Artù teneva lo sguardo fisso sul pavimento, la fronte sudata, i capelli che la sfioravano leggermente. Eppure quel pavimento non lo guardava.
No, Artù guardava lui.
Non faceva altro. Non aveva fatto altro per mesi, sempre. In qualunque luogo si trovasse, qualunque cosa stesse facendo, Merlino avvertiva i suoi occhi scavargli sottopelle. Era diventato un peso. Non lo avrebbe mai detto ma lo era diventato.