La pressione di quei giorni difficili si faceva sentire, l’ennesima battaglia, le ennesime ferite e la stessa preoccupazione, gli stessi spettri del passato.
Tutto ciò mischiato per bene faceva solo aumentare la tensione e far aprire la bocca tanto per darle aria, facendone uscire parole che non si vogliono dire, perché per quanto possano, forse, contenere un fondo di verità, alla fine, queste parole fanno solo male sia a chi le ode sia a chi le pronuncia.
 
La cosa peggiore è non comunicare dopo queste parole.
Far sapere che ci sei ma non dare un segno.
La cosa peggiore è ignorare, la cosa peggiore è sentirsi ignorati.
Fa male, ignorare perché cuore e mente vanno in due direzioni diverse; il cuore vorrebbe parlare la mente tacere, gli occhi guardano.
Fa male essere ignorati, sapere che l’altro c’è ma fa finta di non esserci, cuore e mente vanno in due direzioni diverse; il cuore piange e vorrebbe parlare la mente resistere e tacere. Gli occhi guardano.
Entrambi aspettano che sia l’altro a fare la prima mossa, a smettere di ignorare a pregare per smettere di essere ignorato.
Chi metterà via per primo l’orgoglio?
Chi scenderà per primo dal piedistallo?
Chi metterà per primo la parola “fine” a tutti gli interrogativi che il silenzio crea?
 
Non importa chi, basta che uno dei due lo faccia.
Basta ricominciare a parlare.
Basta sapersi riscoprire.
Basta che gli occhi si accorgano degli altri occhi.
Basta che entrambi, chi ignora e chi viene ignorato, si accorgano che la loro mente e il loro cuore alla fine desiderano le stesse cose, parlare e tacere allo stesso tempo, e allora a che serve ignorare? A che serve ferirsi con il silenzio?  Se i nostri esseri desiderano le stesse cose, ascoltiamoli:
Chi ignora parli a chi sta ignorando che tace.
Chi è stato ignorato parli a chi l’ha ignorato mentre lui tace.
A che serve ferirsi? Vogliamo le stesse cose, essere compresi e ascoltati.
 
Lo sanno bene Zoro e Nami.
Quando decidono di ascoltare cuore e mente. Quando è ora di smettere di aprire bocca a caso. Quando decidono di parlarsi e ascoltarsi. Quando decidono di mettere da parte i silenzi.
Quando capiscono che ignorare fa male.