Le zanzare e le mosche mi ronzano tutte intorno, mentre io e Roy avanziamo cauti nel bosco. Abbiamo legato Balio ad un albero e adesso camminiamo tra la radura. Roy è ancora vestito della sua armatura e onestamente non so come faccia a resistere a questo caldo. Ho il terrore di incontrare un altro cinghiale, per questo ad ogni movimento sospetto mi fermo.
- Non è niente – mi tranquillizza il mio amico, dopo un ennesimo falso allarme. - E' solo il vento che muove le piante. -
Ci addentriamo ancora di più nella selva oscura, quando cominciamo a sentire delle strane voci in lontananza. Stanno cantando? Mi sembra di sì. Anche Roy le ha sentite e adesso mi fa segno di ascoltare.
- Sono loro, Jack? -
- Temo di sì. -
Andiamo nella direzione dalla quale provengono i suoni, stando bene attenti a dove mettiamo i piedi. Il suolo, infatti, è molto sconnesso e le radici che emergono ci potrebbero far cadere da un momento all'altro.
Non credo di essere in grado di sopportare la vista di Cicerone e Alessandro Magno nudi...
- Di qua, Jack! -
Seguo Roy, che taglia con un fendente un grosso ramo e lo scavalca agilmente. Dopo un tempo che non so quantificare, riusciamo a vedere i miei amici...nudi.
- Jack, che sorpresa! - esclama Alessandro.
I due, che come già detto sono nudi, hanno appena smesso di ballare una danza molto strana. Cicerone ha le mani alzate verso il cielo e la testa ugualmente rivolta verso l'alto, mentre manda indietro e avanti il bacino. Alessandro, invece, sta saltellando a destra e a sinistra come un coniglio ubriaco. Non appena ci vedono, cessano di ballare.
- Ragazzi, sapete spiegarmi cosa diamine state facendo? E perchè siete nudi? - domando, ancora molto sconvolto.
- Scusami un secondo – dice Marco, andando dietro ad un albero. Dopo pochi secondi riappare, con un'espressione molto allegra. - Dovevo fare pipì. Cosa mi hai chiesto, scusa? -
Roy emette uno strano gemito, mentre io sono sempre più confuso. - Cosa ci fate qui? -
- Facevamo una danza per propiziare le piogge, mi sembra ovvio – risponde Alessandro. - Fa talmente caldo che è impossibile vivere, quindi danzavamo per provocare le piogge. -
Se ballano come cantano allora la pioggia arriverà di sicuro...
Bene, ma io non sono qui per questo. Voglio dire a Cicerone che, forse, stavolta sono davvero pronto a superare Matilde. Dico “forse”, perchè già in passato avevo pensato di esserci riuscito, quando invece mi sbagliavo di brutto. Oggi, però, quanto meno mi sento fiducioso.
- Allora, voi invece che fate qui? - domanda Alessandro
- Marco – mi rivolgo a Cicerone – credo di essere pronto -
- Jack, ma a me piacciono le donne...-
- Ma cosa hai nella testa? Intendo a passare sopra Matilde! -
La sua espressione si fa ancora più sorpresa e cupa. - Vuoi passare sopra Matilde...con l'auto? -
Roy assiste alla scena divertito, poi un nitrito lo distoglie.
- Signori – dice – non vorrei rovinarvi la festa ma devo tornare dal mio cavallo -
- Veniamo anche noi, Roy – affermo.