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Autore: Beatrinik    14/01/2016    2 recensioni
Si dice che la Sandai Kitetsu di Roronoa Zoro sia maledetta, un amore perduto può rendere maledetta una katana? Zoro e Nami lo scopriranno a loro spese!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il vecchio artigiano aveva deciso che quella sarebbe stata l’ultima katana che avrebbe costruito, gli anni avanzavano, la vista calava e nelle braccia non aveva più la forza per forgiare a dovere il pregiato acciaio che avrebbe assaggiato il sangue di molti nemici. Non intendeva armare un samurai con un’arma che non fosse all’altezza del compito che gli spettava e che non fosse all’altezza della sua fama di armaiolo. Infine, credeva che fosse arrivato il momento di trascorrere del tempo con l’amata moglie, troppo spesso trascurata e lasciata dormire da sola mentre l’artigiano trascorreva notti insonni in officina nel tentativo di migliorare le sue opere.

Di recente aveva reclutato un apprendista che avrebbe proseguito la sua arte e si apprestava a mostrargli una tecnica di lavorazione della lama messa a punto da lui stesso, grazie alla quale la leggerezza e l’equilibrio della lama erano ottimizzati senza però ridurne la potenza di attacco. Il segreto risiedeva tutto nel processo di tempra durante il quale l’acciaio rovente veniva raffreddato molto velocemente al fine di incrementare la durezza della lama. Un passo falso e una volta ultimata la lama, seppur perfetta alla vista, questa poteva infrangersi miseramente al primo fendente, mandando in rovina lo sfortunato samurai che l’impugnava.

Nel retro bottega l’atmosfera era elettrica mentre l’attento artigiano si apprestava ad illustrare tutti i passaggi significativi al ragazzo accanto a lui, bramoso di apprendere i segreti di quell’arte a prima vista rozza, fatta di fornaci e colpi di maglio, ma nella quale per eccellere occorreva una grande delicatezza.
Dopo aver forgiato la lama, per la quale aveva usato uno dei migliori acciai disponibili, la affondò nel bagno di tempra ideato da lui stesso facendo attenzione a bagnare  il filo della lama dalla punta fino all’attaccatura dell’elsa e controllando attentamente la temperatura del metallo, finito il procedimento mise la spada sul banco con la lama rivolta verso l’alto affinché potesse raffreddare tutta la notte.

Si stava sfilando i quanti di lana di roccia quando nel locale irruppe la sua vicina di casa in lacrime la quale gli disse che sua moglie era stata colpita da un malore. A niente erano valsi i soccorsi, la donna era spirata.
Il vecchio sentì improvvisamente una sensazione di immenso calore al ventre, come se fosse stato trapassato da una lama, le ginocchia gli tremavano tanto che dovette appoggiarsi al banco da lavoro per sostenersi. Non proferì parola, un agghiacciante urlo di strazio venne partorito dalla sua gola e un pianto disperato gli bagnò il rugoso volto.
Una cascata di lacrime bagnò lungo tutta la sua lunghezza la lama in raffreddamento che era appoggiata sul banco dove si disperava l’artigiano. Non appena riacquistò un minimo di forze corse via dalla bottega diretto verso casa seguito dalla donna lasciando l’apprendista da solo spiazzato dalla terribile notizia. Il ragazzo pensò che vista la portata della tragedia il vecchio non si sarebbe di certo fatto vivo quella sera così si apprestò a mettere in ordire l’officina per la chiusura, il minimo che poteva fare era alleviarlo almeno da quel pensiero.

Mentre riordinava gli attrezzi lo sguardo si posò sulla nuova spada, l’ombreggiatura della lama la cui sagoma sembrava replicare delle fiamme ardenti si era tinta di un tetro color violaceo. Era la prima volta, nella sua seppur breve carriera di armaiolo, che vedeva il filo di una katana mutare di colore in quel modo. Non ci badò più di tanto, finì di mettere in ordine, chiuse la bottega e si avviò verso casa.
 
