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Autore: Arcieoctz    10/01/2016    1 recensioni
Loro sono tre normalissime ragazze che vivono nelle console di una sala giochi.
La prima, di nome Leah, vive in una console dove si gareggia a bordo di kart, ama queste velocissime vetture e desidera poter gareggiare, ma il padre si rifiuta di farla avvicinare alla pista.
La seconda, Elena, abita a Doom, un gioco in cui devi combattere per sopravvivere, il suo padre è l'eroe del gioco e tutti si aspettano che lei prenda il suo posto; lei però, sapendo cosa accade alla fine della partita, non si sente attratta dalla vita del padre per timore di non essere all'altezza delle aspettative altrui.
La terza viene dal tranquillo gioco di Diner Dash e vorrebbe rendersi utile, ma nessuno desidera il suo aiuto, per timore che accada qualcosa di sbagliato che possa mandare fuori servizio il gioco; questa ragazza è Merida.
Come possono queste ragazze, provenienti da mondi così diversi, trovarsi amiche e unite in un'avventura grande come quella che le sta per cominciare?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Re Candito/Turbo
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Penso che noi abbiamo fatto una cosa molto stupida!" urla Elena nel bel mezzo della brughiera che precedeva il vulcano, è smontata dal kart di Leah e adesso sta imprecando contro le sue amiche.

"Perché Elena? Pensavamo che fossi d'accordo con noi: andare a cercare Darn per ucciderlo; era questo il piano!" le ricorda Merida urlando come una pazza in preda ad un attacco di collera, la generale afferma: "Ma lui è un ibrido! Mezzo umano e mezzo uno dei mostri delle specie peggiori! Non abbiamo possibilità contro di lui e il suo esercito di Baroni dell'Inferno." Si dispera sedendosi su una roccia e prendendosi il volto fra le mani.

"Lo sapevo! Lo sapevo! Ecco, andare avanti ed indietro per il creato a cercare Leah?! Avrei fatto decisamente meglio a farmi gli affari miei questa mattina! Tutto questo non sarebbe mai successo!" si lamenta la ragazza dai capelli blu, la bionda del gruppo le punta un dito sul petto e la minaccia: "Lasciami fuori da questa storia o altrimenti...", Merida la interrompe domandando: "Altrimenti cosa? Vai a limonare con il bel less-legs? Ma certo! Voi due siete così carini! Hai perfino anteposto lui al tuo stesso padre che adesso rischia di morire dissanguato per colpa di tua madre! Avresti fatto meglio a farti una domanda e a darti due risposte a riguardo di quella regina dei miei piatti lerci!".

La pilota la prende per la maglietta e sibila: "Non osare rivolgerti a mio padre con quel tono! Lui è il miglior pilota di tutti i tempi e come avrei fatto a sapere che Flame era mia madre, scusa? E Jonny è il ragazzo migliore che io abbia mai conosciuto. Ti dirò: è molto meglio di una certa ragazza con gli occhiali che per la sua stoltezza ha messo in pericolo la vita di tutto l'Arcade; se avesse aperto gli occhi, Darn non avrebbe mai avuto i mezzi per mutare in un Caprone a capo di un esercito di mostri. E, sempre tra noi due, lei non ha fatto altro che peggiorare la situazione... povero generale Larry, deve vergognarsi moltissimo per la sua figlia che non è nemmeno riuscita ad ammazzare un piccolissimo ibrido di Caprone.".

Elena scatta in piedi e mostra ad entrambe i suoi pugni, stretti così forti che le sue nocche sono tutte rosse.

"Vi prendo a pugni tutte e due fino a farvi vomitare tutti gli organi." Le minaccia la soldato, aggiunge: "I miei ganci uccidono un Demone di grossa taglia, figuratevi due sogliole come voi due!", Leah sibila: "Devi solo provarci!" e corre al suo kart.

Merida si volta leggermente verso un cespuglio e ghigna di nascosto.

"Ora vedrete cosa riesco a fare con un arma di fortuna!" urla la pilota tornando dalle altre impugnando una chiave inglese come fosse un giavellotto romano, la ragazza dai capelli blu salta davanti al cespuglio che ha osservato poco prima e ride: "Mostracelo allora!".

Leah mostra un'espressione di rabbia che, in un secondo, si trasforma in un ghigno compiaciuto e scaglia la chiave dritta verso Merida che, prontamente e con le labbra che disegnano lo stesso sorriso della bionda, si scosta e l' 'arma' finisce dritta nel cespuglio che urla: "Maledette!".

Darn salta fuori dal suo nascondiglio lanciando lontano la chiave inglese.

