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Autore: tylersanchor    10/01/2016    3 recensioni
Dylan ascolta da sempre Taylor Swift e rivive la sua storia con Tyler attraverso le sue canzoni.
"L'inizio era stato Sparks Fly, perché andiamo, se ti innamori di qualcuno con gli occhi verdi è quella la vostra canzone. Era la canzone di Dylan che guardava Tyler dimenticandosi di tutto ciò che aveva intorno, era la canzone del sorriso di Tyler che gli faceva davvero vedere i fuochi d'artificio e dimenticare ogni preoccupazione, era la canzone che gli faceva sognare baci sotto la pioggia che non c'erano mai stati. "
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dylan O'Brien, Tyler Hoechlin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L'inizio era stato Sparks Fly, perché andiamo, se ti innamori di qualcuno con gli occhi verdi è quella la vostra canzone. Era la canzone di Dylan che guardava Tyler dimenticandosi di tutto ciò che aveva intorno, era la canzone del sorriso di Tyler che gli faceva davvero vedere i fuochi d'artificio e dimenticare ogni preoccupazione, era la canzone che gli faceva sognare baci sotto la pioggia che non c'erano mai stati. 

Poi c'era stata Love Story, perché si era reso conto che non sarebbe stato così semplice, che quello che provava avrebbe potuto compromettere le loro carriere oltre che la loro amicizia. C'era Love Story quando il suo publicist aveva detto di smettere di guardarlo in quel modo e quando aveva iniziato a uscire con Britt più perché lui lo aveva spinto che per altro. C'era Love Story quando sognava di incontrare Tyler per caso durante il tour per promuovere il film che gli diceva di scappare con lui lontano, perché insieme sarebbero riusciti a uscire da quel casino. 

C'era stata Teardrops on my guitar quando era arrivata Brittany e lei e Tyler sembravano così felici e lui si sentiva così solo e patetico per aver sperato. Li vedeva tenersi per mano e si chiedeva se lei sapeva di aver avuto tutto ciò che lui desiderava. 

Poi You Belong With Me, quando erano iniziate le liti e Tyler gli aveva detto che era stato un caldo invito della sua publicist ad averlo convinto a chiamare Brittany. Quando Brittany si arrabbiava, quando Brittany guardava Tyler scocciata, quando Tyler cercava di salvare il salvabile, Dylan li osservava e pensava che con lui Tyler non sarebbe stato così. Con lui Tyler sarebbe stato felice. 

Poi c'era stato capodanno 2013, trovarsi per caso nello stesso hotel, un bacio dato a un Tyler troppo ubriaco perché se ne rendesse conto che si era appisolato al mattino fra le sue braccia e si era svegliato senza ricordare nulla, lasciando Dylan solo coi suoi sensi di colpa. E allora c'era stata Innocent, perché Dylan si sentiva così male e ancora più solo di prima, perché nell'istante in cui le sue labbra avevano toccato quelle di Tyler, aveva pensato per un attimo che potesse funzionare, che non fosse solo un gigantesco casino. Ma si era sbagliato. 


E poi Breathe, quando voleva dimenticarselo, quando aveva iniziato a respingere i suoi inviti, perché stava esagerando, perché non sapeva neanche come guardarlo in faccia, ma allo stesso tempo ogni minuto senza di lui gli sembrava di soffocare. Ma doveva farlo, per andare avanti, per se stesso. 

The way I loved you, quando aveva provato a fare sul serio con Britt, ma Tyler continuava a piombargli in mente. Perché con Britt c'era calma, pace, erano grandi amici, mentre con Tyler erano montagne russe, dubbi, sbagli, urli soffocati nei cuscini degli hotel perché nessuno sentisse. Ma Dylan con Britt non provava niente. 

Quando aveva pensato fosse finita, quando erano andati a Vienna, c'eraStarlight, che era così Tyler. Bastava ballare e dimenticarsi di tutto, bastava essere sereni almeno per un po'. Aveva pensato di essere finalmente riuscito a lasciarselo alle spalle, proprio quando Tyler lo aveva baciato nella sua stanza d'hotel, perfettamente sobrio. Certo, poi era scappato via e Dylan era rimasto mezza giornata a chiedersi che diavolo gli fosse preso finché, proprio poco prima di partire, Tyler non lo aveva preso da parte e gli aveva detto che sì, non sapeva proprio che diavolo gli fosse preso, ma che non aveva alcuna intenzione di smettere di baciarlo e lo aveva baciato di nuovo. 


E allora, c'era stata Enchanted per tutte le ore di volo verso Londra, mentre quasi ballava per strada dalla gioia e aspettava che Tyler sbarcasse in USA per ricevere un suo messaggio. Si chiedeva se era riuscito finalmente a farcela, se era stato soltanto un momento o era davvero iniziato qualcosa. Pregava fosse iniziato qualcosa.

