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Autore: Angels4ever    13/03/2009    8 recensioni
Troy non sa + chi è...se omosessuale o no...ma tutto cambierà quando Tay gli presenterà Gabriella...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gabriella Montez, Troy Bolton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IDENTIFIED



Non era il primo litigio che scoppiava in casa quel giorno, ma quello fu l'ultimo...avevo 12 anni...

rinchiuso nella mia stanza, e i miei stavano urlando a perdifiato parole che non capivo.

Jack! Come hai potuto stare per tredici anni con una donna che non ami?Anzi! Che non puoi amare!”

Mia madre piangeva, e fu in quel modo che conobbi per la prima volta l'omosessualità.

Una parola che rovinò la mia famiglia per sempre...

Mia madre chiese la separazione immediata, definitiva, e io sarei rimasto con lei, nessuno pensava al povero Troy...continuarono a litigare per ore, finché papà non acconsentì a firmare le clausole per il divorzio, dicendo testuali parole “Bene...il divorzio a questo punto è la giusta soluzione!” e uscì sbattendo la porta, da quella casa che era anche sua, e dalla mia vita.

Andavo a trovarlo spesso, almeno per i primi tre anni, e lo vedevo sempre bere senza più fermarsi, così decisi di evitare di vederlo, o anche solo parlare di lui...

Verso i diciotto anni mi diplomai alla East High, come ragazzo più popolare della scuola, insieme alla mia migliore amica Sharpay Evans e al suo fidanzato Zeke, e a tutti gli altri Wildcats.

Tutte le ragazze della scuola avevano una cotta per me, nessuna esclusa, persino Shar prima di mettersi con Zeke. Perdevano la testa per i miei “occhi d'angelo” come li definiva sempre Pay.

Eppure io non le toccavo, avevo paura...di cosa non lo so...mi sentivo strano...diciamo che temevo di essere dell'altra sponda, esattamente come mio padre, e quindi forse il problema era genetico.

Un giorno baciai una cheerleader, ma solo perché a 15 anni e super popolare ero l'unico dei miei amici(o forse dell'intera scuola) a non aver ancora avuto contatti di alcun genere con l'altro sesso, e non potevo permettere che la mia immagine fosse rovinata.

La baciai per lungo tempo, e la sentii ridacchiare con le sue amiche di che baciatore fantastico fossi, ma io non avevo provato assolutamente niente, ne emozioni positive ne negative, neanche un piccolo brivido.

All'inizio pensavo che forse non era quella giusta, per quanto bella e sexy potesse essere, ma con il passare degli anni mi resi conto che il problema ero solo io.

Ehi capitano!”disse Sharpay, sedendosi accanto a me sulla spiaggia morbida e bianca. “Vuoi un passaggio a casa?”

E Zeke?”Chiesi, non volevo che il mio amico pensasse male, anche se forse lui e Chad erano stati i primi a rendersi conto che qualcosa in me non andava.

Lui ha la sua macchina...e io e te abitiamo vicini...”spiegò la mia amica.

Va bene Pay...se ci tieni!”ironizzai, lei rise stridula.

Poco dopo salimmo sulla sua decappottabile rosa, con su le iniziali del suo nome, era proprio una bella macchina.

Quando arrivammo scesi dalla macchina, con lei che salutava mia madre Lucille affacciata alla finestra.

Mia madre la fulminò con lo sguardo, c'è da aggiungere che delle mie amiche era diventata incredibilmente gelosa, morbosa, e Shar proprio non la poteva sopportare, e questo rendeva la mia identità ancora più confusa.

Ciao mamma!” la salutai entrando.

Ehi Troy!”lei mi sorrise, con me era sempre molto dolce, la mamma perfetta, eppure la odiavo...non so neanche io il perché, per questo decisi di comprare una appartamentino tutto per me, con i soldi della borsa di studio, visto che tanto al college non ci sarei mai andato, l'unico problema era dire a mia madre che il qui presente pulcino stava spiccando il volo...e la cosa già sapevo non le sarebbe piaciuta per niente.

Mamma! Dobbiamo parlare!”annunciai.

Lei mi guardò di sbieco, chissà cosa pensava.

Ok tesoro...dimmi...”

Respirai a fondo “mamma...io devo trovare la mia strada, la mia identità!”cercai di spiegarle.

Scusa...ma proprio non capisco cosa intendi.” sembrava preoccupata e mi dispiaceva, ma era giusto aprirle gli occhi.

