Crossover
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Autore: DanieldervUniverse    12/01/2016    4 recensioni
Due dei, due schieramenti. Due fila di guerrieri leggendari costrette ad affrontarsi in un duello mortale per cancellare l'esistenza dell'altra. Caos ed Armonia, male e bene, ombra e luce.
Dieci eroi, uniti da un sottile filo di memoria l'uno dell'altro, e un'alleanza dettata dal caso: il cavaliere, l'alieno, il pirata, il ninja, lo shinigami, il mago, il boss, la mezzosangue, la presidentessa e la vagabonda, affronteranno i dieci generali di Ade per ostacolare l'avvento delle tenebre, sperando nel successo della loro missione.
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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Autore\N: E adesso l'altra fazione.

Daniele II\N: Il genio qui spera vivamente di non irritarvi.


Saori fissò ancora una volta nella sfera, osservando le immagini che scorrevano in essa con una morsa nel cuore.

I dieci guerrieri che aveva richiamato a combattere per difendere l'armonia del mondo (e, secondo le regole del mondo, anche ella stessa) passavano uno dopo l'altro in quelle immagini, combattendo con coraggio, vigore e in alcuni casi persino gioia.

La reincarnazione della dea Atena sospirò, sentendo il peso del rimorso su di se, per aver condannato ancora una volta delle anime ad un ciclo oscuro di morte.

-Tutto è pronto- fece una voce femminile, interrompendo i suoi pensieri -Ho fatto ciò che mi avete chiesto.

La sfera si dissipò nell'aria, mostrando una giovane donna, con dei lunghi capelli scuri, che arrivavano all'altezza del sedere, una Katana lungo il fianco ed una divisa bianca e azzurra, che ricordava in qualche modo quella di un ufficiale dell'esercito, che attendeva a pochi passi dal seggio della dea.

-Grazie, Satsuki.

Satsuki Kuririn, uno dei dieci generali di Ade, sorella maggiore di Ryuko Matoi.

La giovane s'inchinò alla presenza della dea, con solennità e rispetto -Ho fatto del mio meglio, guidando gli eroi gli uni verso gli altri. Ma... Clare, la Claymore, non sente ragioni. Discenderà nella sua strada verso la vendetta, senza curarsi degli altri.

-Quello è qualcosa che non possiamo cambiare- osservò la dea, annuendo -Ti sono grata per il servigio reso, Satsuki. Ma ora va, se Ade dovesse scoprire il tuo coinvolgimento con me, ti farà giustiziare dai suoi.

-Grazie della considerazione mia dea. Per quanto mi dolga, farò come richiesto. Protegga mia sorella, nel caso dovesse succedermi qualcosa- con tali parole, la guerriera si alzò, e dopo un inchino si avviò giù dai gradoni dell'Altura delle Stelle.

“Questa guerra tra dei è durata anche troppo, ma finché non sarò certa che mia sorella sia al sicuro, non potrò fare niente per far cessare il conflitto” pensò, continuando a camminare retta.

La scalinata era silenziosa, fredda, come tutti gli ambienti presenti in quel mondo.

Aridi, atti solo alla guerra.

-[Non sarai troppo zelante, Satsuki?]

La ragazza si volse immediatamente verso la voce, puntando la propria lama al collo della persona.

-[Oh, a quanto pare siamo nervosi, eh?]

-Cosa ci fai tu qui?

Kumagawa Misogi, vicepresidente del consiglio studentesco dell'Accademia Hakoniwa, e uno dei dieci generali di Ade.

Il suo volto era particolare: assomigliava stranamente a quello di un dolce ed innocente bambino, con dei grandi occhi neri e tondi, eppure il suo sorriso onnipresente, il suo modo di parlare unico, e il taglio di capelli contribuivano a renderlo ambiguo, minaccioso ed inquietante, una persona da cui bisognava sempre guardarsi alle spalle.

-[Oh, niente d'importante, ti ho vista che bazzicavi qui in giro mentre i tuoi Manikins erano intenti ad assalire gli eroi, nonostante Ade ci abbia ordinato di attendere un suo ordine, e mi sono domandato a cosa era dovuta un'azione tanto ardita]- rispose innocentemente il ragazzo, sollevando i palmi delle mani verso l'alto e stringendo le spalle.

-Così, hai capito tutto vero?- domandò Satsuki, rilassando appena il corpo -Cosa farai adesso? Andrai di corsa a dirlo ad Ade?

Rinfoderò l'arma, senza staccare gli occhi da Kumagawa.

Il ragazzo rimase a fissarla con la sua espressione indecifrabile e, potremmo anche dirlo, passiva.

