Ah, la sveglia e suonata ed il momento più bello è finito. Com'è possibile che sia già settembre? Sembra ieri che stavo nelle spiagge di Brighton con la mia ragazza, Eleanor. Quest'anno lei non c'è, si è trasferita tre giorni fa a Chicago, nell'Illinos, Stati Uniti, per motivi a me sconosciuti. Non mi ha voluto dire il perchè.
Comunque dovrei vestirmi, lavarmi i denti e poi uscire e fare colazione con Oliver, il mio migliore amico. Mi è mancato a dire la verità, di solito sono una persona abbastanza fredda, che se ne sta per le sue ma credo che dovrei cambiare la mia personalità, me lo dicono tutti.
Sono uscito e vedo la macchina di Oliver parcheggiata sul marciapiede, a volte penso come abbia fatto a prendere la patente.
''Oliver, trovi sempre parcheggi molto comodi, eh?''
''Sali in macchina, almeno sono bravo a guidare''
''Ma nei parcheggi di sicuro sei il peggiore''
Dopo la chiacchierata del parcheggio, inizia a parlare della sua estate. E' stato a Roma e ha detto che l'ha trovata troppo 'all'antica'. Dopo una settimana della vacanza romana è andato a Londra con la sua fidanzata, specificamente, c'è rimasto quattro giorni.
Gli ho parlato della mia e ovviamente non poteva mancare la sua solita esclamazione ''Avete scopato tu e Eleanor?''. Ovviamente io non sono così stupido da rispondergli però mi limito a dire ''Solo nei tuoi sogni''.
Siamo arrivati al nostro bar preferito dove fanno i pancakes più buoni della storia con lo sciroppo d'acero proveniente dal Canada.
''Sono buonissimi, come sempre''.
Dopo aver finito la nostra colazione, ci dirigiamo verso l'auto di Oliver.
Siamo davanti all'inferno. Io e Oliver ci diamo un saluto secchio, con una pacca alla schiena e ognuno se ne va per conto suo. Vado verso il mio armadietto a posare i libri e per fortuna avevo la prima ora di buco. E' desolato il corridoio e decido di andare in bagno a passare un po' il tempo ma appena apro la porta, mi trovo i miei più grandi nemici, Joe e Matt.
''Ciao perdente, marinato la prima ora? Non si fa''
''Ho la prima ora buco. Ora ti levi?'' dico con le poche parole della difensiva che sapevo, che erano poche e nulla. Li ignoro ed entro nella toilette.
E' appena scattata la seconda ora e mi dirigo verso la classe di letteratura inglese che di sicuro il professore Lane vuole fare la sua prima lezione su Shakespeare. Ormai, sono abituato. Entro e prendo il primo posto libero che vedo. Ero accanto ad un ragazzo che non ho mai visto in questa scuola, ha degli occhi color verde e delle profonde fossette.
''Piacere, Harry Styles. Sono nuovo in questa scuola e mi sento molto disorientato!''
Io senza farmi alcun problema dico ''Dopo la lezione c'è la ricreazione e se vuoi posso farti da guida. Comunque io sono Louis Tomlinson. Figo il tuo cognome, si vede che hai stile''
''Grazie mille, Louis.''
Entra il prof. Lane. Bene, non vedo l'ora che dica a tutta la classe ''Louis, quest'anno ti boccio se non studi'', lo dice da due anni e ancora non l'ha fatto. 
''Buongiorno ragzzi, passate bene le vacanze. Tu Louis, come va? Hai studiato quest'estate?''
Io gli rispondo con una risposta secca ''Si''
''Lo sai che se non studi ti boccio, eh?''
Volevo tanto mandarlo a quel paese, ma ho evitato.
Attacca Harry a sussurrare ''Insomma ce l'ha con te'', mi limito a fare una faccia stufata e uno sbuffo.
''Abbiamo un nuovo studente oggi. Tu, vicino allo scansafatiche, come ti chiami?''
''Sono Harry Styles''
''Come mai sei qui?''
''I miei sono a lavorare qui a Doncaster''
''Bene, abbiamo modo di conoscerci meglio durante le mie entusiasmanti ore di letteratura''
Io penso tra me e me ''Ah, meno male che per lei sono divertenti''.
Finita l'ora mi alzo e vado a cambiare i libri mentre sento una persona che mi tocca la spalla
''Vedo che sei molto interessato alle sue lezioni. Avevi detto che mi facevi fare il tour della scuola''
''Si, certo. Andiamo da quella parte''
Questo ragazzo mi sta troppo antipatico, non mi fa dire niente, okay si sono una persona di poche parole ma fammi parlare eh. 
''Ehm.. Styles, ora devo andare, mi sta aspettando il mio migliore amico a mensa. Se vuoi, raggiungimi''
''Di già? Devo finire di parlarti della mia estate''
''Vorrei ascoltare ancora ma non posso, scusami, ci vediamo in classe''
Finalmente me lo sono tolto di torno ma in realtà non dovevo andare a mensa ma fuori a fumare una sigaretta con Oliver e appena mi allontano un po' da lui, mi rincorre e dice ''Aspetta, vengo con te, sono da solo'' e penso tra me e me ''CHE PALLE!''.
''Non sto più andando a mensa ma fuori la scuola a fumare, non credo tu voglia venire, sembri un bravo ragazzo''
''Ti sbagli, anche io fumo''
''Wow, mi fa piacere...''

Viene con me e Oliver mi viene subito incontro abbracciandomi, e sento una goccia sulla mia spalla ''Louis, ti devo parlare. É a proposito di Eleanor.''
''Cosa le è successo? Parla!''
''So il motivo perchè si è trasferita in America.''
''Perchè te l'ha detto?''
''Lei ha avuto il tumore al cuore.''
''Cosa? Perchè queste cose non le so?''
''Louis, non te l'ha detto per non farti preoccupare.''
''E ora?''
''Louis...''
E mi è bastato solo quel 'Louis' per capire che lei non ce l'ha fatta. Non capisco perchè non me l'abbia detto. Harry si avvicina e dice ''Meglio che vada, cosiì puoi stare da solo''. Non mi andava di fare la prossima lezione, il mio cuore è a pezzi e decido di andare via e chiesi a Oliver se poteva accompagnarmi al bosco dove avevamo inciso le nostre lettere su un albero. L'amavo un sacco, era il mio angelo. Mi manca. Decido di fare una chiamata ai genitori di Eleanor.
''Salve sono Louis, ho appena saputo di Eleanor''
''Scusami se ti abbiamo tenuto allo scuro su queste cose ma Eleanor ripeteva sempre 'Non voglio che Louis soffra'. Noi te lo volevamo dire ma lei ci ripeteva sempre di no. Louis, ora dobbiamo chiudere. Ciao.''
Voglio sprofondare. 
''Dai amico. Andiamo nel bosco''.