Anime & Manga > Kuroko no Basket
Ricorda la storia  |      
Autore: Heart_break    18/01/2016    0 recensioni
Un breve scorcio sull'Aomine-Momoi.
Dalla ff: ''Il ragazzo si alzò in piedi «Non mi interessa più, mi ero stancato anch'io di tutti voi. Siete solo stati più veloci di me.» e cominciò ad avviarsi in direzione dell'uscita, lasciando la manager del Too dov'era.''
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daiki Aomine, Satsuki Momoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
«Aomine Daiki... la prima volta che si presentò mi mostrò un sorriso sgargiante al quale sarebbe stato impossibile resistere; ora, invece, non mi guarda nemmeno, se non con disprezzo come se fossi l'ennesimo avversario da annientare. Cosa n'è stato di quel bambino che ho conosciuto?» Momoi si tormentava guardando l'amico d'infanzia nel cortile delle scuola sdraiato arrogantemente su una panchina, quando sarebbe dovuto trovarsi in palestra ad allenarsi. La ragazza fece un respiro più profondo e andò verso di lui. 
Daiki si accorse che qualcuno lo stesse raggiungendo e non appena i passi si avvicinarono li riconobbe subito: come se fossero quelli di una persona di famiglia, riusciva a distinguerli dagli altri che non gli dicevano nulla. 
«Se sei venuta per farmi la predica, puoi tornare da dove sei venut-»
«L'Aomine Daiki che conosco io non è quello che ho davanti, mi sono stancata di te! Sarei dovuta andare con Kuroko e invece ti ho seguito ... non lo so nemmeno io perché! Basta sei fuori dalla squadra!» 
Il giovane non si smosse «Non credo che il coach sia d'accor-»
«Invece sì! Ne abbiamo parlato insieme. La squadra è abbastanza forte e il tuo contributo serve solo per aumentare in modo esagerato il divario con gli avversari quando ti ricordi di presentarti alle partite: quindi sei poco più che inutile!». A queste parole Daiki si mise seduto e accennò un sorriso oscuro «Che vigliacco, ha mandato te a dirlo perché aveva paura di affrontarmi faccia a faccia» la ragazza stava per ri-interromperlo, ma questa volta non ci riuscì «e te che ti fai comandare da una persona simile, sei anche peggio.» 
Momoi strinse le mani sulla cartella «S-se tornassi a giocare con lo spirito di squadra potresti essere accolto di nuovo.» 
Il ragazzo si alzò in piedi «Non mi interessa più, mi ero stancato anch'io di tutti voi. Siete solo stati più veloci di me.» e cominciò ad avviarsi in direzione dell'uscita, lasciando la manager del Too dov'era. 
Quando fu vicino al cancello d'ingresso venne raggiunto in corsa proprio da Momoi che recuperato in fretta il fiato gli disse :«Daiki! Non puoi continuare così per sempre!» Come risposta il ragazzo la guardò dritta negli occhi «Perché non te vai dal tuo Kuroko e mi lasci in pace?!» e proseguì per la propria strada. 

Aomine non si presentò a scuola per le successive due settimane. Gli insegnanti avvisarono il club di basket, ma questo non aveva, come era sempre stato, la minima idea di dove si trovasse, soprattutto ora che l'assenta non faceva più parte della squadra.
Momoi che in fondo era preoccupata, assistito alla scena, saltò gli allenamenti di quel giorno senza preavviso per andare a cercarlo. 
Pensò di trovarlo a casa o nei posti in cui sapeva che era solito stare, ma nulla. Aomine non era uno stupido, se non voleva essere trovato, non si faceva trovare. Così la ragazza fu costretta a cercare rinforzi. 
Si presentò alla palestra del Seirin e dopo aver interrotto gli allenamenti in corso riuscì a mettersi in disparte per parlare con Kuroko.
«Non saprei proprio dove possa essere, soprattutto se hai già cercato nei sui posti preferiti...»
«Neanche un'idea, ideuccia?» 
Il giocatore ombra ci pensò un attimo, ma la risposta fu la stessa di prima. 
«Va bene se ti viene in mente qualcosa chiamami.» 
La ragazza camminava con passo furioso per la strada. Ripensò alla precedente discussione con Kuroko che si era offerto di aiutarla, ma lei preferì arrangiarsi, anche perché non aveva raccontato molto della faccenda. 