Poi la combattente sbatté la punta del fodero a terra, con uno scatto di tacco.

-Se è così allora fai pure!- disse con voce ferma e sicura, mentre un alone di luce si sprigionava alle sue spalle.

Le gambe erano ben piantate a terra, divaricate, e le mani erano poggiate su pomolo della spada, tenuta perpendicolare al terreno.

-Non temo Ade e non ho alcuna simpatia per la sua causa. Non ho intenzione di essere una sua pedina in questa guerra inutile. Farò tutto il possibile per assicurare la salvezza di mia sorella, anche se sarò costretta ad affrontare te e gli altri generali uno per uno. Per tanto, Kumagawa Misogi, preparati a combattere, perché non ti permetterò di uccidermi tanto facilmente.

Il ragazzo continuò a fissarla senza che il suo volto tradisse alcuna emozione, rimanendo immobile al suo posto.

Poi, senza cambiare atteggiamento, cominciò ad avanzare verso la compagna.

Satsuki non reagi, e non mostrò ostilità verso il ragazzo.

Era una situazione di stallo: Kumagawa era imprevedibile, non poteva rischiare di attaccarlo per prima ne tanto meno assalirlo nel caso non avesse avuto intenzioni nocive; ma d'altro canto, non era un avversario da sottovalutare, se fosse arrivato abbastanza vicino...

Con somma sorpresa della ragazza però Kumagawa si limitò ad inchinarsi di fronte a lei e sollevarle la gonna, rimanendo a fissare quello che c'era sotto.

-[Mh, niente male]- disse, prima di lasciare andare l'indumento e rimettersi in piedi.

-Perché l'hai fatto?- domandò Satsuki, senza muoversi dalla sua posizione, e generando di nuovo l'alone di luce mentre parlava.

-[Per decidere se fidarmi di te o no]- fu la semplice risposta.

-E l'hai deciso sbirciando le mie mutande?- chiese la ragazza, sempre con un tono solenne.

-[Beh no, quello l'ho fatto perché volevo vederle. Ma in ogni caso non serve che ti comporti così altezzosamente con me, Satsuki-chan. Non ho alcuna simpatia per Ade o per i nostri colleghi, anzi devo esserti grato per aver assicurato che Medaka trovasse un aiuto per sopravvivere, così potrò sconfiggerla io stesso in seguito]- nel finire la frase Kumagawa fece comparire due gigantesche viti nelle sue mani, assumendo una nota minacciosa e crudele, dalla piega delle labbra fino alla luce negli occhi -[Ma tieni presente che se tenterai d'interferire nuovamente non mi farò scrupoli con te.]

Satsuki gli lanciò uno sguardo sospettoso, prima di risollevare la katana e riagganciarla alla vita -Bene allora. Se è tutto allora consiglierei di avviarci, gli altri generali si saranno già radunati...

-[Aspetta un secondo, Satsuki-chan]- la richiamò Kumagawa, con una nota sospetta nel tono di voce, facendola voltare.

-[Io non andrò a spifferare agli altri e soprattutto al nostro “responsabile” il tuo coinvolgimento con Atena se accetterai di farmi un favore]- le disse, con il volto nuovamente passivo ed innocente.

-E quale sarebbe?- replicò Satsuki, portando preventivamente le mani alla spada.

-[Tu dovrai...]- squillo di trombe -[Spogliarti ed indossare nient'altro che un grembiule per servirmi!]

Silenzio...

...

-Tutto qui?- domandò sorpresa la ragazza, essendo abituata a standard di nudità ben più spinti.

-[Certamente. Non desidererei di chiederti di più!]- fece lui, con atteggiamento sognante e melodrammatico.

Satsuki rimase in silenzio, fissandolo, ancora non del tutto convinta.

-Come preferisci- decise di dire, infine, chiudendo la questione -Quando troverai un grembiule chiamami.

Seguirono alcuni istanti di silenzio, in cui la ragazza ricominciò la sua discesa verso la Giudecca.

-[A proposito Satsuki-chan]- la richiamò Kumagawa -[Non è che mi daresti il tuo numero di cellulare?]


-Come osi rivolgerti a me!?- fu il grido che li accolse quando arrivarono nella Giudecca, seguito da uno schianto e dal suono di macerie che franavano

Kumagawa mantenne la sua tipica espressione passiva, mentre Satsuki irrigidì i nervi, sentendo la paura affacciarsi.

“Cosa è successo stavolta?”.

