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Autore: taccy01    14/01/2016    4 recensioni
Ciao! Come promesso sono tornata con una takuran! Il titolo è la frase che c'è sul mio qu. di spagnolo XD Chi leggerà capirà.
Ran sta male ma shindou lo consolerà mooolto bene!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le mie takuran'
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Osservai la pioggia bagnare lentamente i vetri della mia finestra.

Ho sempre odiato la pioggia: piovendo, l'allenamento di quel giorno era saltato.

Continuai ad osservare le gocce scendere lungo il vetro finchè non mi squillò il cellulare.

Guardai distrattamente il display e lessi un nome: Kirino. Subito lo presi in mano e pigiai il tasto verde,felice di sentire il mio amico :

-Pronto?- esclamai. -Shindou?- mi sentii rispondere. C'era qualcosa di strano nella sua voce, un tremolio. -Kirino? Cosa ti è successo?- domandai preoccupato. -E'... successa una cosa...senti, posso venire da te?- sembrava sul punto di scoppiare a piangere.

-Certo, ti aspetto, vieni.-

Andai verso la porta preoccupato: Kirino sembrava sul punto di piangere...e lui non era uno che piangeva facilmente.

La aprii, sperando di vederlo arrivare. Dopo un po' lo vidi trascinarsi fino al cancello che subito aprii e corsi da lui.

-Kirino cosa ti è successo?- gli chiesi subito. Lui non rispose e mi passai il suo braccio intorno alle spalle e lo aiutai a camminare fino alla porta. Non appena varcammo la porta, però, lui svenne tra le mie braccia. Preoccupato, lo presi in braccio e lo portai in camera mia, distendendolo sul letto e infilandolo sotto le coperte. Lo osservai bene: gli colava sangue dal naso, aveva un graffio sulla fronte e lividi sulle braccia: come si era ridotto così?

Decisi di disinfettargli il graffio e mettergli un tampone nel naso. Stavo per mettergli della pomata per i lividi, quando lui si svegliò.

-Shindou?- mormorò lui con voce fleibile.

-Kirino! Cosa ti è successo?- esclamai preoccupato. Lui non rispose e distolse lo sguardo. Allora cominciai ad accarezzargli la guancia col dorso della mano, come facevo sempre per rassicurarlo.

Quando lo sentii spingere la guancia contro la mia mano seppi che si era tranquillizzato. -Non mi vuoi dire cos'è successo?- gli sussurrai dolcemente. Lo vidi mordersi il labbro: -Beh, io stavo venendo qui a proporti di far qualcosa insieme, visto che piove. Ma, mentre camminavo, ho sentito un ragazzo dire agli amici “Shindou Takuto? Il capitano del club di calcio? E' un frignone codardo, non durerebbe un secondo nel nostro club!”- Io strinsi i pugni: simpatici quei ragazzi, a parlar così di me! Decisi di ascoltare il racconto di Kirino -Allora io gli ho detto che non era affatto vero e che se lo pensavano veramente avrebbero dovuto vedersela con me. Il resto puoi immaginarlo...-

Lasciai cadere la mano che gli accarezzava la guancia e sentii lacrime di rabbia salirmi agli occhi -Kirino...perchè mi hai difeso? A me non importa cosa pensa la gente di me, specie gente come loro! Mi importa molto di più il fatto che tu ora sia ferito!- ormai le lacrime avevano solcato le mie guance e io avevo alzato la voce.

Shindou, cos'altro avrei potuto fare? Tu sei il mio..... migliore amico- pronunciò in un sussurro le ultime due parole. Lo osservai: aveva iniziato a piangere. Io, sconvolto, lo abbracciai -Scusami!- sussurrai al suo orecchio. Gli tolsi il tampone (ormai inutile) dal naso e lui mi sorrise. Poi alzò le coperte: un invito a distendermi. E allora lo feci: mi distesi al suo fianco e lo strinsi forte. Lui si staccò per rivolgermi uno dei suoi sorrisi più dolci ed io a quella vista non resistetti e lo baciai. Fu un bacio casto che durò una manciata di secondi, nella quale, assaporai le sue labbra, convinto che non avrei mai più provato la sensazione di sentirle così morbide sulle mie. Mi staccai per osservarlo: lui era molto sorpreso, ma sorrideva. Allora io mi rilassai un po' e sorrisi leggermente. Poi lui mi stupì, fiondandosi sulle mie labbra per un nuovo bacio, stavolta appassionato, Sorrisi sulle sue labbra: da quel giorno non ci saremmo mai più lasciati. Perchè io non avevo bisogno di nient'altro. Se non del suo amore.

 

 

 

Angolino di un'autrice stanca:

Ciaoooooo sono tornata con una rantaku! IEEEEEEEEEE (?)

Allora oggi avevo un'altra ora di spagnolo, apro il quaderno e cosa trovo? La ff iniziata martedì! E allora la continuo! Ma non riesco a finirla :(

Allora arrivo a casa e mi dico “Taccy! Tu non apri il tuo account di efp finchè non la finisci.

Tremenda minaccia. E l'ho fatto sul serio!

Beh spero la storia vi sia piaciuta e spero recensirete in tanti!

Oh e se vi fa schifo non fatevi problemi a dirmelo!

Mi scuso per l'orribile titolo, baci Taccy

 

   
 
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