cremosa e tiepida, le sue labbra provarono un certo piacere a contatto con quella dolcezza.

“Non riesco proprio a spiegarmi come tu faccia a mangiare quella cosa” disse disgustata Kohaku, poi diede un leggero sorso al suo caffè.

Mai, sentendo che un baffo di crema era rimasto sul labbro inferiore, si leccò la bocca e poi sorrise.

“Pane, crema di nocciole e succo di frutta è sinonimo di perfezione, non posso dire di no a tanta dolcezza! E poi gli zuccheri sono indispensabili per affrontare la giornata, dovresti prenderne un po' di più o rischi di svenire” Mai rimproverò Kohaku che aveva appena finito la sua colazione.

La principessa indiana, a differenza di Mai, non amava fare colazioni abbondanti né troppo dolci, per lei bastava una tazza di caffè macchiato senza zucchero.

E questo Mai non poteva accettarlo.

“Non sei mia madre, Mai” scherzò Kohaku mentre posò la tazza nel lavandino.

“Smettila con questa storia! Sono solo preoccupata per la tua salute”

“Okay, mammina”

Mai cercò di mimare un'espressione offesa ma poi non riuscì a trattenere una risata che contagiò Kohaku.

“Possibile che vi trovi sempre a sghignazzare come delle oche?”

Le due non si voltarono nemmeno e ripresero le loro faccende. Albert entrò e non diede troppo caso all'indifferenza delle due principesse, non gli importava che venisse isolato.

A volte quel ragazzino era veramente insopportabile, così pensarono le due ragazze mentre si avviarono verso la sala comune per prendere le loro cartelle.

“Noi andiamo, vedi di non fare tardi il tuo primo giorno di scuola” gli disse Mai, non riuscendo a soffocare il suo istinto materno. La Principessa diede un'ultima controllata al suo aspetto ed esaminò il suo riflesso.

Doveva essere perfetta perciò controllò nuovamente la divisa: la gonna era all'altezza giusta, la giacca non aveva pieghe e il fiocco...

“È STORTO!” urlò la ragazza sciogliendo il fiocco, ricominciando a fare giri e nodi.

Kohaku aiutò l'amica per velocizzare le cose e poi le due si avviarono all'uscita.

“Buona giornata a tutti! Ci vediamo questa sera!” urlarono le due per poi uscire dal cortile.

Albert sbuffò mentre aprì la porta del frigorifero e tirò fuori una strana vaschetta.

Il giovane si grattò i folti capelli biondi e si sedette pronto per gustarsi la sua colazione a base di pesce fresco.

Già... Albert mangiava pesce alla mattina.

“Lo sai che la scuola inizia tra mezz'ora, vero?”

Albert si cacciò in bocca un boccone intero e non diede troppo caso alle parole di Sheru che lo fissava dall'uscio della porta.

“Tranquilla, non farò tardi” borbottò il ragazzo.

“Sei calmo... non provi neanche un po' di agitazione? In fondo è la prima volta che frequenti una scuola terrestre”

“Non ne vedo motivo” rispose il ragazzo. La vaschetta era vuota.

Albert si alzò e si sistemò la giacca, di un raffinato tessuto tinto di un rosso amarena.

“Ti do un consiglio, non essere sempre così serio. Cerca di goderti anche le gioie che la vita ti offre”
Albert si sistemò le scarpe e, dopo essersi caricato la borsa sulla spalla, varcò la porta.

“Non è il momento di gioire”

Sbatté la porta, la stanza venne colta da un improvviso e straziante silenzio.

Sheru sospirò. Quel ragazzo era fin troppo maturo...

 

 

 

Un gruppo di nuvole incorniciava il sole, era chiaro che presto i suoi raggi sarebbero stati ostruiti da quegli sbuffi primaverili che si facevano sempre più pesanti e freddi.

Il mare era apparentemente calmo, le onde leggiadre non avevano una forma possente e a riva la schiuma aveva un ritmo talmente rapido da sembrare friabile, perdendosi nell'acqua trasparente in pochi istanti.

La scuola delle ragazze non era particolarmente famosa, era un semplice istituto delle medie, sia inferiori che superiori.