-Lurido essere inferiore, nessuno può rivolgersi a me in quel modo!- un piccolo nano, con due corna viola che spuntavano dalla sua testa ovale, in parte bianca e in parte rosa, con mani e gambe entrambe con tre dita prensili, una coda nodosa e un armatura futuristica, completa con un visore sull'occhio destro, stava con le braccia incrociate di fronte ad una nube di polvere, probabilmente causata da egli stesso.

-[Ehi, Lord Freezer]- lo salutò Kumagawa, incurante della reazione rabbiosa che avrebbe avuto l'interessato ad essere richiamato in quel modo -[Come va la giornata?]

L'alieno si volse verso di lui con sorriso malvagio -Oh, guarda un po chi rispunta- fece, fissando i due -Che rara occasione vedervi qui. Siete tornati strisciando dal vostro padrone, vero?

Il tono era decisamente altezzoso, come tipico di Freezer verso coloro che considerava inferiori.

-[Beh si, non vedo altra ragione per essere qui dopo tutto. A meno di non avere un guinzaglio, dico bene?]- rispose il ragazzo, stringendo le spalle e sollevando le braccia, prima di lanciare uno sguardo di scherno all'indirizzo dell'altro.

Una vena cominciò a pulsare sulla testa di Freezer, segnalando che la stoccata di Kumagawa aveva fatto centro.

-Oh, non starai per caso parlando di me?- domandò minaccioso, lottando per trattenere la sua rabbia.

-[Dipende]- replicò il ragazzo, ghignando senza ritegno -[Sei stato punito per la tua insubordinazione un'altra volta?]

-Come osi!?- esclamò Freezer, rilasciando la sua aura con violenza, generando forti correnti di vento e iniziando a crepare il terreno.

-Nessuno si prende gioco di me! Nessuno può permettersi di controllarmi! Io sono Lord Freezer, l'essere più potente dell'Universo!- gridò l'alieno, sollevandosi in aria.

-[Oh, così ho ragione eh?]- replicò Kumagawa, improvvisamente allegro.

-Ehi, dacci un taglio. Farlo arrabbiare non ci porterà altro che guai- gli disse Satsuki, mettendogli una mano sulla spalla e ammonendolo con lo sguardo.

-[Oh andiamo, si sta prendendo una rivalsa su qualcun altro per delle colpe che ha commesso lui. Che razza di vicepresidente del Consiglio studentesco sarei se chiudessi un occhio sulla questione?]- replicò il ragazzo, facendo comparire due viti nelle proprie mani.

-Allora muori, lurido verme!- gridò Freezer, lanciando una sfera di Ki contro Kumagawa e Satsuki.

I due evitarono il colpo, ma mentre la ragazza si ritirò in posizione più sicura, il ragazzo puntò dritto contro l'alieno.

Quello gli andò incontro, colpendolo con la coda.

Il crack sonoro del collo di Kumagawa mentre si spezzava si riverberò per tutto l'ambiente, lasciando cadere a terra il corpo inerme del ragazzo, come una bambola rotta, mentre Freezer atterrava tranquillamente.

L'alieno di volse verso il corpo del ragazzo, sorridendo soddisfatto -Come sospettavo.

-Freezer...- fece Satsuki, fissando il cadavere del compagno.

-Uh? Oh, anche tu?- rispose l'altro, voltandosi minaccioso -Non mi interessa quanti di voi patetici insetti tentino di attaccarmi, alla fine vi annienterò tutti. A cominciare da te!- unì due dita e scagliò un attacco Ki di potenza concentrata.

La ragazza schivò con un balzo, attivando il dispositivo sulla sua spalla ed attivando il suo Kamui.

-Life Fiber Override! Jun-Ketsu!

-Muori! Muori!- insisté Freezer, continuando a bersagliarla con i suoi colpi.

Satsuki trasigurò il suo Kamui, in modo da poter volare, e iniziò a sfrecciare a zig zag evitando i suoi colpi.

-Maledetta!- il sovrano galattico iniziò ad inseguirla, riuscendo a raggiungerla e colpendola alla spalla con uno dei suoi attacchi Ki.

Satsuki deviò verso terra, riuscendo ad evitare ulteriori danni, ma venne intrappolata quando Freezer l'afferro per il collo e la inchiodò ad una parete con la sua coda.

-Hai finito di correre. Nessuno sfugge a Lord Freezer, ora preparati ad incontrare la tua...- stava dicendo, iniziando a stringere più forte, ma con un gesto deciso la ragazza mozzò l'estremità della coda, liberandosi, e colpì l'alieno al volto, facendolo indietreggiare.

Poi si abbandonò contro il muro, tossendo sangue per alcuni istanti.

