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Autore: Saviour_    17/01/2016    0 recensioni
"Scappiamo."- ignorai completamente il suo commento
"Cosa stai dicendo Juliet?"
"Scappiamo in un altro posto. Solo io e te."
La storia di un amore tormentato, ma tanto forte da riuscire a superare tutti gli ostacoli che si presentano.
Andy Biersack
Juliet Simms
| 810 parole |
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Andy Biersack
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rebel Love Song


"Andy oggi non ci possiamo vedere"- sospirai parlando al telefono con il mio ragazzo
"Come mai?"
"Mio papà non vuole. Dice che sei troppo piccolo e strano per me.."- so che gli avrebbero fatto male quelle parole, ma era la verità. O meglio, la verità di mio padre.
"Ah.. Ma tu non pensi questo di me. Giusto?"- sorrisi
"Assolutamente no! Sai che ti amo no?"- lo sentii sospirare e poi sorridere
"Giusto. Allora quando ci possiamo vedere?"
"Scappiamo."- ignorai completamente il suo commento
"Cosa stai dicendo Juliet?"
"Scappiamo in un altro posto. Solo io e te."

"Dai non dire stronzate, non possiamo. Comunque sai che..."- continuò a parlare, ma io lo ignorai di nuovo
"Dico davvero."
"Cosa?"
"Scappiamo."
"Ancora? Juliet, abbiamo 20 anni io e 24 tu, dove vuoi andare?"

"Via da qui. Con te."- sorrise
"È un'idea totalmente folle. Ma d'altronde ti amo anche per la tua follia.. Quindi quando partiamo?"
"È un si?"- chiesi ridendo
"Certo."
"Perfetto, allora facciamo alle 22.00 all'incrocio dopo casa mia."

"Va bene, a dopo."- stava per riattaccare
"Ti amo."
"Anche io"- sorridemmo entrambi 
Attaccai e guardai l'ora sul cellulare. 19.50.
Perfetto.
Decisi di prendere un foglio di carta bianca, e scrivere ai miei genitori tutto, per non farli preoccupare.
Lo piegai in due e ci scrissi sopra "Per mamma e papà da Juliet", e lo posai sul comodino.
Dopodiché presi un borsone e ci infilai tutto quello di cui avrei avuto bisogno. Ripresi il telefono e vidi l'ora, 21.50.
Ok, era l'ora di andare.
Presi il borsone e aprii la porta, cercando di fare il più silenziosamente possibile.
Scesi le scale e mi diressi alla porta principale, presi le mie chiavi e uscii.
Cominciai a camminare e in poco mi ritrovai davanti la macchina di Andy.
Bussai al finestrino e mi aprii la portiera, posai dietro il borsone e mi sedetti sul sedile davanti, accanto a lui.
"Ehi"- sorrise sporgendosi verso di me
"Ehi"- ci baciammo 
"Cosa vuoi ascoltare?"
"Puoi mettere questo?"- estrassi dal borsone un CD che mi aveva dato Andy, con tutte le nostre canzoni.
Appena glielo diedi fece un sorriso grande, quello che piace a me.
Lo mise e partimmo.
Mi appoggiai al finestrino, rilassandomi al suono di quelle melodie e senza nemmeno accorgermene mi addormentai. 

3 ore dopo

Mi svegliai e mi guardai intorno. Eravamo ancora in macchina.
"Bell'addormentata!"- mi sorrise Andy, che era ancora alla guida
"Andy che ne dici di fermarci da qualche parte? È l'una."
"Ok, al primo hotel/motel che vediamo ci fermiamo."- disse concentrando il suo sguardo verso la strada, ma mantenendo una mano sulla mia coscia
"Andy! Guarda un motel a 2 km!"
"Bene, ci fermeremo lì."

Annuì e presi la sua mano, intrecciando le mie dita con le sue. Lui sorrise senza guardarmi e, con il pollice, accarezzò il tatuaggio sul dorso.
C'era scritto 'White Rabbit', mentre sulla sua c'era scritto 'Dragonfly'. Dei nomignoli che ci eravamo dati qualche tempo prima.
Arrivammo finalmente davanti al motel, e Andy parcheggiò proprio di fronte all'entrata.
Scendemmo dalla macchina e ci avviammo all'interno, tenendoci per mano.
"Scusi, è possibile avere una stanza matrimoniale per due notti?"- chiese Andy ad una signora sulla quarantina
"Certamente! La stanza è la numero 102 e queste sono le chiavi, buona permanenza"- disse sorridendo 
"Bene Jul, tu prendi le chiavi e vai su in stanza, io prendo i borsoni e arrivo"
"Sicuro che non vuoi una mano?"

"No tranquilla, vai su a riposarti"- e mi diede un bacio in fronte allontanandosi
Salii le scale fino al secondo piano e percorsi tutto il corridoio fino a trovare la nostra stanza. Entrai e mi buttai subito sul letto, osservando tutta la stanza.
Poco dopo entró anche Andy, che appoggiò i borsoni sul pavimento e si sdraiò su di me. 
"Jul.."
"Sì?"
"Grazie"
"Di cosa?"
"Per tutto. Per amarmi e sopportarmi sempre. Ti amo."

"Anche io. Tanto"- sorrisi spingendo il suo viso contro il mio, baciandolo appassionatamente 
Nel mentre le sue mani vagavano su e giù sotto la mia maglietta, soffermandosi sui fianchi. Dopo minuti che parvero infiniti mi sfilò la maglietta e si fiondò sul mio seno.
A poco a poco i vestiti finirono sul pavimento, e i nostri corpi rimasero spogli. Senza vergogna.
Ci sdraiammo l'uno vicino all'altro, e lui mi accolse tra le sue braccia.
"Jul, quando hai intenzione di tornare a casa?"
"Andy, sei tu la mia casa.- lui mi guardò con uno sguardo confuso- La mia casa è ovunque. Ovunque sei tu. Non importa dove sono, se in una stanza di motel o in un palazzo con 256 stanze. L'importante è che tu sia con me. Allora sì che lì mi sentirò a casa."
Lui mi abbracciò e, tra i miei capelli sussurrò sei semplici parole che non dimenticherò mai. 

Sei parole tatuate sul mio corpo. 

Sei parole tatuate sul suo corpo.

 
"This Is Our Rebel Love Story"

EHIIIIIIIIIUYI
Premetto che so che questa One è sdolcinatissima, ma capitemii. 
Sono a letto con la febbre e vorrei qualcuno che mi dicesse cose dolci, ma visto che non ce l'ho, ho deciso di scrivere e mettere come personaggi principali Andy e Juliet •-•
Spero vi piaccia, e se magari volete lasciare qualche 'recensione' (sia negativa che positiva) sentitevi liberi di farlo :)
Alla prossimaaaaaaaa

-Saviour_


  
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