Era il giorno della seconda luna nel regno delle sette costellazioni quando una coltre di nebbia scura pervase tutta la vallata che circondava il castello del potente re, colui che era il custode del segreto delle nove spirali, padrone di tutto cio' che esiste, di cio' che e' e di cio' che sara'.
Un lampo di fuoco squarcio' quella coltre così spessa, si intravide un cocchio d'argento trainato da cinque pantere dal manto di velluto e dagli occhi rossi come rubini, il padrone alla loro guida apparve...Tika, il mutaforme.

Questo era il suo nome, egli aveva viaggiato molto per terre lontane, varcato confini irraggiungibili, abissi profondi; molta e' la sua conoscenza, parlava tante lingue, la sua capacità di cambiare forma, di adattarsi in ogni luogo, in ogni ambiente, fa di lui un degno alleato del malvagio e vanaglorioso mago Quels, il suo cuore di pietra, la sua avidita', la sua brama di potere, si rispecchiava nella sua orrenda e alquanto malvagia sposa, Maya.
Maya e' la sua voce, il suo pensiero, colei che tutto dirige, il suo inseparabile braccio destro, la sua ombra oscura, nulla lui poteva senza il suo volere.
Lei, Maya, un buco nero, una voragine, tutto cio' che incontrava veniva divorato senza via di scambio.

Con un turbine di vento, Hailee, la grande sacerdotessa ponendosi davanti lo fermo', alta, magra, quasi scheletrica, i suoi capelli color del tramonto ondeggiavano al vento, sembrava parlassero mentre danzavano.
Il suo sguardo deciso, benevolo, forte e sicuro.
Sicurezza che solo la saggezza e il lungo vivere le avevano dato.