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Autore: Fayer_Siren    10/01/2016    3 recensioni
Era una giornata piovosa ad Heartland City.
Le tristi nubi regnavano sopra i tetti dei grattacieli della città e invogliavano gli abitanti a rimanere nei loro appartamenti, sotto le calde coperte e magari sorseggiando una deliziosa cioccolata calda.
Ma non tutti erano intenzionati a passare la giornata in casa.
Una persona in particolare.
Christopher Arclight, il primogenito della sua famiglia, aveva appena indossato il suo lungo giubbotto, quando qualcuno attirò la sua attenzione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christopher Arclight/ Five, Michael Arclight/ Three, Nuovo personaggio, Thomas Arclight/ Four
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A kiss under the rain
 
 
 
Era una giornata piovosa ad Heartland City.
Le tristi nubi regnavano sopra i tetti dei grattacieli della città e invogliavano gli abitanti a rimanere nei loro appartamenti, sotto le calde coperte e magari sorseggiando una deliziosa cioccolata calda.
Ma non  tutti erano intenzionati a passare la giornata in casa.
Una persona in particolare.
Christopher Arclight, il primogenito della sua famiglia, aveva appena indossato il suo lungo giubbotto, quando qualcuno attirò la sua attenzione.
-Hai davvero intenzione di uscire?-
Il ventenne si voltò e si trovo davanti suo fratello Thomas.
-Si, l’aria di casa mi sta soffocando. Andrò un paio d’ore in biblioteca.-
Alla sua risposta il biondo alzò un sopracciglio.
-Sempre in biblioteca, eh? Dovresti frequentare altri luoghi e fare un po’ di conoscenze, data la tua inattiva vita sociale.-
Commentò poi. Il maggiore roteò gli occhi, ignorando il fratello. Subito dopo prese l’ombrello e uscì di casa.
La pioggia colpiva rabbiosamente il terreno, confondendo il rumore dei passi del giovane.
Le strade erano deserte; solo in qualche bar si erano rifugiati dei clienti per scampare al brutto tempo.
Ormai Chris era quasi arrivato, quando qualcosa catturò la sua attenzione.
Sotto un colorato ombrello stavano un ragazzo ed una ragazza. Lui sui sedici anni, lei sui quattordici. I due erano intenti a baciarsi. Sembravano non curarsi di quello che stava accadendo attorno a loro. Nemmeno il rimbombo di un tuono portò alla fine il loro atto d’amore.
Il ventenne li fissò per una manciata di secondi, poi li ritornarono in mente le parole del fratello.
Doveva ammettere che aveva ragione, ma infondo a lui non importava, non ne aveva bisogno. O forse non gli importava perché non ci aveva mai pensato?
Arrivato a destinazione poggiò l’ombrello contro il muro dell’edificio ed entrò.
Giunto all’ interno l’odore dei libri pervase le sue narici, dandogli un senso di piacere.
-Buonasera!-
Lo salutò allegra la commessa, ormai abituata alla presenza del ragazzo, che ricambiò educatamente.
Successivamente si diresse verso il reparto di fantascienza alla ricerca di qualche nuovo racconto.
Leggeva rapidamente i nomi dei titoli, quando uno di essi catturò la sua attenzione.
“Amore nello spazio? Mh…”
Il ragazzo dai lunghi capelli afferrò il libro e, incuriosito, iniziò a leggere la trama
-No…  Non è questo… Non è nemmeno questo…-
Una voce femminile disturbava il silenzio tanto desiderato dall’Arclight, che si voltò.
-Mi scusi…-
Le parole gli morirono in gola non appena si ritrovò davanti la ragazza più bella che avesse mai visto.
Dai tratti del viso dava l’impressione di avere diciotto anni. I lunghi capelli biondi le ricadevano sulle spalle e suoi occhi verdi erano protetti da un paio di occhiali con la montatura metallica. Non appena il suo sguardo incrociò quello del ragazzo, le sue guance presero un colorito roseo, che le diedero un aspetto ancora più dolce.
-Chiedo scusa, sto cercando un libro. Si chiama “Amore nello spazio”… Per caso lo ha visto?-
La sua voce melodiosa entrò nella mente del ventenne, ripetendosi all’infinito, come un vecchio disco rovinato che si blocca sempre al ritornello, riproducendolo senza sosta.
Un attimo dopo il giovane realizzò che il libro che stava cercando lei era esattamente quello che stava tenendo tra le mani.
-Sta parlando di questo?-
Le chiese, mostrandole la copertina del libro.
-Esatto! Proprio quello!-
Nel prendere il libro la diciottenne sfiorò le mani del più grande, che distolse lo sguardo dalla ragazza, mentre sentì le sue guance scaldarsi. Come mai reagiva in modo così bizzarro a quel contatto? Non era di certo da lui un comportamento del genere.