Tuttavia la preparazione era ottima e gli insegnanti erano preparati e diligenti, inoltre la sede era posizionata in una delle piazze più belle di Ginowan, proprio vicino alla baia.

Per questo Mai l'aveva scelta, per la sua semplice bellezza e anche perché avere casa sua vicino la rincuorava.

La giovane si sistemò nuovamente i folti capelli blu, controllando che le treccine fossero ancora fisse sul suo capo.

“Forse dovrei rifarle... sento che cederanno presto.” Un dubbio terribile emerse nella sua mente, come un baleno “E se si sciogliessero mentre sono in classe? No, no e NO!”

“Mai, calmati. Le hai fatte bene e non cederanno, te lo dico io” Kohaku cercò di tranquillizzare la sua amica che continuò a passarsi la mano tra i capelli.

“Ragazze!”

Non appena riconobbe la voce gli occhi grigi di Mai si accesero di gioia. La Principessa della perla blu sorrise e salutò una ragazza poco più avanti di lei.

Aveva una bellezza particolare, sembrava provenire da un dipinto di arte romantica: due gemme di un elettrico indaco coloravano due occhi piccoli e allungati mentre le labbra sinuose e fresche di lucidalabbra mimavano un sorriso sincero e brillante. Il suo corpo proporzionato e magro dava eleganza a quella divisa scura.

Insomma, non passava inosservata.

Il suo nome era Anastasia Klaris ed era l'erede della Perla Indaco nonché futura regnante dell'Oceano Artico.

“Ciao Anastasia, che bello rivederti” Kohaku fece un cenno alla ragazza che si avvicinò alle due Principesse.

“Da quanto non ci vediamo!”

“Sei pronta per cominciare il secondo anno?” continuò Kohaku.

“A dire il vero sono un po' agitata... mi trovavo bene con i compagni dell'anno scorso e pensare che saremo di nuovo smistati mi preoccupa.”

“Magari quest'anno saremo in classe insieme!”

Gli occhi di Anastasia si allargarono e la ragazza strinse i due ciondoli che portava al collo, la perla indaco e un cristallo legati da una raffinata collana di oro bianco: erano i suoi amuleti contro la malasorte e li stringeva sempre quando era preoccupata.

“Speriamo!”

“Voi due! La smettete di ignorarmi?” Mai sbuffò e si posizionò a braccia conserte di fronte alle sue due amiche.

“Mai stiamo discutendo di cose serie! Non è colpa nostra se sei più grande e quindi sarai in un'altra classe”

“Sono preoccupata, tutto qui. Le mie bambine si stanno facendo grandi” Mai si buttò sulle due e le coinvolse in un grande e buffo abbraccio.

Kohaku scoppiò a ridere ma in un istante cambiò espressione, si concentrò su una ragazza che le aveva appena superate.

“Ragazze... ma quella non è Sapphire?”

Mai e Anastasia si voltarono e furono stupite di vedere lei: Sapphire Watanabe, ovvero la Principessa dell'Oceano Atlantico del Nord.

“Credevo frequentasse un'altra scuola” disse Mai, confusa. “Chissà perché si trova qui”

“Eppure ha la nostra divisa” fece notare Anastasia “Direi che si è trasferita qui, ma per quale motivo?”

Kohaku sospirò mentre osservava Sapphire varcare l'ingresso e salire le scale, da sola.

Sapphire era una ragazza molto solitaria e fredda. Kohaku non aveva dimenticato le sue parole quando l'aveva incontrata per la prima volta.

“Lasciatemi in pace.”

Poi se ne era andata, fredda e fiera, come sempre. Aveva un carattere difficile e per questo era difficile avvicinarsi a lei.

“Tra lei e Albert non so chi sia più freddo” affermò Mai.

“Chi è Albert?” chiese Anastasia curiosa.

“Giusto... dato che non vivi con noi non puoi averlo incontrato. Albert è un ragazzino che ha il compito di controllarci, possiamo definirlo l'Hippo della situazione”

“Hippo? Ah, già. Il pinguino della Regina Luchia”

Anastasia si ricordò della figura di Hippo, ora consigliere nell'Oceano Pacifico del Nord. Tutte le giovani Principesse avevano avuto l'onore di incontrarlo quando erano piccole, quando il Pinguino era ancora fresco di avventure. Era il loro cantastorie.

