Prologo


Un'altra battaglia era finita, per l'ennesima volta la Terra aveva sfiorato la sua distruzione uscendone però nuovamente vittoriosa grazie ai valorosi guerrieri che, in quel momento, si stavano godendo il meritato riposo al palazzo del supremo.
Tra di loro vi erano tre bambini, seduti sul ciglio del palazzo ad osservare le nuvole sottostanti, respirando un'aria diversa che portava il profumo della libertà.
"Finalmente è finita, non ce la facevo più" si lamentò Trunks, otto anni,stendendosi a pancia all'aria.
"A chi lo dici..ho una tale fame che mangerei un dinosauro" proferì Goten, sette anni, stendendosi accanto all'amico e compagno d'avventure.
"La verità è che se non aveste sbagliato con la fusione, sarebbe finito tutto molto prima" fece notare la bambina di sette anni che era seduta in mezzo a loro.
Era alta per la sua età, i capelli lunghi e castani ondeggiavano nel vento legati in una coda alta e i vispi occhi azzurri squadravano da capo a piedi i due ragazzini colpendo quel nervo scoperto meglio delle sue parole.
Ma Keily era fatta così, pensò Goten, sempre diretta e per nulla delicata ma era la sua migliore amica pure e soprattutto per quel motivo.
Goten e Trunks sapevano che lei aveva ragione ed erano consapevoli anche che se la fusione fosse riuscita subito tante cose si sarebbero potute evitare, prima tra queste la morte della suddetta ragazzina, tornata poi in vita con le sfere del drago.
Goten ricordava quel momento in maniera così vivida che per un istante gli sembrò di riviverlo e dire che Keily non era per nulla facile da uccidere.
Era una strega, tra le più potenti che fossero mai esistite.
Non quel genere di strega con il naso bitorzoluto e la scopa volante, proprio no.
Keily aveva un viso dolce e molto femminile, dai tratti sottili e delicati e volava tranquillamente senza l'ausilio di un ridicolo bastone di legno.
La sua famiglia, era una delle quattro famiglie di stregoni fondatori,ovvero coloro che dominavano gli elementi della natura ed in grado quindi di accedere ad un potere talmente grande che era difficile contenerlo, perciò quando Majin Bu l'aveva trasformata in una caramella mentre lei cercava di trattenerlo per dare modo a loro di ripetere la fusione, Goten ne era rimasto sconvolto.
Goten si rimise seduto a fronteggiare l'amica.
"E' vero ma tu potevi evitare di farti trasformare in una caramella..voi femmine siete tutte uguali, vi fate mettere nel sacco con nulla" disse lui scatenando l'ira di Keily che iniziò a rincorrerlo per tutto il palazzo mentre Trunks sospirava rassegnato senza la minima intenzione di muoversi da li.
Loro tre erano una bella squadra e sarebbe stato bellissimo se fossero rimasti insieme per sempre... ma purtroppo il destino aveva in mente un piano diverso.
Keily li aveva informati che l'indomani lei e la sua famiglia sarebbero partiti alla volta di un pianeta non molto lontano ma comunque inarrivabile per chi non possedeva poteri magici.
Era chiamato Lux, il pianeta di luce ed era la sede della scuola di magia più famosa della galassia.
Vicino…ma comunque lontano.
                                       *
“Devi proprio andartene?” chiese Goten a Keily quel pomeriggio.
Erano a casa di lei, seduti sotto l’enorme salice piangente presente nel giardino, ad osservare quella parte del rami che sfiorava appena l’acqua limpida del laghetto.
Il salice e il laghetto si trovavano in una zone separata del giardino, alla quale si aveva accesso tramite una piccola porta di legno.
Era una sorta di giardino segreto, un piccolo paradiso dove Goten e Keily passavano la maggior parte del loro tempo, giocando e divertendosi.
Nemmeno Trunks sapeva di quel posto, non perché volessero avere segreti con lui ma perché quello era il luogo in cui Keily e Goten si erano conosciuti tre anni addietro.
“Mamma vuole che diventi forte e per farlo devo allenarmi Goten, con maestri che abbiano poteri come i miei. Ma tornerò te lo prometto” rispose lei alzando il mignolo per suggellare la promessa.
“E io prometto che ti aspetterò”rispose lui intrecciando il mignolo con quello della ragazza.
La madre di Keily li trovò così, sotto quel salice, addormentati e con i mignoli ancora intrecciati.
Erano così carini che la signora Tashiken non potè evitare di scattare loro una foto, con la macchina fotografica che portava sempre con sé per il suo lavoro.
Quello era certamente un ricordo che Goten e Keily avrebbero conservato.
                                        *
 
Satan City dieci anni dopo…
“Signor Son! Son Goten..si svegli immediatamente!”.
La voce del professore era così acuta e maledettamente fastidiosa che Goten si svegliò per forza di cose, o forse fu una reazione difensiva del suo cervello, intento evitare che lui perdesse l’udito.
“Mi scusi professore, mi sono appisolato” rispose biascicando il giovane.
“Ce ne siamo accorti…perché non va a proseguire il suo pisolino fuori programma nell’ufficio del preside? Sono certo che sarà lieto d’intonarle una ninna nanna!” esclamò il professore e mentre Goten usciva dall’aula immerso nelle risate generali pensò che a sua madre l’ennesimo richiamo dal preside non avrebbe di certo fatto piacere.
Era andato a dormire molto tardi la sera prima, immerso com’era nei suoi allenamenti, dopotutto il torneo di arti marziali si avvicinava e lui non aveva intenzione di essere da meno di suo padre, di suo fratello e nemmeno del suo migliore amico.
Non appena tale termine gli venne in mente si bloccò qualche secondo.
Come ogni volta che pensava al concetto di migliore amico gli tornava in mente lei.
Erano passati dieci anni e da quattro non ne aveva più notizia.
Prima si scrivevano spesso ma in seguito la posta interplanetaria si era bloccata a causa di una guerra che aveva coinvolto numerosi pianeti tra i quali vi era anche il pianeta Lux dove c’era Keily.
Chissà come stava e cosa stava facendo, chissà quando sarebbe tornata.
Perso in questi pensieri si accorse della bellissima ragazza che era uscita dall’ufficio del preside solamente quando l’ebbe superato.
Si voltò meravigliato dal profumo di mughetto e biancospino che aveva sentito vedendo solo una ciocca liscia di capelli castani sparire dietro l’angolo, giusto un istante prima che il preside lo chiamasse all’interno del suo ufficio…
 
                                     *
Note dell’autrice: Buonasera a tutti XD Dunque avevo già scritto una storia su questo fandom , ma non rispecchiava più il tipo di scrittrice che sono diventata così l’ho eliminata e ho provveduto a scriverne una nuova.  Il protagonista (come se non si fosse capito XD) è Goten, uno dei miei personaggi preferiti in assoluto che a mio parere era stato enormemente deglassato nella serie GT, dove non solo era diventato un pigro fannullone che pensava solo al telefono e alle ragazze, ma aveva anche una ragazza che io personalmente non ho mai apprezzato.
Così ho deciso di scrivere questa fic What if? Ipotizzando che Goten avesse, oltre a Trunks, anche una migliore amica a cui tiene tantissimo sparita per dieci anni che poi farà il suo ritorno e… che mai potrà accadere? XD
Premetto che non ho nulla contro le coppie Canon, so che molti shippano la Goten x Bra come se non ci fosse un domani ma io ho voluto fantasticare ed immaginare qualcosa di estremamente differente.
Buona lettura a tutti e spero vogliate dirmi cosa ne pensate <3
Eden891