Già Shinichi… Ran continuava a chiedersi cosa l’avesse fatto arrabbiare così tanto…
Magari il fatto che fosse andata via senza dirgli nulla, oppure il fatto che fosse con un altro? No, non era possibile…
Questo pensiero girava e rigirava nella sua mente…
Possibile che Shinichi fosse… Geloso?
*Ma che vado a pensare?* E nel dirlo si accorse, guardando il riflesso nel bellissimo laghetto che qualcuno la stava guardando con aria interrogativa…
Era Kazuha. In effetti piaceva molto ad entrambe rilassarsi lì dopo la scuola.
*A cosa stavi pensando Ran?* Disse la sua amica sedendosi tranquillamente accanto a lei.
*Pensavo al perché Shinichi fosse così arrabbiato… A proposito come va con Heiji?*
A quelle parole Kazuha perse il bellissimo sorriso che aveva sempre quando era in quel posto magico con Ran, Shinichi e… Heiji.
In effetti Kazuha si poneva la stessa domanda della sua amica…
Per quale motivo Heiji era così arrabbiato?
Le era già capitato di litigare con il detective, ma mai al punto di non parlarsi…
*Beh… Non ci parliamo da ieri…* Si interruppe la ragazza…
*Ran, secondo te e possibile che siano gelosi?* A quelle parole entrambe arrossirono per poi scuotere la testa, insomma era impossibile.
*Ran che ne dici se domani andiamo a prendere qualcosa al bar dopo scuola?*
Ran annuì. Si alzarono per dirigersi verso l’entrata del loro posto magico pieno di ciliegi, rose e milioni di fiori bellissimi, ma quando arrivarono davanti la siepe videro spuntare i loro migliori amici.
Silenzio. Nessuno osava dire una parola, rimasero li a fissarsi per almeno 10 minuti, mentre i loro capelli si muovevano a ritmo del vento, e i fiori di ciliegio che cadevano leggeri completavano il tutto. Era assurdo, sembrava che la rabbia accumulata dai detective in quel momento fosse sparita del tutto. Finché ad entrambi non tornò in mente il fatto che li avessero piantati in asso per quei damerini, che si erano addirittura permessi di baciarle sulle guancie.
A quel ricordo i detective abbassarono lo sguardo ancora delusi e arrabbiati e andarono verso il laghetto, mentre le ragazze indecise se seguirli o meno decisero di correre via appena sentirono le lacrime scendere.
Il giorno dopo a scuola fu la stessa storia, Shinichi non parlava con Ran ed Heiji non parlava con Kazuha. Era sempre più difficile per le ragazze non parlargli, non uscire più insieme, non fare la strada insieme e soprattutto non andare più insieme in quel posto che per loro era magico. Già quel bellissimo boschetto, e pensare che lo avevano scoperto per caso…
FLASHBACK
Era una bellissima giornata primaverile, e quattro bambini giocavano allegramente in un parco a rincorrersi. Correvano su e giù per il parco cercando di prendersi, ma erano troppo veloci, ad un certo punto decisero di correre tenendosi per mano, ma la bambina dai lunghi capelli marroni e occhi azzurro-lilla inciampò in un sasso cadendo in una siepe di splendide rose e, portandosi dietro tutti i suoi amici, si ritrovò in un bellissimo boschetto che, da quel momento diventò il loro piccolo ritrovo segreto.FINE FLASHBACK
Finita la scuola le ragazze andarono insieme in un piccolo bar come si erano promesse il giorno prima.
Presero una limonata e cominciarono a chiacchierare del più e del meno.
Ad un certo punto dalla porta entrarano due volti familiari…
Ma era una congiura!
Loro provavano a non pensarli ed ecco che subito apparivano i detective.
Sinceramente tutti e quattro avevano pensato di andare a parlarsi, eppure c’era sempre qualcosa che li bloccava…
Paura? Rabbia? Nessuno riusciva a capirlo…
Forse era come un misto di entrambi, ma ciò non cambiava nulla.
Finalmente avevano deciso, sarebbero andati a parlare con Ran e Kazuha per provare a risolvere questa situazione che non piaceva a nessuno.
Arrivarono lì nel tavolo delle ragazze. Nessuno osava parlare, i loro pensieri si mischiavano al chiacchiericcio delle persone.
*Ragazze noi…* Stavano per continuare la frase quando qualcosa li bloccò.
Un urlo, qualcuno aveva appena urlato. I due detective corsero fuori per cercare di capire da dove provenisse, ma non ci fu bisogno di cercare molto purtroppo.
Una ragazza giaceva a terra ormai priva di vita…
*Cianuro di potassio* Furono le uniche parole che in quel momento pronunciarono i due detective.
Le ragazze che avevano seguite preoccupate i detective rimasero immobili di fronte a quella scena.
Si aggrapparono alle braccia dei due ragazzi per cercare un po’ di conforto ma, nonostante i ragazzi non si scansassero erano freddi come il ghiaccio.
Angolo autrice
Sono tornata siete contenti?Era da un secolo che non postavo un capitolo…
Siete rimasti col pensiero di sapere come finiva?
Beh per la fine vera e propria dovrete aspettare ancora un po’.
Scusate l’assenza ma spero che adesso riusciate a gustarvi questo capitolo!
Come finisce il caso? Dovrete aspettare il prossimo capitolo per saperlo!
Al prossimo capitolo!