Crossover
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Autore: DanieldervUniverse    10/01/2016    2 recensioni
Due dei, due schieramenti. Due fila di guerrieri leggendari costrette ad affrontarsi in un duello mortale per cancellare l'esistenza dell'altra. Caos ed Armonia, male e bene, ombra e luce.
Dieci eroi, uniti da un sottile filo di memoria l'uno dell'altro, e un'alleanza dettata dal caso: il cavaliere, l'alieno, il pirata, il ninja, lo shinigami, il mago, il boss, la mezzosangue, la presidentessa e la vagabonda, affronteranno i dieci generali di Ade per ostacolare l'avvento delle tenebre, sperando nel successo della loro missione.
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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Seiya fissò la creatura di cristallo di fronte a se, mentre questa assumeva la sua stessa posa da combattimento, prima di gettarsi in avanti e ridurla in briciole con un Ryu Sen-Ken.

Continuavano a comparire, come uno sciame.

Un esercito mandato da Ade per uccidere Atena.

“Maledizione! Devo riuscire a raggiungere Atena prima che...” pensò, ma senza che gli fosse concesso di riflettere ulteriormente un'altra creatura gli si gettò contro, sbucando dal nulla.

Aveva dei tratti femminili, nonostante fosse difficile determinarli sotto quella coltre di cristallo inespressiva, e brandiva un immensa spada a due mani.

L'avrebbe sicuramente travolto con un fendente se una sfera blu non fosse andata ad impattare con i polsi, sgretolandoli.

Il Saint ebbe modo di schivare, saltando alla sua sinistra, mentre l'essere atterrava pesantemente sulle proprie gambe, prima di essere travolto da una forma arancione e scagliato contro una montagna vicina da un pugno.

-Seiya-San, stai bene?

Son Goku, un guerriero di estrema potenza, nonostante non possedesse un Cosmo.

Era in grado di volare, teletrasportarsi, e possedeva una forza prodigiosa.

-Si, neanche un graffio- rispose il ragazzo, fissando l'imponente figura di fronte a lui.

-Bene!- rispose quello con un gran sorriso, prima di voltarsi di nuovo verso il punto in cui aveva scaraventato la creatura -Però questi nemici non sono niente di speciale. Speravo di trovare qualche avversario degno!

-Come puoi pensare a queste cose adesso!? Atena è in pericolo!- esclamò il tredicenne, oltraggiato e sorpreso.

-Ah? Oh, giusto! Atena è la dea che dovremo proteggere- si ricordò l'uomo, dopo un iniziale momento di perplessità -Ah ah ah, scusa. Mi ero dimenticato.

-Oh tu...- Seiya sentì il proprio Cosmo bruciare dall'indignazione, ma come si soleva ad un vero Saint di Atena, la pazienza era la sua più grande virtù.

-In ogni caso, adesso andiamo- continuò, prima di ricominciare a correre alla velocità del suono verso la sua dea.

Goku spiccò il volo, riuscendo a tenergli dietro.

-Ehi, Seiya-San, com'è questa Atena?- gli chiese dopo qualche secondo.

“Già, com'è Atena...” -È la dea protettrice della Terra, che ha sempre combattuto in aiuto dell'umanità contro gli dei dell'Olimpo intenzionati a distruggerla. È leale, nobile, fedele ai propri principi. Come Saint sono disposto a dare la mia vita per lei- rispose Seiya, continuando a fissare davanti a se, come se potesse aiutarlo ad arrivare più in fretta al fianco di Atena.

-Ah, capisco. Dev'essere una brava persona- fece Goku, sorridendo come suo solito.

Seiya non rispose, chiedendosi se ci si potesse riferire alla dea in termini simili.

D'improvviso un'altra creatura di cristallo si parò di fronte a loro.

Ma il ragazzo questa la conosceva bene: gli ricordava qualcuno, qualcuno di temibile e potente, in grado di fargli scivolare i brividi lungo la spina dorsale.

-Pegasus Ryu Sen-Ken!- scagliò il suo attacco più forte contro la figura, che tuttavia schivò con un alto balzo.

