Matt sentì il rumore forte dell'acqua proveniente dalla doccia. Mello il rumore lieve delle chiavi buttate stancamente sul tavolino del “salotto”.

Spense il getto d'acqua e si avvolse con un asciugamano rabbrividendo per le goccioline fredde che percorrevano il suo corpo, e la sua ferita.

“Come è andata?” chiese speranzoso in una buona notizia.

“Domani si può fare.” Rispose una voce roca e stanca.

Mello notò il tono della voce ed uscì dal bagno sedendosi accanto a Matt.

Con una mano gli sollevò il viso disperato coperto dai capelli con uno sguardo dispiaciuto e colpevole.

“Matt, domani non è la fine...riusciremo a vincere...” Esclamò con un filo di voce guardandolo negli occhi.

“No, Mel, non possiamo. E' un suicidio, e moriremo tutti e due. Lo sai bene.” Mello chiuse gli occhi respirando piano.

“Non è l'unica via” Continuò alzando gli occhi verso quelli azzurri del ragazzo.

“Dimentica tutto, dimentica kira, Near, non è necessario tutto questo.” Disse quasi urlando.

Al nome Near, Mello si chiuse per qualche secondo stringendo i denti.

“Lo so che tieni alla tua vita..”

“Mel, non hai capito un cazzo...” lo interruppe afferrandogli con entrambe le mani il viso.

“Io tengo alla tua vita...non alla mia...non a quella di Near...solo a te.” Detto questo avvicinò il viso fino ad incrociare le labbra con quelle del compagno, chiudendo gli occhi lucidi.

Mello accolse il bacio distendendo le braccia sulla schiena di Matt.

“Ce la possiamo fare.” mormorò.

Matt non rispose. Ribattere ancora non avrebbe portato a niente. Maledetta vita...che aveva voltato le spalle a Mello e a lui. Maledetto kira...maledetto Near...

“Hai ragione.” Disse poco dopo.

“Ce la possiamo fare.” aggiunse posando la sua testa sulla spalla di Mello chiudendo gli occhi. Non sarebbe stata l'ultima notte che avrebbero passato insieme.

Dopo kira avrebbero vissuto meglio, avrebbero potuto vivere in pace lontani da tutto e da tutti...

“Ce la possiamo fare.”