Era stanca di cercare «Mai una volta che sia Aomine Daiki a smuoversi. Perchè dovrei preoccuparmi di un ragazzo simile?! Non mi ha nemmeno lasciato il tempo di parlare con il mio Kuroko!» 
«Perdonami, ma nessuno te l'ha chiesto.» 
 Momoi si girò su se stessa di scatto, portando una mano sulla bocca – forse aveva parlato un po'  troppo ad alta voce – e si ritrovò difronte un metro e novantadue di ragazzo
«Aomine!» esclamò sorpresa e allo stesso tempo un po' imbarazzata.
«Dovresti perdere il vizio di farfugliare in pubblico, corri il rischio di sembrare una pazza.» replicò lui
«E' tutta colpa tua! Che fine hai fatto?!» 
«Colpa mia? Non sono mica stato io a chiederti di cercarmi!» 
Satsuki guardò furiosa l'altro «Sì, è colpa tua! Ti pare normale sparire due settimane da scuola nel periodo di preparazione agli esami?!» 
«Continuano a non essere affari tuoi.»
«Hai ragione: infatti me ne vado e per sempre! Non venirmi più a cercare!» 
«Io?! Ma se sei tu ad essere stata in giro tutto il pomeriggio per cercarmi! Non venire più tu a cercarmi!» 
Lei esitò un attimo «... Chi stava pedinando chi?! Lo sai che non è carino inseguire una ragazza di sera!» 
Anche Daiki stava per cedere al contraccolpo, ma riuscì a non arrendersi cercando di cambiare discorso «Cosa c'entra Kuroko comunque?» 
«Non è affar tuo!» rispose Momoi incrociando le braccia e voltandosi altrove da Aomine che invece le rispose serio «D'accordo... comunque sia, cerca di non metterlo più in mezzo.» 
La giovane tornò a guardare verso il ragazzo «Aomine...» 
«Non usare più Kuroko come scusa. Vai in giro a dire che è il tuo ragazzo, ma in realtà è ovvio che l'unico motivo che ti lega a lui è la speranza che possa farmi tornare quello di una volta.» 
Dall'altra parte nessuna risposta.
«Metti tranquillamente da parte questa speranza perché è vana.» asserì Aomine avvicinandosi alla rosa che indietreggiò con una gamba
«Non dire sciocchezze! Io e Kuroko siamo destinati a stare insieme... e poi non mi importa affatto di te.» Il ragazzo avanzò ancora, facendo indietreggiare Momoi che sempre più sembrava una preda in trappola. 
«Allora te lo chiedo di nuovo... perché sei venuta a cercarmi se non per te non conto nulla?» 
Un altro passo in avanti e uno indietro finché la ragazza non arrivò a toccare con il tallone il piedistallo dell'insegna di un negozio. Per la strada non circolavano molti mezzi a quell'ora, soprattutto in quel tratto. Una macchina però, passò puntando i fari alle spalle del ragazzo e abbagliando Satsuki che ne aveva seguito il tragitto di riflesso. Ma gli occhi della ragazza vennero ben presto coperti dal volto di Aomine che la baciò senza lasciarle scampo. 
In un primo momento Momoi cercò di ribellarsi, ma alla fine non poté che lasciarsi andare assecondandolo.
"Adesso tocca  a te rispondermi" asserì la ragazza. «A cosa dovrei risponderti?» 
Non esitò un momento a puntargli il dito contro «Prima... per caso mi stavi seguendo?» 
«Ah... certo che no.»  
«D'accordo» Il tono di Momoi era quasi deluso. 
«Quando sono tornato a casa mia mamma mi ha detto che dovevo trovarti perché ''non è gentile lasciare una ragazza in giro da sola a cercarti!''» 
«Capisco.» ridacchiò lei prima di accelerare il passo.
«Dove scappi?! Non vorrai raccontarlo a qualcuno?!» sbuffò il nostro Aomine andandole dietro.
«L'ho sempre sentita quest'attrazione tra di noi, ma ho preferito sognare come principe azzurro Kuroko perché Aomine Daiki è una luce che si nutre dell'oscurità degli altri fino a consumarli. Così ho sempre saputo che se avessi ceduto mi avrebbe trascinato con sé ... però io ho scelto il Too e... voglio salvarlo da questo suo destino ora più che mai.» 



Nota dell'autrice: scusate lo scempio :') ma un po' di tempo fa mi era venuta in mente questa storiella, l'ho scritta e solo ora l'ho voluta condividere. 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroko no Basket / Vai alla pagina dell'autore: Heart_break