Eddard Stark

Senti la spada che un tempo era stata tua, la senti pesare sul tuo collo, la sua lama è fredda, ma infondo il suo nome è sempre stato Ghiaccio.
Ti sei umiliato difronte ad un re bambino, ti sei umiliato dicendo di essere un traditore, dicendo che in realtà il ragazzo che ti ha condannato a morte è il vero re dei Setti Regni, ma hai mentito, tutte bugie.
« No, no ti prego! »
E’ la voce di tua figlia, la tua amata figlia maggiore, urla chiedendo al re di non farlo, di non permettere alla sua giustizia di ucciderti, ma lui sembra essere sordo alle sue suppliche.
Hai ceduto Ned Stark, hai ceduto per lei, affinché avesse salva la vita, hai ceduto perché sapevi che altrimenti per lei sarebbe stata la fine, una piccola lupa ostaggio dei leoni.
I tuoi occhi sono fissi verso una statua dove un’altra ragazza si è arrampicata, anche lei è tua figlia, Arya, l’indomabile Arya Stark, la guardi e poi chini il capo.
L’aria si fa densa, sai che manca poco.
Chiudi gli occhi pregando i tuoi Dei, Dei che non hanno poteri dove ti trovi, Dei che non ti hanno risparmiato la vita e che probabilmente non la risparmieranno al resto della tua famiglia.
Pensi alla tua dolce Catelyn Stark, ai suoi bellissimi capelli ramati, uguali a quelli di Sansa, pensi ai tuoi figli, a Robb che avrebbe dovuto trovare la forza di diventare lord di Grande Inverno e salvare poi le sue sorelle.
Pensi a Jon al tuo ragazzo che non hai mai voluto riconoscere come Stark, conosci la sua impulsività e temi che possa commettere qualche sciocchezza che gli costerebbe la vita.
Pensi ai tuoi figli più piccoli, Bran che ancora aveva gli occhi chiusi quando lasciasti il Nord, non si era ancora ripreso dalla caduta e infine il più piccolo, Rickon, così piccolo che forse sai che la sua memoria di bambino ti dimenticherà.
Poi la spada arriva e per l’ultima volta senti le urla strazianti di Sansa.