Mamma...mi trasferisco:lascio la TUA casa, lascio la TUA famiglia e comincio a cavarmela da solo, da adulto!”

Mia madre rimase sbalordita dalla mia decisione, forse non si aspettava una cosa del genere.

Cosa?Ma tu una casa manco ce l'hai!”protestò lei.

Oh...su questo ti sbagli! Ho comprato un' appartamento un mese e mezzo fa!”

Aprì e richiuse la bocca un paio di volte, non sapendo bene cosa dire, poi abbassò lo sguardo, accettando la mia decisione, anche se a malincuore.

E così, quella stessa sera, anche io uscii sbattendo la porta, esattamente come 6 anni prima fece mio padre, senza pietà.



Chad, se ho detto di no e no! Punto!”sbuffai per l'ennesima volta.

Dai amico! Che ti costa! E poi è l'amica di Tay, fa 18 anni.”

Uff...ma non mi si crea proprio di andare al party di questa Gabriella...neanche la conosco!”

E dai...stai con i tuoi amici, ti diverti, che ti costa?”tentò di convincerti, e alla fine io cedetti, ero troppo buono e facile da manipolare.


La festa si svolgeva a casa dei Montez, una famiglia trasferita ad Albuquerque all'inizio di giugno, e non avevo ancora avuto la fortuna di conoscere questa famosa Gabriella di cui tutti non facevano che parlare di lei come se fosse una specie di dea.

C'erano alcolici, senza un adulto a sorvegliare la situazione, eppure non ero preoccupato, perché ad accoglierci venne VERAMENTE Venere in persona ad aprirci.

Una ragazza un po' bassa, con occhi da cerbiatta truccati leggermente, un vestito bianco lungo fino a poco dopo la coscia, tipicamente estivo, con dei fior anch'essi bianchi sparsi sui capelli scuri e mossi, come un fiume in piena, che profumavano di balsamo.

Sorrise a tutti noi, per lei imbucati e sconosciuti(tranne Tay, che aveva conosciuto ad un campo estivo anni addietro.), eppure mi sembrò che il sorriso più grande lo rivolse proprio a me, ma forse sbagliavo.

Ciao Tay!”la sua voce era dolce, da angelo.

Ehi tesoro! Sei bellissima!” ed era vero. Dire che era bellissima era poco, era stupenda, meravigliosa, unica, brillava come una stella.

Dunque...”cominciò Tay “ Loro sono i fantastici Wildcats: Chad(tra l'altro il mio ragazzo),Sharpay, Ryan,Kelsie, Zeke, Jason, Martha e lui è il capitano Troy Bolton.

Lei strinse la mano a tutti, cordiale e quando le nostre mani si toccarono il mio cuore perse un battito, lei mi fece l'occhiolino, ed io sentii le mie guance tingersi di rosso, era una sensazione che non avevo mai provato prima, assolutamente nuova e bellissima.

Vidi tutti i miei amici intenti a ballare un lento incredibilmente romantico, ed io mi sentivo escluso, ecco il brutto di essere single.

Vidi Gabriella in lontananza lasciare il ragazzo con cui stava ballando a bocca asciutta, ed era chiaro che il poverino ci era rimasto male, forse si aspettava qualcosa di più, un moto di gelosia si impossessò di me, non potevo immaginarla con qualcun altro che non fossi io...ma che mi saltava in mente>?

Senza pensarci due volte, anche se un po' titubante la seguii, notandola nelle sue forme perfette. La vidi entrare in una stanza la cui porta rimase spalancata.

Mi affacciai, violando “la sua privacy”. Era seduta su un letto a capo chino, pensierosa.

Ehi!”dissi.

Lei mi guardò, facendo ricomparire sulle sue labbra quel magico sorriso “Ciao Troy...” entrai nella stanza, richiudendo la porta alle mie spalle. “Come mai qui?”

Lei mi incitò a sederle accanto, ed io ubbidii come un cagnolino al guinzaglio...

Be...non mi piace molto il caos, avevo bisogno di pace.”

Vuoi che me ne vada?”domandai un po' dispiaciuto.

No...tranquillo...”

Quella sua piccola confessione mi fece avere conferma di quanto quell'animo fosse puro e dolce, sensibile, era praticamente la ragazza perfetta.

Così...parlando parlando cominciai a raccontarle episodi della mia infanzia, dei miei genitori, e di questa crisi di identità che durava da troppo tempo.

Lei non c'entrava niente con tutti quei ragazzi viziati che avevano partecipato alla sua festa, era diversa, lontana da tutto quello che rappresentava l'ipocrisia e la cattiveria, viveva in un mondo tutto suo.