Goku l'intercettò, ingaggiando un breve corpo a corpo in aria, finché l'avversario non toccò nuovamente terra.

-Uff, non finiscono più...- brontolò Goku, annoiato dall'ennesimo combattimento poco stimolante.

Ma Seiya era di altro avviso.

-Goku togliti da lì! Sta per usare l'...!- gridò il Saint, mentre la creatura portava le mani sopra la testa, pronta a rilasciarle.

-RASENGAN!- il nemico si sgretolò in mille pezzi, mentre un giovane biondo, vestito in arancione e nero, sbucava dai detriti, raggiungendoli rapidamente.

-Hoy! State tutti bene!?- gridò il ninja, anche se non c'era bisogno di essere così rumorosi.

-Naruto-san!- esclamò Goku, raggiungendo il ragazzo -Sei tutto intero! Ma dove diavolo eri finito!?

Naruto Uzumaki, ninja della nazione del fuoco: aveva una versatilità in combattimento incredibile grazie alle svariate tecniche di ninjutsu, taijutsu e genjutsu che era in grado di usare, ed era il migliore a preparare imboscate.

Nonostante neanche lui fosse dotato di un Cosmo, restava un combattente formidabile, anche se un po esuberante e infantile, per certi versi.

Seiya sospirò per lo scampato pericolo.

Era una fortuna che le copie non fossero potenti come gli originali, altrimenti lui, Goku e Naruto sarebbero stati in guai grossi.

-Ehi, Naruto. Come hai fatto a trovarci?- chiese, andandogli incontro.

Il ninja spostò lo sguardo su di lui -Non lo so, dopo essermi svegliato ho cominciato a camminare. Poi questi nemici senza identità hanno iniziato ad assalirmi, e ho pensato che seguendo la direzione da cui erano apparsi fosse il modo migliore per trovare un punto di riferimento.

-Ma non hai pensato che saresti potuto incappare nei nostri nemici da solo? Ti avrebbero spazzato via in un colpo- lo rimproverò Seiya.

-Ah, che ci provino - dattebayo. Non è ancora arrivato il nemico che mi impedirà di diventare Hokage!- replicò Naruto, indicandosi con il pollice alzato.

Gli altri due si lanciarono uno sguardo interrogativo, prima di accantonare il ragionamento con un cenno della testa -Andiamo, Atena ci attende.

-Ehi, e tutti gli altri?- chiese il ninja.

-Non abbiamo tempo per cercare anche loro! Atena è la nostra priorità!- rispose il Saint, voltandosi sbrigativamente per poi apprestarsi a rispendere la corsa, prima che Naruto potesse apparigli di fronte, bloccandolo.

-Come puoi ragionare così? Quelle persone sono la fuori rischiando la vita e noi non faremo niente per aiutarle?! Che Atena si fotta, io vado a cercarli!- gli urlò in faccia, per poi allontanarsi.

-Non osare! È stata Atena a chiamarti qui! Non puoi voltarle le spalle in questo modo!- Seiya si lanci sul compagno, afferrandolo per il braccio.

-Toglimi le mani di dosso o te ne pentirai!- replicò Naruto, facendo cozzare la sua fronte con quella del Saint.

La fascetta e l'elmetto si scontrarono con fragore.
-Fermi!- intervenne Goku, posando una mano sulla spalla ad entrambi -Non so cosa abbiate voi due ma adesso non è il momento di litigare.

-Non ti intromettere- gli ringhiò Naruto, ma quello continuò imperterrito.

-Sono sicuro ce anche gli altri se la caveranno. Sembravano molto forti quando ci siamo incontrati la prima volta. E dato che stiamo andando tutti da Atena, potrebbero incrociare le proprie strade ed aiutarsi a vicenda.

Entrambi i contendenti ammutolirono, voltandosi a fissare Goku, sorpresi da tanta arguzia.

Dopo uno sbuffo Naruto chinò il capo -E va bene. Andiamo a cercare Atena.


Delle misere imitazioni, ecco cos'erano.

Erano vuote, fredde, morte.

Come lei.

