“ Le dispiace se fumo?” chiede il passeggero seduto davanti a te. Fai una smorfia ma rispondi di no; che faccia pure, sai che sarà l'ultimo dei tuoi problemi avere i vestiti e i capelli che puzzano di tabacco oggi. Volgi lo sguardo fuori dal finestrino con un velo di preoccupazione negli occhi che non rispecchia che una piccola percentuale della tempesta che hai dentro, e come se non bastasse anche fuori il tempo non è dei migliori... Piove a dirotto, talmente forte che neanche lo sferragliare del treno su cui stai viaggiando riesce a coprirne il rumore, come se volesse farti capire che non c'è modo per evitare la situazione a cui stai andando incontro, esattamente come non vi è modo di sovrastare il rumore di un temporale. Vorresti solamente chiudere gli occhi e abbandonarti al dondolio del treno, vorresti per un attimo dimenticarti tutti gli errori che ti hanno portata a questo punto, vorresti poter dire 'sto bene, sono felice, e soprattutto so quello che voglio'. Ma purtroppo non è così che funziona, non è così facile vivere...

“Tutto bene signorina?” ti chiede l'uomo prima di portarsi nuovamente la sigaretta alla bocca. Devi guardarlo con fare interrogativo e piuttosto aggressivo perchè espira velocemente una nuvola di fumo e ti porge le sue scuse

“Mi perdoni, non volevo essere invadente...” ma tu non ci fai neanche caso e stai ancora pensando alla sua domanda.

“Si nota così tanto?' chiedi. Lui sorride,

“ Ho studiato psicologia, ma penso che se ne sarebbe accorto chiunque, qundo una bella ragazza come lei è preoccupata si nota subito”.

Solo ora ti accorgi veramente di lui, è un uomo sulla sessantina, vestito elegantemente con una curata barba grigia e degli occhi azzurri che risaltano sulla pelle abbronzata. Ha una postura diritta che gli conferisce un'aria nobile, mentre delle piccole rughe attorno agli occhi lo fanno apparire sorridente in ogni momento.

“Già...” riesci a dire solamente.

“Sa quando si dice la calma prima della tempesta?” riprende lui dopo qualche momento “ Io credo di più nella calma dopo la tempesta, quella è la vera calma, quella che ti godi appieno perchè hai conosciuto le sofferenze della tempesta...e così è la vita, prima o poi il sole tornerà a brillare e sarà più splendente di prima.”

Si riaccende la sigaretta che nel frattempo si era spenta e torna a sorriderti.

Sei sorprea, le sue parole, anche se così semplici, ti hanno tranquillizzata e per un momento ti senti meglio.

“La ringrazio” dici poco dopo e sorridendo appoggi la testa contro il finestrino e chiudi gli occhi.

***

“Erin!” ti chiama lui sorridendo dall'altra parte del giardino, è insieme a Nathan e a Bill e ti fa cenno di andare da loro. La giornata è meravigliosa, il sole splende nel cielo e tu stai bene li sdraiata sull'erba, sei felice, vorresti che quel momento non finisse mai, ma soprattutto non vorresti alzarti per nessun motivo così evitando troppi sforzi tiri su un braccio gli fai cenno di no e lo rilasci cadere pesantemente sul prato per poi rimanere immobile e poter sentire meglio il sole bruciare sulla pelle e gli uccellini cinguettare.

Passano alcuni minuti, stai per appisolarti quando senti delle labbra calde appoggiarsi dolcemente sulle tue, non hai bisogno di aprire gli occhi per riconoscerle, semplicemente rispondi al bacio ed eleggi mentalmente quello come il momento più bello della tua vita.

“Lo sai che sei una pigrona?” dice lui sdraiandosi al tuo fianco

“Oh si lo so bene!” ridi e ti giri dall'altra come a voler tornare a dormire, lui sbuffa e inizia a farti il solletico, sa che non puoi resistere e infatti ti metti seduta cercando di fare una faccia offesa ma duri solo due secondi e poi scoppi a ridere. Vi alzate e vi incamminate verso i vostri amici, lui ti passa un braccio attorno al bacino e ti attira verso si se, camminate come due ubriachi.

“ I piccioncini ci degnano della loro presenza? Incredibile!” dice Bill sghignazzando

“ Era ora che ti svegliassi” aggiunge Nathan con un tono stranamente formale... “ Svegliati, signorina si svegli...” Apri gli occhi di colpo.

“Siamo al capolinea signorina” ti dice un po' scocciato un controllore con una divisa blu scuro.

“Ehm...grazie” rispondi ancora frastornata, per fortuna la tua fermata era l'ultima. Solo mentre scendi dal treno realizzi che sei veramente arrivata, arrivata dove non vorrest essere....l'ansia si riappropria irrefrenabilmente di te mescolandosi al sapore amaro e malinconico che quel sogno-ricordo ti ha lasciato in bocca.

Sei felice che Bill e Kate si sposino e sei contenta di andare al loro matrimonio ma l'idea che possa esserci anche lui, cosa molto probabile, ti rende ansiosa e preoccupata, non tanto per lui in se, ma quanto per ciò che comporterebbe il rivederlo, quella cascata di emozioni e di ricordi che ti scaraventerrebbe addosso come è successo l'ultima volta che vi siete incrociati, ed era stato solo per qualche minuto, figuriamoci ora! Non sai se riusciresti a sostenerla.

Nonostante ciò, nel profondo sei elettrizzata da questo possibile incontro, sei curiosa, vuoi sapere come sta, se è cambiato, vuoi sapere se ti ha pensata, sono passati ormai tre anni è vero ma il tuo orgoglio di donna non ti impedisce di crederci, anzi...




Angolino autrice

Ciao a tutti!!!
Finalmente sono tornata su EFP! Sono così contenta di aver ripreso a scrivere, vorrei poterlo fare più spesso ma faccio veramente fatica, tra lo studio, il disegno e le serie tv da recuperare non trovo mai il tempo...
Ma vedere 'Capitan America', 'Before we go'  e leggere fanfiction su Chris mi ha fatto venire voglia di scriverne una...insomma diciamocelo sinceramente, lui è così BELLO! non può che essere fonte di ispirazione :) 
Comunque spero che questo prologo vi incuriosisca almeno un po' e se è così vi prego fatemelo sapere, ma soprattutto fatemi sapere le critiche che sono sempre ben accette e necessarie per il miglioramento.

I nomi sono tutti presi dai miei amati personaggi delle serie tv...Erin è di Chicago Fire, Nathan di Haven e Bill di True blood, dovete scusarmi ma i telefilm sono una droga non ci posso fare proprio niente :) Forse qualcuno mi capisce :D

Bene, grazie ancora per la lettura!

Un abbraccio

A                           (P.S. che tra l'altro è un riferimento a PLL...oddio non ce la posso fare, salvatemi!)