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Autore: MaraWP    10/01/2016    0 recensioni
Dopo il momentaneo spostamento nel corpo di Zoe e la sconfitta di Lucifero, Xena ritorna al fianco di colei che mai l'aveva abbandonata, Olimpia e ad accompagnarle nel loro viaggio, la giovane fanciulla salvata dalle grinfie della schiavitù, Elice. Le tre ragazze affronteranno assieme innumerevoli pericoli e avventure, sempre legate da un'amicizia indissolubile.
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash | Personaggi: Altro Personaggio, Aphrodite, Ares, Gabrielle, Xena
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver sconfitto Lucifero, Xena era finalmente tornata nel suo corpo. Le tre ragazze avevano viaggiato per tutta la Grecia, fino a raggiungere, in un giorno assolato, un meraviglioso lago. La superficie dell'acqua era calma e tutt'intorno si udiva solo il canto soave degli uccellini, usciti dal nido dopo il freddo dell'inverno. 
" È stupendo Xena! Non conoscevo questo posto! " disse Olimpia stupita." Non lo conoscono in molti fortunatamente. Ci venivo spesso da bambina" rispose Xena. " Chissà che pesci enormi ci sono li dentro" affermò Elice avvicinandosi alla riva. " Lo scoprirai presto. Vi ho portate qui per una ragione... Voglio trascorrere una giornata al lago con voi e insegnare a Elice come si pesca, che ne dite?" chiese la guerriera. " Davvero mi insegnerai ?? Oh si ti prego fermiamoci!" rispose Elice saltellando sul posto. " Vedo che hai trovato qualcuno a cui tramandare le tue doti innate di pescatrice Xena ahah voi occupatevi del pesce, io accenderò un fuoco" ridacchiò Olimpia. Non appena il bardo finì di pronunciare quelle parole, la fanciulla si spogliò velocemente dei suoi abiti e correndo verso il lago, si tuffò senza esitazione. " Coraggio Xena! Che aspetti? I pesci non si prendono da soli!" urlò dall'acqua. " Qualcuno ti reclama" bisbigliò Olimpia guardando la guerriera. " Temo che sarà una lunga giornata...le dedicherò il mio tempo e stasera, quando avremo terminato la cena, mi dedicherò a te" rispose Xena sorridendo dolcemente. 
La donna entrò in acqua assieme alla fanciulla, così da poter cominciare la lezione di pesca. " Prima domanda: Sai nuotare?" chiese Xena. " Certo! So stare sott'acqua per molto tempo" rispose. " Bene... Secondo domanda: hai paura dei pesci?" chiese la donna. " Paura dei pesci? Ahah ovvio che no! Chi avrebbe paura?!" rispose Elice. " Olimpia per esempio. Non ha mai voluto imparare a pescare con le mani e odia le anguille ahah comunque se non hai paura, possiamo iniziare" disse Xena. " Sono pronta!" rispose. " Allora per prima cosa devi immergerti, mentre sei sott'acqua devi agitare le dita in questo modo. Non appena senti avvicinarsi un pesce, lo afferri per le branchie e lo tiri su con forza! Tutto chiaro?" spiegò la donna. " Emm credo di si" rispose. " Te lo mostro. Sta a vedere" Così dicendo, Xena si immerse. Pochi secondi dopo, saltò fuori dall'acqua con un enorme trota tra le mani. " Woo! È enorme!" urlò Elice stupita. Xena, con forza, tirò il pesce a riva, lanciandolo proprio accanto ad Olimpia che, colta di sorpresa, balzò in piedi. " Xena! Quando esci da lì ti sistemo!" urlò la poetessa. Le due donne in acqua scoppiarono in una sonora risata. " Coraggio, ora prova tu" la invitò Xena. La fanciulla si immerse. Passarono alcuni secondi, poi riemerse a mani vuote. " Ho mosso le dita ma non ho sentito nulla!" disse la giovane. " Hai fatto troppo rumore. Quando sei sotto devi cercare di muoverti il meno possibile o lo spostamento d'acqua spaventerá i pesci. Riprova" rispose Xena. Elice ritornò sott'acqua. 