Una che rassomigliava ad un ragazzino con dei guanti d'acciaio le venne incontro, prima di essere spezzata in due dall'immensa spada che portava.

Ancora una volta.

In quella desolazione combattere aveva ancora meno senso che nel suo mondo.

Perché era stata portata lì? Perché era stata scelta?

Trafisse il petto di un'altra di quelle imitazioni, un figura maschile con una spada ancora più grande della sua, senza emettere un suono, ma poi la vide.

Immobile, teneva la propria spada puntata verso terra.

Nonostante quelle fredde immagini non mostrassero tratti distintivi, poteva riconoscerla chiaramente: era lì di fronte a lei.

Quel mostro...

Si gettò sulla figura con un ruggito, afferrandola saldamente con gli artigli protesi della mano e abbattendola a terra, facendo tremare il terreno e sgretolando quella forma fragile e impura.

Iniziò ad ansimare, lottando per recuperare il controllo.

Non poteva perdersi adesso, non poteva cedere alla rabbia.

Si risollevò sulle proprie gambe, lanciando uno sguardo alla forma cristallizzata i suoi piedi.

E se quella vera fosse giunta in quel nuovo mondo a sua volta?

-In quel caso, potrò finalmente vendicarmi- disse con tono freddo e inespressivo.

Si avviò, lasciando una scia di cadaveri di cristallo alle sue spalle.

Era un morto che camminava, si, ma era anche una Claymore.

Prima del suo ultimo respiro si sarebbe vendicata.


Vi erano decine, forse centinai di quei mostri, tutt'attorno a loro.

Li avevano chiusi in un cerchio, intrappolati, senza dargli via di fuga.

Tsuna odiava quelle situazioni.

Ingoiò rumorosamente, facendo presente la propria preoccupazione.

-Ah, ragazzi- fece rivolto ai suoi compagni -Come ne usciamo?

Sentì un fruscio, e voltandosi verso sinistra notò che il suo collega in nero, Ichigo, aveva liberato la propria immensa spada dagli avvolti di bende bianche, e la stava puntando verso i nemici.

-Ehi non vorrai mica...!- esclamò, sentendo i peli rizzarglisi lungo tutto il corpo.

Uno scrocchio di nocche gli fece presente che anche Rufy aveva deciso di unirsi alla battaglia -Shi shi shi!

E il colpo finale venne quando lo schiocco crepitante della fiamme di Natsu si liberò nell'aria -ORYYYAAAHHHH, fatevi sotto! Sto bruciando dall'eccitazione!

I tre attesero solo un attimo prima di scagliarsi all'attacco.

-Karyu no Hoko!

-Gomu Gomu no Gatling Gun!

-Getsuga Tenshou!

-Ahhhh! Ragazzi fermi! Non così!- “Ecco fatto, sono impazziti!” esclamò Tsuna, infilandosi i puffosi guanti di tessuto tra i capelli.

Fino a pochi mesi prima era un normale ragazzo mediocre di liceo, poi era comparso un bambino di neanche un anno che l'aveva torturato per trasformarlo nel nuovo leader della famiglia mafiosa italiana Vongola, ed ora era in mezzo ad una foresta stracolma di nemici di cristallo con cui non era possibile ragionare e tre idioti a cui piaceva combattere più che assicurarsi di avere salva la pelle.

“Non rivedrò più Kyoko-chan...!” pensò, disperato e quasi con le lacrime agli occhi, finché il pensiero non lo folgorò.

Kyoko-chan, ma certo: doveva tornare da lei, assolutamente.

Dai fumi del combattimento apparve un nemico che rassomigliava ad Ichigo, che stava calando l'immensa spada verso di lui.

Senza indugio risvegliò la sua fiamma, mentre i suoi innocenti guanti diventavano dei tirapugni metallici.

Spezzò l'arma nemica con un pugno, prima di abbatterlo a tutta forza contro il petto dell'avversario, che volò in pezzi.

Un secondo nemico, che rassomigliava a Naruto, cercò di assalirlo alle spalle con una di quelle sfere che il ragazzo chiamava “Rasengan” in mano, ma con un gesto fulmineo gli afferrò il braccio e lo sbatté a terra, immobilizzandolo.