"Era tutta una finta?" sibila il mostro, Elena afferma: "Sapevo che ci avresti sentite ovunque tu fossi stato e, se avessimo litigato, ti saresti avvicinato per goderti a pieno lo spettacolo. Sei molto prevedibile!", Leah domanda: "E sul serio? Credevi che ci saremmo messe a bisticciare in un momento come questo? Sei proprio uno stupido Caprone!", Merida ride: "Non chiamarlo in quel modo!... Lui è soltanto un Barone mal riuscito, non è neanche un Caprone Completo!".

Se l'idea era quella di farlo infuriare... ci sono riuscite benissimo.

Le braccia di Darn si avvolsero in fiamme verdi spettrali.

"Adesso mi avete stufato!" urla l'ibrido, domanda con la collera che esce da ogni suo poro: "Chi ammazzo per prima?" e, prima che se ne accorga, gli finisce un solo proiettile in mezzo alla gola.

"Gran bel colpo! Sicura di non aver mai usato una pistola?" chiede Elena rivolta a Merida che, impavida, ha impugnato la moderna (per gli standard di DOOM) pistola argentata della generale e ha sparato un colpo diritto al gargarozzo di Darn.

"Veramente sono un po' delusa, speravo di tagliargli la lingua per farlo tacere una volta per tutte, ma anche così mi va bene!" ride la ragazza coi capelli blu soffiando sull' arma che le è stata prestata come fosse un cow boy del selvaggio west. Il Barone Ibrido ringhia minacciosamente scoprendo i denti simili a quelli di uno squalo.

Darn si posiziona con una zampa indietro che scava la terra ritmicamente, come i tori prima di caricare il torero, con la differenza che è per metà un umano e scaglia fiamme verdi dalle braccia, per il resto è uguale.

"Ok, l'abbiamo fatto infuriare." Constata Leah osservando il Darn imbufalito pronto a caricarle con le corna, Merida domanda in modo retorico: "Adesso, non dovremmo correre?", Elena la indica e risponde: "Giusto.".

La bionda del gruppo corre verso il suo kart e, con uno scatto fulmineo, accende il motore e si affianca a Merida per farla montare su. Ma Elena non ha avuto il tempo per avvicinarsi perché una fiamme le è passata vicino all'orecchio destro (che è ancora più a sventola di quell'altro) tagliandole una ciocca di capelli.

"Sai, ho sempre odiato il fatto che avessi i capelli corti, ma adesso... non mi dispiacerebbe tagliarteli con le mie stesse zampe." Ride Darn avvicinandosi in modo minaccioso. Elena sfodera la mitragliatrice di suo padre e sibila: "Dovrai fare del tuo meglio allora!".

Una scarica di pallottole si impianta nel petto dell'Ibrido, ma ne appare insofferente. La ragazza soldato schiva con una capriola all'indietro due fiamme verdi e scatta all'indietro... verso il sentiero che porta alla bocca del vulcano.

La generale indica con la testa quella via rocciosa e accidentata alle sue amiche, il suo sguardo sembra dire: "Veloci, ma con prudenza.". Leah fa un cenno e, il più silenziosamente possibile, comincia a guidare cautamente su per il pendio.

"Ma guardati! Dovrei essere io il figlio di Larry e non del miserabile caporale Death Dagger! Un padre peggiore di lui non mi poteva capitare!" maledice Darn mentre segue Elena sul sentiero del vulcano apparentemente senza rendersene conto.

"Tu non sarai mai né all'altezza di Death Dagger né a quella di mio padre!" afferma Elena scivolando dietro ad una roccia e tenta di colpire il mostro.

Darn le salta dietro, la prende per l'armatura blu e le sibila: "Io valgo dieci volte più di loro due messi insieme!" e prima che possa accendere le sue braccia... gli finisce un sasso sulla testa.

L'ibrido lascia andare la generale che, prontamente, imbraccia l'arma metallica e retrocede sempre seguendo il sentiero che si inerpicava sulla montagna.

"Bel colpo!" si complimenta Leah rivolta a Merida che è già pronta a scagliare giù dal fianco del vulcano un altro masso grosso come un pallone da rugby bello gonfio.

"Pensavo che sarei stato buono con voi due, ma con questo avete segnato il vostro fato!" urla Darn, Merida afferma: "Sei tu ad aver segnato il tuo quando ieri non hai accettato le mie scuse!" e gli tira il macigno che gli si rompe in testa sbriciolandosi.

Il mostro balza in avanti, ora più inferocito che mai, e butta a terra Elena che cerca di rimettersi in piedi con tutte le sue forze, ma l'ibrido peserà almeno cinquanta chili più di lei.