-Di cosa parla questo libro?-
Domandò poi lui, giusto per ascoltare nuovamente la voce della bionda.
-Narra la storia di un astronauta che, la notte prima di partire per un importante missione, fa un sogno ricorrente ad un extraterreste lunare di cui si innamora perdutamente. Il giorno seguente parte e, con il passare del tempo, riesce ad uscire all’atmosfera. In quel momento gli torna in mente il sogno e decide di abbandonare la missione per dirigersi sulla luna. L’ unico problema era che l’uomo aveva già compiuto diversi viaggi e non poteva permettersi di farne altri troppo lunghi, come, per l’appunto, raggiungere il satellite terrestre. Dopo essere atterrato, nonostante gli avessero ordinato più volte di tornare indietro, si mise alla ricerca dell’aliena. Per quanto la cercò, l’astronauta non lo seppe mai, perché non appena riuscì a trovarla il suo cuore smise di battere per sempre…-
Subito dopo si portò una mano alla bocca
-Oh no… Non dovevo raccontare il finale!-
-Non si preoccupi… Sembra molto interessante, anche se non è il tipo di lettura che preferisco.-
La bionda sorrise, per poi sfogliare alcune pagine del libro.
-Si, inoltre è scritto molto bene… Comunque, io sono Olga.-
Disse lei, allungando la mano verso il più grande
-E può darmi del tu.-
Aggiunse subito dopo.
-Io sono Christopher e la cosa vale anche per lei… Ehm… Per te.-
Il ragazzo dagli occhi blu strinse delicatamente la mano della diciottenne, che gli sorrise.
-Oh, si è fatto tardi. Mi ha fatto piacere conoscerti, ma adesso devo proprio andare…-
-Capisco… Allora… Ci rivediamo in giro…-
-Certo!-
Olga si diresse verso l’ uscita, afferrando la sua giacca dall’ attaccapanni.
Chris diede una rapida occhiata all’orologio appeso sopra il banco della commessa.
“Non è poi così tardi. Resterò ancora un po’.”
-Dannazione! Sta piovendo!-
Il ventenne si voltò non appena Olga fece capire a tutti i clienti della biblioteca che il tempo era ancora brutto e che con la maggiore delle probabilità non aveva dietro un ombrello.
-Quando sono uscita non pensavo che scoppiasse a piovere così forte…-
-Se vuoi ti accompagno-
Le propose il ragazzo, giunto dietro di lei.
-Lo faresti davvero?-
Gli chiese, mentre il suo viso prendeva una nuova sfumatura di rosso. Il più grande annuì e, uscito dall’edificio, prese l’ombrello e lo aprì. Olga lo raggiunse e, indicandogli la strada da seguire, arrivarono sotto casa sua in poco tempo.
Durante il tragitto i due scoprirono di avere alcune cose in comune, come l’amore per la lettura e un’irritabile fratello minore.
-Grazie di tutto Chris.-
Disse la ragazza chinando la testa, per poi voltarsi e ritrovarsi davanti il portone d’ ingresso di casa sua.
Il quell’istante nella sua mente comparvero mille pensieri e mille dubbi. Qualcosa le diceva che Chris era ancora dietro di lei. Magari aspettava che lei entrasse, o magari aspettava altro. Strinse i pugni, poi decisa si voltò.
-Ehi Olga, è tutto ok?-
Chiese il ventenne preoccupato.
Subito dopo lei si avvicinò al suo volto, rossa, fino a baciarlo.
Chris sgranò gli occhi a quel nuovo contatto. Il suo battito cardiaco era improvvisamente aumentato, nuovi tipi di piacere pervadevano il suo corpo. Chiuse gli occhi, assaporando al meglio quelle dolci labbra.
Non appena i due di separarono, la bionda sgattaiolò paonazza dentro l’edificio, mentre l’altro si voltò e tornò a casa con passo spedito. Cosa aveva fatto? Non lo sapeva, eppure stava così bene…
Giunto di fronte il portone di casa sua bussò e, appena essa si aprì, si ritrovò davanti un Michael preoccupato.
-Fratellone, eri uscito con questo tempo?-
Il giovane ignorava le insistenti domande del rosa; non riusciva a distogliersi dalla mente quello che era successo poco fa.
-Fratellone, mi stai ascoltando?-
Fu l’unica frase che riuscì a percepire. Si voltò verso di lui si limitò a rispondergli
-Sai, credo che domani tornerò in biblioteca.-
 
 
 
*Angolo dell’autrice*
Eccomi qui  con una nuova pubblicatura!
Anzi, ripubblicatura.
Questa fan fiction è stata scritta in un solo giorno, cercando di ricordarmi le parti più importanti del racconto scritto in precedenza, dato che avevo cancellato la bozza dal tablet.
 
 
A Sleeping Satellite
L’ho pubblicata!
Spero che ti piaccia proprio come ti era piaciuta la prima volta… Io mi sono divertita a riscriverla!
 
 
Siete pregati di segnalarmi eventuali errori di qualsiasi genere.
 
 
DarkLiar_Dragonmaster
 
   
 
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