Poi si erano rivisti e c'era stata Fearless, perché se Dylan gli aveva aperto la porta col batticuore, nel momento in cui Tyler lo aveva stretto fra le braccia e lo aveva baciato, ogni dubbio era andato via. Tutte le paure e le paranoie degli anni passati sembravano cancellate e Dylan si sarebbe quasi davvero messo a ballare. Non poteva essere meglio di così. 

E poi, Mine. Tyler che dormiva sempre a casa sua, la sua roba che si accumulava nel suo armadio, le serate passati abbracciati a guardare il baseball o qualche stupidissimo film solo per stare insieme, i vani tentativi di preparare cocktail. Il piccolo spazio per Tyler che nella vita di Dylan diventava sempre più grande. 

State of grace, quando tutto era sembrato irreale, strano, non riusciva a spiegarsi come. Quando si era reso conto che Tyler era il suo punto debole, quando si era reso conto di quanto potessero essere straordinario insieme ma di quanto la cosa sembrasse quasi precaria. Aveva scosso la testa cercando di non pensarci, skippando la canzone alla radio. 

Una strana sensazione che aveva iniziato a albergare nel petto di Dylan, quando Tyler gli aveva detto che voleva lasciare teen wolf. Una sorta di avvisaglia del pericolo. E allora c'era stata Wildest Dreams, i vestiti di Tyler nella sua stanza e viceversa, l'urgenza di stare con lui, prima che fosse troppo tardi, prima che l'incantesimo si rompesse.


Poi, c'era stata Girl at home, perché Tyler non si sapeva decidere e per lui era normale stare con Brittany mentre stava con lui. Per lui chiedergli di scegliere era qualcosa di impensabile, così come fare coming out o anche solo dirlo alla sua famiglia. E allora Dylan gli aveva dato un ultimatum e Tyler non aveva scelto lui. E il sogno si era infranto e Dylan era rimasto lì a raccogliere i pezzi, ad aspettare chiamate che non arrivavano, a chiedersi come poteva stare senza Tyler adesso.


La notte di TCA era Treacherous. Era il loro addio, quando Tyler era passato a prenderlo in macchina e avevano guidato fino ad arrivare chissà dove, in un posto deserto. Si erano seduti sul cofano della macchina e avevano parlato. Avevano pianto, perché Tyler non era pronto a rischiare così tanto e Dylan aveva represso in gola i suoi «quindi per te non sono abbastanza, non vale la pena lottare per me». Si erano dati l'ultimo bacio ed erano rimasti stretti l'uno all'altro finché anche la notte d'estate non era diventata troppo fredda.

All too well, perché ogni cosa ricordava Tyler. I cuscini del suo divano, le partite dei mets, il frigo in cui teneva ancora il latte scremato perché Tyler non poteva bere quello intero per via della dieta. Lentamente, era iniziato l'autunno e si era trovato a sperare di incrociare Tyler per caso, di vederlo arrossire per lui, come nella canzone. Non era successo. 

Con l'inverno era arrivata Last Kiss, mentre guardava le foto di Tyler che andava a ogni evento possibile con Brittany e si ricordava quando invece era sdraiato accanto a lui e gli raccontava aneddoti di feste del passato, così avvinghiato a lui che Dylan poteva sentire il suo respiro sulla pelle. 

I Almost Do, quando fissava il telefono sperando che si illuminasse, in un messaggio, in una chiamata. Perché si raccontava che se Tyler lo avesse chiamato gli avrebbe urlato addosso, attaccato in faccia, lo avrebbe scaricato come meritava, ma alla fine quando era solo nel suo letto, desiderava solo di averlo accanto, mentre gli chiedeva scusa e se potevano ricominciare da zero. 

Poi Red, perché voleva tornasse, perché sperava. Perché non voleva rimpiangere ogni cosa, perché amarlo alla fine era stata la grande avventura della sua vita e non poteva negarlo. Perché magari lo avrebbe fatto tornare lui, o magari no, ma sarebbe riuscito ad andare avanti, in qualche modo. Anche se i flash di lui continuavano ad apparigli nella mente. 

Holy Ground quando per la prima volta era riuscito a pensare a lui senza gridare o odiarlo neanche un po'. Quando era riuscito a ricordare i bei tempi, gli abbracci, il suo profumo. Quando si era arreso e aveva capito che era finita, ed era tempo di andare avanti davvero, anche se non aveva ancora molta voglia di andare avanti senza di lui. 

Lentamente, era arrivata Shake it off. Perché se Tyler stava bene, se Tyler se ne andava, se Tyler non voleva neanche più vederlo al lavoro, che problema c'era? Poteva concentrarsi sul lavoro, poteva iniziare a uscire con il cast di The Maze Runner, poteva uscire con altre persone. E Brittany poteva essere un'attrice famosa e "Oh my God" quando voleva, ma lui sarebbe diventato ancora meglio. Tyler avrebbe potuto soltanto invidiarlo. 