“C'è mancato poco. Devo andarmene prima che...” pensò, alzando di nuovo lo sguardo, ma il nemico non le lasciò modo di sfuggire e la colpì con violenza al petto, lasciandola boccheggiante e indifesa.

-Come... osi? Come hai osato colpirmi!? Una creatura insignificante come te non merita di arrivare a colpire uno come me!- Freezer la raccolse da terra e la sollevò in aria (ovviamente, essendo visibilmente più basso, dovette sollevarsi anche lui), tenendola per la gola -Sono stanco dei vostri giochetti! Non ti permetterò di vivere oltre. Una simile offesa a Lord Freezer non può restare impunita!- sollevò l'altra mano, concentrando il Ki per preparare un attacco sufficiente a vaporizzarle il capo.

Ma una mano non sua s'interpose, stritolandogli il polso in una morsa.

-Chi osa interferire con AH!- fece l'alieno, volandosi verso il nuovo arrivato, ma restando sgomento alla sua semplice vista.

La vistosa armatura d'oro, il mantello bianco, e la fluente chioma blu (che in realtà poi sarebbe bionda ma sorvoliamo).

-Ti avevo avvertito Freezer- minacciò Saga di Gemini, aumentando la presa sull'arto e facendogli perdere la concentrazione.

La sfera di Ki esplose, danneggiando la mano dell'alieno ma non riuscendo a scalfire l'armatura dei Gemelli.

-T-tu... tu... TU!- esplose di nuovo il sovrano galattico, menando un calcio alla spalla del Saint.

-Nessuno può comandarmi! Nessuno può permettersi di dare ordini a me!- l'attacco raggiunse l'avversario, ma l'unico effetto che ottenne fu uno sguardo più duro, prima che Saga menasse un manrovescio al suo volto, spedendolo contro la parete opposta con uno schianto.

-COME OSI!- esclamò ancora più irato l'alieno, tornando alla carica e venendo respinto da un gesto della mano.

Freezer si fermò a respirare affannato, tutti i muscoli tirati e pronti allo scontro.

-Eh... eh eh eh questa volta hai toccato il fondo Saga- disse con un tono di sfida, riprendendo un espressione fiduciosa -Ma è ora di farti rimangiare l'offesa.

Il corpo della creatura cominciò a mutare, mentre il suo volto mostrava un'espressione di sforzo e dolore contemporaneamente: le gambe e le braccia si allungarono, il busto crebbe di dimensioni, distruggendo l'armatura, e le corna si ripiegarono verso l'alto.

-Ah... ah... ah... Mh- disse con un sorriso sicuro, prendendosi qualche istante per recuperare il controllo -Allora, Saint? Ti senti ancora il più forte?

Satsuki trattenne un sussulto: la potenza di Freezer era appena decuplicata, o forse anche di più.

Il potere che emanava quell'essere era stupefacente, terribile; si sentì schiacciare contro la roccia per quanto fosse pressante.

Gemini si volse a confrontare l'avversario, che continuò ad avanzare fin quasi a sfiorarlo.

Ormai l'alieno superava il Saint di tutta una testa, e la sua voce si era fatta più profonda.

-Mh, Se ti aspetti pietà da me, temo che non avrai. Prega il tuo dio, Saga, perché stai per raggiungerlo!- Freezer caricò il pugno, calandolo a velocità sorprendente.

Satsuki sentì un fremito percorrerle il corpo solo a percepire la corrente d'aria causata dal colpo, ma rimase a bocca aperta quando si accorse che Saga si era limitato a schivare spostando appena la spalla, lasciando persino Freezer interdetto.

Quindi il Saint rispose, colpendo il petto del nemico con una potenza tale da far regredire la sua forma, per poi scagliarlo nuovamente contro la parete con un onda d'urto.

-Abbiamo già seguito questo copione diverse volte Freezer, è ora che tu capisca qual è il tuo posto qui- replicò duro Saga, prima di volgersi verso Satsuki.

-Stai bene?- domandò, con una voce più distesa e rassicurante.

La ragazza si sorprese di quel momento di compassione, non sapendo come reagire, ma qualcuno intervenne al suo posto, applaudendo con leggerezza.

-Impressionante Saga- fece un uomo, con dei capelli castani lunghi fino alle scapole abbandonati sulla spalla, e vestito con una lunga tunica bianca, seguito da altre tre figure.

Satsuki strinse i denti, riconoscendo gli altri generali di Ade.