1,2,3 tentativi ma nessun pesce si faceva catturare. Passò il tempo e con esso arrivò il tramonto. " Per oggi basta così, continueremo domani la tua lezione. Si sta facendo buio" disse Xena uscendo dall'acqua. " Ma non ne ho preso nemmeno uno! Ti prego Xena fammi fare ancora un tentativo!" ribatté Elice. " No, esci dall'acqua e vieni ad asciugarti accanto al fuoco. Nemmeno io la prima volta sono riuscita a prendere un pesce. Con un po' di pratica diventerai abilissima vedrai" spiegò la donna. " Eddai solo un'ultima volta! Ti pregooo" chiese la fanciulla congiungendo le mani in segno di preghiera. " Solo uno. Dopodiché esci!" rispose la donna avvicinandosi ad Olimpia. Elice sparì sott'acqua. " Non si arrende eh... Conosco qualcuno con questo carattere" disse Olimpia sorridendo. " Che stai insinuando? Io non sono così insistente" rispose Xena. " No, certo..." disse il bardo ridacchiando. " Dov'è Elice!? È troppo che è sott'acqua!" aggiunse. Xena guardò verso il lago, senza trovare la fanciulla. Gridò il suo nome due volte e non ricevendo risposta, pensò di tuffarsi per trovare la ragazza. Mentre stava per fare il primo passo verso l'acqua, Elice saltò fuori, stringendo tra le mani un enorme pesce. Le due donne rimasero sbalordite. " Hai visto Xena?? Ci sono riuscita!" urlò contenta la fanciulla. " Brava. Ora esci da lì subito e vieni ad asciugarti" rispose Xena. Olimpia, avvicinandosi alla guerriera, disse:" Qualcuno ti ha battuto eh". Xena non rispose, ma la sua espressione di superiorità diceva più di mille parole. Si sedettero attorno al fuoco, mangiarono tranquillamente le trote che avevano pescato e chiaccherarono fino all'imbrunire. " Vado a strigliare i cavalli" disse Xena. " No lascia, ci penso io" rispose Elice sorridendo, poi aggiunse:" Voi riposatevi pure". Così, sparì dietro gli alberi per recarsi dagli animali. Le due donne rimasero da sole, sedute sulle coperte di fronte al lago. " È la prima volta da quanto sono tornata che io e te rimaniamo sole... Olimpia io.." il bardo la interruppe. " Xena, so cosa stai per dirmi. Ascolta, quando te ne sei andata la seconda volta, dopo quell'avventura in Danimarca, ero davvero arrabbiata con te. Non avevo ancora superato il fatto che te ne fossi andata la prima volta e poi quando sei scomparsa di nuovo, ero distrutta. Ho vagato per un po' da sola fino a ritornare ad Anfipoli, dove poi ho incontrato Evi. Solo il pensiero di trovare quella persona che conservava in sé il tuo spirito mi ha fatto andare avanti. E quando ho trovato Zoe, mi è sembrato di averti di nuovo accanto. Mi sentivo di nuovo protetta... Mi sentivo amata. Eppure provavo ancora rabbia. Poi, quando ho visto le persone di quel villaggio venire uccise senza motivo, ho pensato solo a una cosa. Rischia la tua vita per salvarne altre. Quando quella lama mi ha trafitto non provavo dolore, ma sollievo. Avevo capito il perché del tuo sacrificio.... Sono stata una stupida ad odiarti" spiegò. La guerriera la abbracciò, accarezzandole dolcemente i capelli. " No Olimpia... La tua reazione era più che giusta. Me ne sono andata così, lasciandoti sola più volte. Ma sappi che sono fiera di te. Eri pronta anche tu a sacrificarti per gli altri, questo rispecchia la bontà d'animo che c'è nel tuo cuore" disse Xena baciando la poetessa sulla testa. La guerriera prese il volto dell'amica tra le mani e sorridendo le disse:" Ho fatto tante cose sbagliate nella mia vita, ma credimi, averti presa al mio fianco tanto tempo fa ha cancellato tutto il male del passato. Tu mi completi Olimpia e sarà così per sempre". Il bardo sorrise commosso e si strinse di nuovo tra le braccia della mora, addormentandosi dolcemente sulla sua spalla. 
   
 
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