La promozione di The scorch trials era stata New Romantics, le bevute con i colleghi, il primo comicon senza Tyler, aveva davvero pensato di farcela. Aveva davvero pensato di essere troppo impegnato a ballare, a vivere il suo momento, per Tyler. Si sbagliava. 


C'era stata Londra, una chiamata di Tyler persa sul telefono che nonostante i vecchi buoni propositi gli aveva fatto fingere di star male mezza giornata e ascoltare a ripetizione All You Had To Do Was Stay per convincersi che non gli importava, che era finita per sempre e che non poteva stare così per una semplice chiamata. Quando se ne era quasi convinto, Tyler si era presentato alla sua porta, accompagnato dalla sua security. Dylan non lo aveva lasciato entrare e si era chiuso in stanza conThe Last Time nelle orecchie, ma Tyler si era limitato a sedersi nel corridoio, in mezzo alla security e ad aspettare. Dylan lo aveva sbirciato dalla porta semiaperta per più di due ore, finché non aveva ceduto, pregando che non fosse l'ennesimo errore. 


Il discorso di Tyler era How you get the girl. Era stupido, esagerato, troppo accalorato, pieno di promesse assurde e senza senso, perché più o meno gli aveva detto tutto ciò che gli passava per la testa e Dylan conosceva ormai bene che caos era la testa di Tyler. Ma non aveva potuto fare a meno di dire sì, di lasciare che Tyler promettesse che gli avrebbe riparato il cuore che mesi prima gli aveva spezzato, di tornare a quando erano solo loro abbracciati di fronte alla telecamera interna del telefono di uno dei due, a scattarsi una foto che nessuno tranne loro avrebbe potuto vedere. 


Il periodo dopo era stato Welcome To New York. Era stato come se fossero liberi, per la prima volta nella loro vita. Tyler aveva lasciato Brittany per davvero e non avevano fatto altro che sgattaiolare l'uno a casa dell'altro o sul set dell'altro, rubarsi baci e essere disgustosamente felici. Avevano persino fatto un mini viaggio in auto insieme ed erano andati a vedere le stelle. Dylan aveva continuato ad essere impegnato, a fare interviste, ma nulla di ciò lo agitava come prima. Era tutto perfetto. 

Poi c'era Style, Tyler stava facendo i suoi film, Dylan aveva tantissimi progetti e nulla poteva andare meglio. Fantasticavano sul diventare una power couple di Hollywood sdraiati nel soggiorno di Dylan a mangiare s'mores di fronte a pirati dei Caraibi. Dylan andava sempre a dare un bacio di buona fortuna a Tyler quando stava per andare a un evento e viceversa. Erano sulla cresta dell'onda.

E per loro, solo per quando Tyler si addormentava sul suo petto a metà film, per quando indossava le sue magliette troppo strette, per la loro foto incorniciata sul camino di Dylan, per le colazioni che cercavano di prepararsi a vicenda facendo a gara a chi si alzava prima, c'era You are in Love. Per la volta in cui Tyler si era svegliato, lo aveva guardato tutto arruffato e pieno di sonno, gli aveva detto di amarlo ed era tornato a dormire fra le sue braccia come se nulla fosse accaduto, mentre nel petto di Dylan esplodeva un calore che fino ad allora gli era stato sconosciuto. 

Ma con la fama, erano aumentati i rumors, specie per Tyler, ora che era single. E c'era stata Out of The Woods, perché ogni bacio sembrava quasi un miracolo ed era come se ogni volta che uscivano, si sentissero sempre in trappola. Ed era iniziata la lotta per preservare il loro piccolo mondo perfetto e le liti, e la paura. Le scuse mormorate all'alba, mentre Dylan guardava il sole sorgere riflesso negli occhi di Tyler. 


Poi, I know places. Perché dovevano nascondersi e Dylan non voleva, non poteva, perderlo di nuovo. Avevano deciso di non interagire più sui social media, di non uscire insieme neanche dove non sarebbero stati riconosciuti, avevano persino pagato il loro barista di fiducia obbligandolo a un accordo di riservatezza perché non dicesse che andavano lì insieme. Ma sentiva che anche stavolta qualcosa sarebbe successo. 


La cosa era sempre diventata più evidente, e aveva iniziato a sentire a ripetizione Wonderland mentre le chiamate di Tyler e le loro uscite si facevano più rade, mentre i loro momenti insieme si affollavano di litigi e incomprensioni. «Siamo davvero diventati pazzi» si trovava a pensare, svuotato dall'ennesima lite, fissando il soffitto.


