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Autore: observer90    16/01/2016    1 recensioni
Dal testo: "Osservava il profilo oscuro della lapide conficcata nel terreno con la testa bassa e la schiena curva, certo non per il freddo.
I vampiri non avvertono né il freddo né il caldo, si ripeteva mentalmente quella frase da un anno esatto. Era passato un anno da quella terribile notte in cui la sua vita, se si poteva definire ancora così, era cambiata per sempre."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Dark Love
Osservava il profilo oscuro della lapide conficcata nel terreno con la testa bassa e la schiena curva, certo non per il freddo.
I vampiri non avvertono né il freddo né il caldo, si ripeteva mentalmente quella frase da un anno esatto. Era passato un anno da quella terribile notte in cui la sua vita, se si poteva definire ancora così, era cambiata per sempre. Da quando un ragazzo misterioso dall’aspetto strambo lo aveva indotto a bere a sua insaputa il sangue del vampiro più spietato di Flashville. Un anno da quando, dopo averlo bevuto, si era sentito strano al punto da sembrare posseduto e introdursi nel covo dei vampiri della città, dove era stato morso e dove era morto.
Era passato un anno da quando, dopo essere “risorto” e condannato ad un’eternità tetra senza alcuna via d’uscita, si era annientato con le sue stesse mani uccidendo la sua ragazza. Sarah, la sua amata e dolce Sarah: angelica e bella, la ragazza più invidiata di tutta la scuola e che le piaceva da tempo immemore.
Avevano iniziato a uscire insieme già da prima che si trasformasse in vampiro, ma non si erano ancora dati il primo bacio. Dal momento in cui Lucas, questo è il suo nome, si era reso conto che la voglia irrefrenabile di sangue che lo coglieva puntualmente quando passava del tempo con Sarah era diventata insostenibile, aveva preso la difficile decisione di allontanarsi definitivamente da lei. E di accettare la proposta del vampiro di cui aveva bevuto il sangue, Drew, di entrare a far parte del suo clan e di dire addio alla sua vecchia vita da umano.
Ma Sarah non si era arresa, aveva continuato ad insistere e alla fine era riuscita a convincere Lucas ad incontrarlo nel luogo in cui si erano visti per la prima volta: il campo da football della scuola. L’incontro era avvenuto in una fredda notte in cui le stelle punteggiavano il cielo nero come spilli acuminati.
Lucas ardeva dal desiderio di rivelarle la verità, ma la paura di non essere creduto o peggio, di essere scambiato per pazzo, lo bloccava fortemente. Ma la vista della ragazza, così bella e simile ad una stella, gli aveva infuso coraggio e per un attimo aveva pensato di poter resistere alla tentazione di morderle il collo.
Solo quando Sarah si era sporta verso di lui per baciarlo, la voglia di Lucas era tornata a farsi sentire più forte che mai. Ricordava ancora la mente che gli si annebbiava precocemente all’odore del sangue caldo sotto la pelle candida di Sarah, e certe volte sentiva di nuovo i suoi canini affilati conficcarsi nella carne calda del collo della ragazza e il liquido rosso e dal sapore stranamente dolce che gli scendeva giù per la gola fino a riempirgli lo stomaco.
Ricordava anche solo vagamente le urla disperate di Sarah e i suoi tentativi nulli di liberarsi dalla stretta forte del ragazzo. Poi le urla erano cessate di colpo e piano piano il suo corpo si era abbandonato completamente a tutto il resto. Lucas non si era reso conto del fatto che stava prosciugando fino all’ultima goccia di sangue Sarah… ad un certo punto le sue orecchie avevano sentito come in un sogno il battito lento e lieve del cuore della ragazza, premuto contro il suo divenuto muto per sempre.
Si era fermato di colpo, stringendo tra le braccia la sua dolce Sarah fino a quando non era morta, incosciente di ciò che era appena accaduto.
Da quella tremenda notte avvenuta solo un anno prima si era maledetto da solo, costringendosi ad una vita di totale solitudine nel clan di Drew, abituandosi ad uscire solo di notte e ad evitare qualsiasi tipo di luogo consacrato o cose come l’acqua santa e i crocifissi.
Passava la maggior parte del suo tempo a visitare la tomba di Sarah, provando di tanto in tanto ad immaginarsela sigillata dentro una bara angusta e soffocante, ancora bella e con i capelli dorati e gli occhi celesti nascosti sotto uno spesso strato di terra fredda e piena di vermi, vittima anche lei della decomposizione.
“Buffo” si diceva spesso in quella situazione, “ho sempre saputo che i vampiri stavano rinchiusi dentro delle bare durante le ore del giorno. Non posso credere che quel destino sia toccato proprio a lei, che a differenza mia aveva un cuore che le batteva ancora”.
La luce pallida della luna illuminava le scritte sulla pietra grigia, evidenziando in maniera lugubre le date di nascita e di morte. Sedici anni di vita sono troppo pochi persino per uno come Lucas, che invece sarebbe rimasto lo stesso in eterno.
Poggiò delicatamente su un piccolo vaso accanto alla lapide la rosa bianca che aveva strappato da un cespuglio del parco a pochi metri dal cimitero.
C’erano anche rosse, ma non appena le aveva viste Lucas si era ritratto subito indietro: il rosso era il colore del sangue, il suo desiderio più grande e la sua eterna dannazione. Oscura voglia che lo aveva indotto ad uccidere la ragazza che amava.
La voce di Drew gli giunse da lontano, come se gli stesse parlando da dentro una galleria buia: “I vampiri non provano sentimenti, tu questo lo sai. Puoi accontentarti di sesso e quant’altro, ma lascia perdere i sentimenti. Quella è roba per chi possiede un cuore pulsante, e noi non ce l’abbiamo”.
Il sesso non gli era mai interessato, malgrado la maggior parte delle vampire del clan fossero davvero avvenenti e alcune avevano addirittura provato a conquistarlo; ma il cuore di Lucas, seppur muto, era rimasto sepolto sotto quello strato di terra insieme alla ragazza che glielo aveva rubato tempo prima.
Non avrebbe mai dimenticato il sapore del sangue di Sarah ancora in bocca mentre lei gli moriva tra le braccia, il viso coperto di sangue anch’esso come le mani di Lucas che, pur in preda alla disperazione non era riuscito a versare neanche una lacrima. “I vampiri non possono piangere” gli aveva rivelato Drew quando l’aveva aiutato a riportare il corpo di Sarah dai suoi genitori, “Non possono versare lacrime per nessuno”.
Con le mani sigillate nelle tasche e gli occhi brucianti di dolore e rabbia, Lucas inspirò l’aria notturna, nonostante non avesse nessun bisogno reale di respirare.
Nel giro di un anno aveva dovuto dire addio a sua madre e a sua sorella, alla scuola, alle prospettive per il college, aveva rinunciato al suo desiderio di diventare fotografo. Ma non era ancora riuscito a dire del tutto addio a Sarah; lo aveva capito subito dopo il funerale di lei, e gli altri cento giorni che erano seguiti senza di lei.
Sentiva già sopra le spalle il peso di quel dolore che certamente si sarebbe trascinato dietro per l’eternità.
 
The end…or not?


*Angolo Autrice:
Salve a tutti, questa è la prima storia che pubblico su questo sito, spero tanto che possa piacere (: 
 
   
 
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