Darn si prepara con la zampa destra infuocata per far sorbire alla giovane lo stesso trattamento che ha riservato al padre, ma prima che si potesse divertire... gli è finita in faccia di nuovo la stessa chiave inglese che lo aveva colpito non molto tempo prima.

"Lascia stare la nostra amica!" minaccia Leah massaggiandosi la spalla dopo quel lancio lungo (e sta ringraziando Turbo e Benzina che le hanno insegnato a giocare a baseball, una passione di famiglia, ed lei è molto brava, specialmente come amica).

Elena allunga il suo braccio fino alla mitragliatrice caduta pochi metri più avanti quando Darn l'ha atterrata e la usa come fosse un bastone per picchiare più volte l'ibrido sulla faccia fino a farlo rotolare giù da lei.

"Scommetto che avresti preferito che qualcun altro ti bloccasse per terra." Afferma Leah, Elena le urla in faccia: "Non è questo il momento per...", la ragazza bionda le chiede: "Beh, davvero ti faresti sottomettere da un Caprone come lui? Sul serio?!", la soldato sospira di sollievo e risponde: "No, no, assolutamente no.".

Darn si rialza ringhiando come un rottweiler inferocito fino al midollo e Merida esclama: "Oh, oh!" e le tre ragazze riprendono l'arrampicata verso la cima del vulcano. L'ibrido le insegue con le braccia avvolte nelle fiamme verdi arrancando tra le rocce: è talmente arrabbiato da non riuscire nemmeno a muoversi correttamente su per la salita.

"Siamo arrivate in cima." Ansima Elena piegandosi sulle ginocchia, Merida osserva il cratere con la lava che ribolle provocando un gorgoglio caratteristico.

"Ora non ci resta che farlo cadere dentro." Ricorda Leah, domanda: "Chi vuole avere l'onore?". Nessuna delle tre ha l'aria di voler offrirsi.

"Fine della corsa, bamboline!" ridacchia Darn balzando davanti alle tre e alzandosi in tutta la sua statura di minotauro.

Elena sfodera la mitragliatrice e obbliga il mostro ad arretrare verso il cratere.

"Sono agli sgoccioli ormai, basterebbe anche solo un proiettile di una pistola per uccidermi." Annuncia l'ibrido ormai a pochi centimetri dalla voragine. "Coraggio! Sparami!".

La generale sostiene lo sguardo di sfida del suo ex-compagno che la canzona: "Sì, una Doomiana!".

Le pupille di Elena brillano per un secondo di scarlatto solo per tornare subito al colore naturale e si prepara a sparare il colpo letale.

Riecheggia il tuonante rumore della mitragliatrice, ma nessuna pallottola perfora il corpo di Darn, sistematosi in una posizione difensiva.

Elena gli mostra il trucco: ha tagliato il filo con la carica di pallottole proprio per ingannarlo e fargli credere che avrebbe veramente vendicato suo padre.

"Non un Doomiano come TE!" sibila Elena riponendo la mitragliatrice nella sua custodia. Si volta per allontanarsi.

Alle sue spalle, Darn si prepara per saltarle addosso e a farle provare davvero il trattamento che ha riservato al padre.

"Elena, attenta!" urla Merida, la generale si volta confusa, l'ibrido è pronto per attaccarla poi... vede delle fiamme verdi scagliate contro di lui che lo avvolgono facendolo urlare agonizzante (come fanno sempre i mostri prima di morire) e cadere dentro al cratere.

Le tre osservano spaventate il punto dove prima c'era Darn. "Non c'è più." Balbetta Leah incredula.

Merida cerca il punto da dove ha visto che sono state scagliate le fiamme e riesce a scorgere un paio di occhi rosso fuoco che riesce a riconoscere... sono quelli di Yrral.

-Ha ucciso lui il leader. Adesso è lui l'alfa- constata la ragazza dai capelli blu rivolgendo un sorriso in direzione del Barone Infernale che si allontana in silenzio.

"Andiamo dagli altri." Ordina Elena appena si è recuperata dallo shock.

-Ho un bruttissimo presentimento.- pensa tremando in modo non evidente.

Nota autrice: ecco il nuovo capitolo, spero che l'abbiate gradito.
Finalmente quel rompi beep di Darn non ci darà più fastidio, spero solo che non riteniate il modo in cui è morto assordu.
Solo una cosa: alzi la mano chi era confuso quando ha letto che stavano litigando all'inizio del capitolo! Siate sinceri!

 

   
 
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