Glielo aveva detto con un messaggio, perché Tyler come al solito era tutto tranne che coraggioso. «La mia publicist mi ha detto che devo uscire con qualcuno. A breve usciranno le foto. Mi dispiace». Come se vederlo baciare un'altra donna fosse esattamente ciò di cui Dylan aveva bisogno. Come se non stesse già crollando tutto e lui non fosse lì a mani vuote. E aveva sentito I Knew You Were Trouble così tante volte da farsi venire mal di testa, l'aveva urlata piangendo, perché la storia si ripeteva sempre e questa volta sapeva che era solo colpa sua, che aveva detto sì a Tyler a Londra, che lo aveva lasciato entrare. 

Con la chiamata di Tyler a un'ora improponibile per l'Europa, le sue scuse, era arrivata This Love. Perché non sapeva se lasciarlo andare, se andare via lui. Non sapeva se il loro amore era giusto o sbagliato e si era limitato ad ascoltare in silenzio, chiedendo un segno, qualcosa che gli dicesse cosa fare. 

Poi c'era Haunted, perché ogni cosa era Tyler. Mezzo internet era impazzito sulle foto sue e di una modella tedesca, chi sapeva di loro chiedeva spiegazioni, uscivano teorie che allarmavano i loro publicst e Dylan impazziva. Perché ogni cosa era Tyler, ogni respiro che faceva era lui e si sentiva soffocare perché non poteva stare senza di lui. Tyler non poteva andarsene di nuovo. Non così. 


Quella sera, agli awards, Taylor Swift cantava I wish you would. Era una scelta curiosa, ma in qualche modo mentre la ascoltava Dylan pensava che avrebbe potuto essere la nuova canzone. Perché anche lui non riusciva a non pensare a Tyler, a che avrebbe dovuto chiamarlo, fargli sapere qualcosa, anziché spegnere ogni volta il telefono. 
«E ora » disse Taylor sul palco «questo è il pezzo in cui la persona giusta arriva proprio al momento giusto ...»
Come Dylan avrebbe voluto facesse Tyler quella sera. 
Non riuscì a finire di pensarlo che qualcuno gli sfiorò una spalla, ma il tocco era così familiare che si ritrovò a tremare. Non gli serviva voltarsi. 
«Dylan» gli mormorò Tyler all'orecchio.
Si irrigidì senza dire nulla. 
«Mi dispiace. Non avrei dovuto accettare, non avrei dovuto pensare a nascondermi come faccio sempre, pensare a me e basta. Ormai siamo in due e devo pensare non solo a cosa è bene per me ma anche a cosa è bene per te. Perché tu sei ... tu sei tutto, Dyl. E io ti amo. Amo quando ridi, amo quando ti arrabbi, amo quando urli Taylor Swift a tutto volume perché ho fatto qualcosa di sbagliato e non mi dici mai cosa. Ti amo perché posso ascoltare qualunque canzone dei Mayday Parade e pensare a te, ti amo perché finalmente riesco a capire cosa vuol dire Hard to concentrate dei Red Hot Chili Peppers e ho davvero un amore come quello delle canzoni. Ora le capisco davvero. Ora ascolto i testi come fai tu e vedo noi due in ogni parola. E non rinuncerò a tutto questo. Non rinuncerò a qualcosa che mi fa venire voglia di cantare come un idiota in mezzo alla strada anche se a volte mi fai andare fuori di testa. E anche se ormai conosco tutte le canzoni di Taylor Swift a memoria perché tu le ascolti sempre. Ma voglio sentire i suoi prossimi venti, trenta, cinquanta album perché tu li ascolti ovunque e fino alla nausea. Quindi perdonami. Ti amo.»
Dylan stava giusto pensando a che cosa avrebbe implicato baciarlo, se una telecamera per caso li avesse inquadrati, che cosa sarebbe successo se lo avesse anche solo abbracciato, quando Tyler lo strinse e gli fece girare la testa quel tanto che bastava per dargli un velocissimo bacio sulle labbra. 
«Vali più di qualunque rischio che potrà avere la mia carriera. Un tuo singolo bacio vale di più. E ho intenzione di dimostrartelo, se mi lascerai.»
Dylan non poté far altro che annuire e ascoltare il resto dell'esibizione appoggiato al petto di Tyler, tenendogli la mano di nascosto e sperando davvero che per tutti gli album che Taylor avrebbe fatto uscire, lui sarebbe stato lì a farseli dedicare e ad ascoltarli con lui.


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Questa cosa è il riassunto di quasi un anno di ascolto compulsivo di Taylor Swift, della mancanza di una crush seria e di tanto, tanto hobrien shipping e anche di svariate ore di viaggio passate a immaginare questi due tizi qui. E niente, spero che il mio disagio non sia eccessivo e spero di trovarmi tra un anno con un sacco di nuove canzoni e storie hobrien immaginate nella mia testa. Un abbraccio <3
  
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