Pochi istanti dopo il raggio azzurro dell'attacco del vero Ichigo apparve di fronte a lui, avanzando rapidamente, e allora Tsuna sfruttò la forza esplosiva delle sue fiamme per prendere il volo, schivando di poco l'attacco.

In aria venne raggiunto da un clone di Goku, di cui riuscì a parare un calcio incrociando le mani davanti al volto, per poi respingerlo.

Quindi riatterrò nella calca -Ragazzi! Schiena contro schiena!

-Fatti da parte!- replicò Natsu, spingendolo bruscamente di lato mentre gli passava affianco, facendogli perdere l'equilibrio.

Un clone-donna con una katana fece per decapitarlo ma Ichigo intervenne prontamente, spazzandolo via.

-Tutto intero?- chiese, girandosi attorno per controllare che non ci fossero altre minacce nelle immediate vicinanze.

-Tutto intero, grazie- replicò Tsuna “C'è mancato poco...”.

-Stai più attento, questi due idioti, non sanno trattenersi- lo avvertì l'altro, portandosi schiena contro schiena -Ce la fai a cavartela da solo?

-Certamente. Perché ho voi a coprirmi le spalle, vero?- chiese Tsuna, sicuro di se.

-Certo- gli rispose il sostituto Shinigami, dopo aver sorriso.

Dopo un istante di silenzio i due si lanciarono nuovamente in battaglia.


-Ma quanti sono?!- esclamò Goku, abbattendo ogni nemico che gli si parava davanti.

Erano comparsi all'improvviso, come un fiume, e li avevano intrappolati.

Lui, Seiya e Naruto combattevano da più di dieci minuti, senza sosta, e il numero di nemici non calava.

-Di questo passo non raggiungeremo mai Atena!- esclamò Seiya, in mezzo al tumulto.

-Di questo passo non sopravviveremo noi!- rispose Naruto, sempre da un punto imprecisato del combattimento.

Goku, stanco di quella situazione, spiccò il volo, scagliando diversi cloni in aria, e cominciò a bersagliarne quanti poteva con attacchi di Ki.

Individuò quasi subito Seiya e Naruto e si teletrasportò presso entrambi, portandoli quindi in cima ad un rilievo in cui poterono raggrupparsi e ragionare qualche istante.

-Non riusciremo a fermarli da soli, ci serve aiuto- osservò Naruto, fissando i nemici che gli si facevano incontro rapidamente.

-Forse gli altri guerrieri hanno raggiunto Atena. Se riuscissimo ad arrivare a lei potremmo tornare con alleati sufficienti a liberarci di questi nemici- propose Seiya.

-Sai pensare solo ad Atena tu!?- esclamò Naruto, esasperato.

-No, ha ragione. Forse Atena potrà aiutarci in qualche modo- lo interruppe Goku -E se almeno uno di noi riuscirà a scappare, ne sarà comunque valsa la pena.

Senza proferire altro afferrò saldamente Seiya per l'armatura e iniziò a ruotare su se stesso -Vai Seiya! Trova Atena e un modo per salvarci!

Il Saint venne scagliato a tutta forza fino ai limiti dell'orizzonte, lasciando Goku immobile a guardarlo mentre scompariva.

-Vai amico.

-Goku!- lo richiamò Naruto, intento a far fuori uno dei cloni di Seiya -Ci sono addosso!

-Tranquillo! Posso lanciare anche te e vedermela da solo, se combatto in aria molti non potranno raggiungermi...

-Non se ne parla amico!- lo interruppe il ninja, creando alcuni cloni per arginare la marea dei nemici che aveva risalito il rilievo -Tu resti, io resto.

Goku rimase momentaneamente sorpreso, prima di sorridere compiaciuto -Bene allora! Facciamoli fuori!

I primi ad arrivare furono i suoi cloni, di cui riuscì a liberarsi tranquillamente con piccole sfere di Ki; poi diversi altri tipi di cloni, alcuni conosciuti e altri no, iniziarono a saltargli addosso, rallentando i suoi movimenti.