Sosuke, Aizen, l'uomo che applaudiva: ex Capitano Shinigami della Quinta Divisione, attuale leader degli Arrancar, e uno dei dieci generali di Ade; se Kumagawa era imprevedibile, lui era l'esatto opposto, potevi sapere esattamente cosa avrebbe tentato di fare, ma non saresti stato in grado di fermarlo in quanto lui già sapeva cosa avresti tentato di fare; li teneva tutti in pugno, tranne Saga.

Al suo fianco camminava una figura femminile, avvolta in nient'altro che un lungo panno stracciato e lurido, con un immensa spada in mano: Priscilla, ex Numero Due dell'Organizzazione, e una delle Claymore più potenti di tutti i tempi, tanto temibile da essere superiore persino ai demoni definiti Abbissali; non sapeva molto di lei, restava rigorosamente attaccata ad Aizen e non parlava mai.

Zeref Dragneel, il Mago Oscuro, veniva dietro di loro: era immortale, e con più di quattrocento anni d'età e di esperienza, ma non sembrava interessato a prendere parte al conflitto.

Edward D Teach, soprannominato Barba Nera, chiudeva la fila: rispetto agli altri lì sembrava un uomo enorme e grasso, con una barba incolta e i denti scarsi quanto il suo cervello; nonostante fosse spesso impacciato e stupido, non bisognava sottovalutare i suoi poteri, o la sua natura ambigua.

Altri quattro dei generali di Ade erano arrivati, e nessuno di loro si era prodigato di intervenire.

Saga li dominava con il suo pugno di ferro.

Ma, contando se stessa, Kumagawa, Freezer, i quattro e lo stesso Saga, ne mancavano ancora due.

-[Non vi preoccupate per me, sto bene]- disse in quel momento il ragazzo, apparendo di nuovo sano come un pesce, accompagnato da un ragazzo dal volto coperto di cerotti, uno sguardo mogio e depresso e con i capelli rossi che sprizzavano verso l'alto: Enma Kozato, decimo Boss della famiglia mafiosa Simon, detentore della Fiamma della Terra, uno dei dieci generali di Ade.

-Vedo che ti sei ripreso in fretta, Kumagawa- gli disse Saga, con voce neutra, ignorando gli altri.

-[Oh si, grazie alla mia abilità “All Fiction” cancellare la mia morte e le ferite di Enma, Satsuki e Freezer è un gioco da bambini]- rispose il ragazzo, tutto allegro e sorridente.

-Ben fatto Kumagawa- intervenne Aizen, invitando Enma a raggiungerlo con un gesto della mano, a cui il ragazzo rispose immediatamente eseguendo -Enma e io ti siamo grati per la tua gentilezza.

-Umpf- sbuffò Freezer, riunendosi agli altri con suo grande disappunto.

Satsuki si risollevò a sua volta, constatando che gli effetti di “All Fiction” avevano funzionato, e il suo corpo era di nuovo in perfetta salute.

-Bene- Saga scandì le parole, in modo da essere il più incisivo possibile -Puoi uscire adesso. Non hai più ragione di nasconderti.

Al suo comando una figura vestita in modo piuttosto particolare comparve in mezzo a loro.

I capelli scuri, la maglia bianca che lasciava il petto scoperto, la sottile spada appesa alla cinta violacea, e i pantaloni da combattimento blu.

Sasuke Uchiha: uno degli ultimi sopravvissuti del suo leggendario clan di ninja, correntemente un esiliato del Villaggio della Foglia.

Satsuki mascherò la sua sorpresa dietro ad un'espressione di muta contemplazione, sorprendendosi di come quel ragazzo fosse riuscito a nascondere la propria presenza a tutti tranne che a Saga per tutto quel tempo.

La rabbia di Freezer, il sorriso compiaciuto di Aizen, gli occhi sorpresi di Barba Nera, l'apatia di Enma e Priscilla, e l'indifferenza di Zeref e Kumagawa parlavano chiaro: nessuno di loro si era accorto del ninja.

Sasuke si volse lentamente verso Saga, ma puntando il suo sguardo penetrante su di lei.

A quel punto Satsuki ebbe un altro fremito mentre un pensiero la travolse: forse Sasuke l'aveva seguita fino da Atena e ritorno, per tutto il tempo, e lei non se ne era accorta.


A\N: Bene, e con questa abbiamo presentato i nostri dieci “villains” e parte delle loro personalità. A questo punto vi faccio una domanda ragazzi.

DII\N: Se c'è qualcosa, riguardo a questo capitolo o al precedente, che non vi quadra, o trovate che questi personaggi non siano realistici, prego informatelo.

A\N: Ah, ma grazie. Si comunque vi sto chiedendo se i personaggi siano troppo OOC. Aspetto vostre notizie. Alla prossima. Ciao.

  
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