Dopo quella sera il maestro non aveva più messo piede in bottega lasciando tutto il mano al ragazzo il quale in compenso si occupava di provvedere a lui. Gli affari andavano bene, il ragazzo non forgiava ancora katane degne del suo predecessore ma stava migliorando giorno dopo giorno. Delle vecchie spade forgiate dal vecchio artigiano ormai in armeria rimaneva solo quella costruita quella terribile sera. Un giorno un ricco samurai di prossimo alla pensione entrò in bottega alla ricerca di una spada di buona fattura per concludere la sua carriera di guerriero che potesse poi accompagnarlo per eventi di rappresentanza. Il ragazzo ascoltò attentamente le richieste del samurai e subito penso all’ultima opera del maestro; la fece visionare al cliente che fu subito colpito dalla curiosa colorazione dell’ombreggiatura. Non volle vedere altre spade, pagò il giovane armaiolo e sparì con la sua nuova spada.

Nei mesi successivi la katana poté finalmente assaggiare il sangue dei nemici del samurai, impegnato nelle ultime battaglie della sua lunga e gloriosa carriera. Il guerriero rimase colpito dalla spada, leggera e forte, sembrava avesse un’anima assetata di sangue, quando titubava lei lo spingeva a sferrare il fendente definitivo per porre fine alla battaglia. Ma non era abbastanza per il demone che dimorava in quel metallo.
Una notte il samurai si svegliò di soprassalto, come se fosse posseduto da un’entità soprannaturale si alzò ed afferrò la katana. Fece il giro intorno al letto arrivando dal lato dove riposava sua moglie, sfoderò la spada con un movimento lento e fluido, l’ombreggiatura violacea era luminescente ed un bagliore tetro illuminava la stanza, lo stesso bagliore proveniva dagli occhi ormai demoniaci del samurai. Con un rapido fendente verticale colpi in pieno petto la donna, urlò per il dolore lancinante ed improvviso, aprì gli occhi e vide il marito con l’arma ancora tra le mani, dalla lama gocciolava il suo sangue sul pavimento. Senza fiato sussurrò “perché?” rivolta al marito e poi morì.

Quel suono risvegliò dalla trance il samurai che non riuscì a credere ai propri occhi, si sentiva stordito, come se fosse ubriaco, ma questo non bastò per non fargli capire cosa fosse successo. Straziato osservava il corpo esanime sul letto, in un bagno di sangue, abbassò gli occhi verso il pavimento fino alla piccola pozza creatasi dalle gocce che scivolavano dalla spada, ne risalì la lama fino alla sua mano e capì di aver appena colpito a morte sua moglie. Nel buio della stanza, il bagliore proveniente dalla lama ora era sparito, il samurai si accasciò piangendo sul corpo della donna , la testa gli scoppiava, si stava strappando i capelli dalla disperazione quando il suo sguardo cadde sulla spada. La impugnò nuovamente e, come nella notte della sua forgiatura, le lacrime dell’uomo caddero sulla lama, senza esitazioni la conficcò nel ventre stremato dal pianto e spirò lentamente accanto alla donna. Il bagliore si riaccese per un attimo appena la lama lo trapassò, si spense quando morì. Il demone era sazio.

Le lacrime versate sulla lama dal suo creatore, lacrime di amore perduto, impotenza e disperazione l’avevano resa la dimora di un demone assetato degli stessi sentimenti, se non riusciva a saziarsi si impossessava del proprietario per ottenerli.

Dopo quella volta la spada passò di mano in mano, la storia del samurai venne tramandata dai suoi possessori. Essi temevano il potere dell’arma ma allo stesso tempo ne erano attratti, il demone non poté più saziarsi di lacrime disperate e sangue di amanti perché nessuno dei guerrieri che la impugnò in seguito era innamorato. Il demone, così come tutti noi, era in cerca del vero Amore.

Molti anni dopo la spada riposava in un cesto in un’armeria della città dove era stato ucciso il Re dei Pirati, Gol D. Roger, ed un giovane e aitante spadaccino dai capelli verdi sfidando la sorte la scelse come sua seconda spada…o forse la spada scelse da chi essere impugnata.



Nota dell'Autrice
Ciao a tutti! Intanto mi presento perchè è la mia prima ff. Mi chiamo Beatrice e seguo ormai OnePiece (anime) da moltissimi anni come tutti voi. DI recente mi sono imbattuta in questo sito e mi sono appassionata alle storie pubblicate, soprattuto storie Zonami, essendo i miei personaggi preferiti. Ho voluto quindi cimentarmi anche io nell'impresa! I nostri beniamini appariranno nel prossimo capitolo, nella mia testa la storia ne avrà 3. 
Spero che la storia vi piaccia e spero di leggere delle recensioni, soprattutto per migliorarne i difetti! 
Buona Lettura ed al prossimo capitolo!!
   
 
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