Erano troppi, e ben presto venne costretto a terra, dove venne semi-sepolto dall'orda.

-Naruto! Ehi Naruto! Dove sei!?- gridò, più preoccupato per la salute dell'amico che per la propria.

Se solo fosse riuscito ad alzarsi...

Ma la massa era superiore alle sue forze, e aumentava ad ogni istante.

I colpi dei nemici aumentavano ogni secondo di più, era immobilizzato e non poteva difendersi, il petto era completamente schiacciato...

Una serie di stelle romboidali luminose brillò sopra la calca, prima che i cloni fossero sparpagliati da una brillante lama rossa, liberandolo.

Non fece neanche in tempo a prendere fiato che la lama ricominciò a mulinare ad una velocità spaventosa, scagliando in aria decine di nemici con ogni colpo.

-Ehi, che fai: batti alla fiacca?!

-Ryuko-chan!- esclamò il Sayan, riconoscendo la ragazza che combatteva con una mezza forbice rossa e indossava un Kamui (“abito sacro”, nel qual caso armatura inviolabile) nera che lasciava troppo poco all'immaginazione.

La ragazza fece un sorriso orgoglioso e pieno di sé -Stai indietro, ce la faccio benissimo da sola!

-Ehi! Non credere che io sia finito così, eh!?- rispose Goku, sentendo il proprio spirito combattivo risvegliarsi.


Naruto cadde.

Non sapeva come, ma stava cadendo lungo un precipizio.

I nemici gli si fecero immediatamente dietro, cercando di finirlo, ma il ragazzo riuscì ad attaccarsi alla parete di roccia, rallentando la propria caduta, per poi cominciare ad usare l'appiglio per scagliare più facilmente gli avversari nel vuoto, allontanando dal bordo quelli in caduta libera.

Ma quasi tutti i cloni erano in grado di volare o di tenersi in equilibrio sulle pareti, al punto che la situazione gli si ritorse contro, rendendolo vulnerabile ad attacchi improvvisi.

Cominciò a perdere terreno, e anche se compiva salti mortali per allontanarsi quelli gli si facevano addosso subito.

Un clone di una ragazza dal seno ampio e dai capelli decisamente lunghi lo assalì, riuscendo a colpirlo al volto sufficientemente forte da fargli perdere l'appiglio ad un piede.

Quindi un attacco scagliato da uno dei cloni di Goku spaccò la parete di roccia facendolo cadere nel vuoto.

Non venne colto dal panico, e con freddezza strategica balzò contro un nemico, aggrappandosi saldamente ad esso.

Un clone di Luffy tentò di assalirlo alle spalle, formando un pugno gigantesco, ma il ragazzo lo evitò, balzando oltre le nocche e percorrendo l'arto in tutta la sua lunghezza, usandolo come trampolino per saltare contro la parete e riprendere posizione.

Poi, appena ebbe trovato nuovamente l'equilibrio, si ritrovò intrappolato tra tre attacchi in contemporanea, uno da parte di un suo clone, uno di Natsu e uno di Tsuna, quando una forza spaventosa lo afferrò saldamente, disperdendo i nemici e risalendo la parete fino in cima.

Naruto, senza volerlo, si ritrovò in braccio ad una ragazza, con dei lunghi capelli blu ed una divisa scolastica che lasciava intravedere un'ampia porzione di seno.

-Medaka-chan!- esclamò.

-Ehi... tutto... bene...?- chiese la ragazza ansimando pesantemente.

-Certo... eh...- fece il ragazzo, fissandole la scollatura -Molto meglio ora che ci sei tu...

-Bene... perché ne avremo ancora per molto...- rispose lei.

Seguendo il suo sguardo il ninja notò le diverse decine di cloni ancora pronti al combattimento.

-Benissimo. Allora tanto vale darsi una mossa, non trovi?- fece, saltando a terra ed estraendo uno dei suoi Kunai esplosivi.

-Più che d'accordo- replicò lei, assumendo una posa di combattimento, mentre i suoi capelli mutavano, agitati da un energia primordiale, colorandosi di un vivo fucsia.

  
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