Be...se vuoi capire meglio la tua identità hai il permesso di baciarmi.”disse lei seria.

Io sospirai “CI ho già provato una volta, a 15 anni...”

E' passato del tempo...le cose cambiano...”
A quelle parole mi chinai su di lei e cominciai a baciarla senza più fermarmi, provando qualcosa di diverso dalla volta precedente.

Le accarezzavo una coscia alzandole appena il vestito, continuando a baciarla, e piano piano lei si mise a cavalcioni su di me...cominciammo a fare l'amore con una passione indescrivibile.

Non sapevo ancora cosa fosse quel sentimento che mi travolgeva, so solo che il giorno dopo mi mancava...


Passò una settimana, in cui non ebbi modo di rivederla, o anche solo sentirla, non avevo pensato a chiederle il numero, non che avessimo parlato più di tanto...

Chad, Tay! Io la devo rivedere!”esclamai, interrompendo i baci e gli sguardi languidi che si lanciavano i miei amici.

Di chi parli?”chiese Chad.

Di Gabriella!”risposi io come se fosse la cosa più ovvia.

Loro si lanciarono uno sguardo eloquente.

E tu va a casa sua!Sai dove abita!sentenziò Tay.

Si...e se mi aprono i suoi?E poi con che faccia mi presento da lei dopo...dopo...”

...dopo che siete stati a letto insieme?”continuò Chad, ed io annuii.

I suoi sono partiti per New York, tornano la settimana prossima! Ma se vuoi ti accompagno io!”si offrii Tay.

Io sorrisi “Grazie grazie grazie!” la abbracciai forte.

Ehi, amico...si che tra fratelli si condivide tutto, ma anche la donna è un po' troppo!”

Io risi “Non intendevo portartela via, fratello!”


Qualche ora dopo ero davanti Casa Montez con Tay, il cuore che aveva accelerato a dismisura i battiti, incontrollati, senza più fermarsi.

Venne ad aprirci, bella come sempre, con gli occhi un po' arrossati.

E-ehi...”disse imbarazzata

Be...adesso...io vado!” Disse Taylor sorridendo maliziosa.

Entra!”mi invitò Gabriella. Mi accompagnò in salotto e ci sedemmo sul divano del salotto, vicini, troppo vicini.

Gab...so che non è affare mio...ma...hai pianto?”domandai titubante.

Lei sorrise triste “si...ma ti prego, non ne parliamo.”
Io non indugiai oltre, anche se era un chiaro segno che non mi voleva rendere partecipe della sua vita.

Gab...c'è una cosa che devo dirti.”

Lei mi guardò stupita e triste “Certo, dimmi.”

So che ti sembrerà strano, e forse troppo presto ma...io ti...IO TI AMO!”

I suoi occhi si riempirono di lacrime “Ti prego...non dire così.”

A quel punto capii un sacco di cose “Ah...ma certo! Per te è stata solo un'avventura notturna, magari sei anche fidanzata!”

No Troy...no!”esclamò lei contrariata “IO ti amo....e....”

Scoppiò a piangere, mi dispiaceva vederla in quello stato, ma sapere che lei ricambiava i miei sentimenti mi faceva arrivare a toccare il cielo con un dito.

E?”la incitai a continuare.

e...sono incinta!”pianse ancora più forte.

Io rimasi a fissare il vuoto per un tempo interminabile, poi mi ripresi “GAB!”sentivo il mio cuore riempirsi di gioia “Ma questa è una notizia fantastica!!!!!!!!!!!!!!Ti amo ti amo ti amo!!!!!!Anzi...vi amo!”

La baciai appassionatamente, felice come non mai...


Passarono tre anni, in cui nacque la nostra bellissima e fantastica Reachel, bella come la sua mamma, con i miei occhi.

E per tutti quegli anni non ho più parlato con i miei, così un giorno mi limitai a scrivere una lettera a tutte e due dicendo a mio padre che l'avevo perdonato, anche se non era più tornato, e a mia madre che le volevo bene e che spesso la pensavo, che avevo ancora il suo riflesso...ma adesso sono padre e innamorato...dell'unica donna che io abbia mai amato....Gabriella Montez!



The End


LO so, è 1 ff strana...e non bellissima...non so neanche perché l'ho pubblicata, ci sono parti che non mi convincono tanto! Ma spero commenterete lo stesso! Baci

vostra

Angels4ever


  
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