“Senti An, che ne dici se questo pomeriggio vieni con noi alla Seiren?” propose Mai all'amica che annuì contenta.

“Volentieri! Ci sono tante cose di cui vorrei parlarti e...”

Anastasia si fermò di colpo e prese ad ansimare. Mai fece uno scatto in avanti e resse la ragazza prendendola per le spalle, poi si guardò intorno.

Senza rendersene conto il cortile si era riempito di ragazzi e professori e la cosa preoccupò Mai.

“Meglio salire, non vorrei che ti sentissi male”
“Scusami... Ti disturbi sempre per me”
“Non è il momento di dire cavolate. Forza, raggiungiamo il corridoio prima che arrivino gli altri. Così possiamo guardare i quadri senza l'ansia dell'affollamento”

Mai avvisò Kohaku e si incamminò con Anastasia verso l'ingresso. La Principessa della Perla Indaco prese a respirare affannosamente, come se stesse perdendo tutte le proprie forze.

Kohaku seguì le due con lo sguardo per qualche secondo, poi le perse di vista.

In quel momento desiderò che Mail fosse lì con lei, invece il ragazzo era a casa a preparare le valigie per la sua imminente partenza.

Il pensiero della separazione la stava distruggendo e non riusciva a soffocare le preoccupazioni e i timori.

“Ehi tu”

Una voce risvegliò Kohaku dai suoi pensieri. La giovane si voltò e si accorse che il cortile era deserto, solo una ragazza era davanti alla porta e muoveva il braccio per attirare l'attenzione della principessa.

“Sbrigati! Sono già entrati tutti e le lezioni stanno per cominciare, finirai per fare tardi.”

Kohaku sgranò gli occhi e sobbalzò. Strinse la cartella e fece una folle corsa verso la porta.

“Ti ringrazio tantissimo, non so dove ho la testa”
“Tranquilla, può capitare! Se prosegui per questo corridoio trovi il quadro con appese le divisioni delle classi. Ora devo andare, ci si vede in giro”

Kohaku non poté fare a meno di sorridere. Quella ragazza aveva una voce così cristallina, ti catturava al primo istante, inoltre aveva un sorriso ingenuo, sembrava una bambina.

La giovane si avvicinò ai quadri e, dopo varie consultazioni, esaltò tutta contenta: era nella stessa classe di Anastasia e con loro c'era anche Sapphire.

Forse era il destino, ma Kohaku fu certa che quell'anno scolastico sarebbe stato indimenticabile.

 

 






*colpo di tosse*
Ehm... Ciao a tutte!

Lo so, sono in ritardo con l'aggiornamento di questa storia ma (sì, purtroppo c'è un ma) la scuola si sta rivelando ancora più ardua e quindi mi vedo costretta a mettere da parte le fanfiction.

Tranquille, non sto abbandonando. Solo che potrei aggiornare con ritmi non regolari, vi chiedo umilmente scusa.

Ora so che saranno due anni intensi perciò vi avviso già da adesso che questa storia è “in lista d'attesa”, nel senso che per prima cosa mi concentro sui miei compiti e sulle storie che devo portare avanti per motivi scolastici e poi c'è questa fanfiction insieme alle altre.

Questo secondo capitolo doveva essere più lungo ma, dato che non riesco e credo che non riuscirò a completarlo in poco tempo, ho pensato di pubblicare la “prima parte” per evitare di stare in silenzio per troppo tempo.

Spero vi piaccia e vi prometto che mi impegno di pubblicare il prossimo capitolo il più presto possibile.

Ringrazio le recensorelle, coloro che hanno aggiunto la storia alla lista e le mie amiche di fandom.

Le nuove OC:
Sapphire Watanabe appartiene a Waffel_Ivanov
Anastasia Klaris appartiene a FullMoonEris

Grazie e vi chiedo davvero scusa.

Un bacio e buon anno!

Yume

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch / Vai alla pagina dell'autore: Yume Kourine