Who cares baby?
(I think I wanna marry you)


 

 

Derek era tremendamente nervoso, quasi tremava dalla testa ai piedi ed era certo che le mani gli stessero sudando in modo esagerato, ma era il momento.
Non sarebbe tornato indietro.
Aveva sognato questa situazione per ormai davvero tanto tempo, aveva pensato a mille modi diversi per fare quello che stava per fare e alla fine eccolo lì, seduto sul divano del loft, illuminato debolmente da un'abat-jour sul comodino e dallo schermo della televisione su cui era trasmesso Big Hero 6, Stiles stretto fra le sue braccia e concentrato a guardare il film Disney, entrambi sotto una coperta e comodamente in tuta, i resti della loro cena a base di pizza abbandonati da una parte.
Non era di certo così che si era immaginato di farlo, ma – guardando il ragazzo poggiato al suo petto, che ogni tanto alzava lo sguardo vispo e un po' lucido per incontrare il suo e gli sorrideva dolcemente – sentiva che era semplicemente il momento, sarebbe stato inutile aspettare.
Ed era assurdo, perché era così impaziente di farlo che si portava quella piccola scatolina con sé da settimane, qualsiasi cosa indossasse quella era nella tasca e in quel momento ringraziò di non essersene liberato neanche per un secondo, di non averla mai persa di vista.
Un attimo dopo si era già alzato.
Stiles lo guardò confuso, drizzandosi a sedere per cercare di capire il perché di quell'interruzione improvvisa, poi Derek deglutì a vuoto e si mise in ginocchio di fronte a lui, iniziando quello che doveva essere un discorso preparato con cura e ripetuto e ripetuto ancora da chissà quanto tempo davanti a uno specchio e nella sua testa, la piccola scatola adesso aperta fra le sue mani.
“Stiles, io–”
Il diretto interessato iniziò a ridere ancora prima che lui potesse finire la frase, gli occhi umidi per il divertimento, e a Derek si bloccò il respiro in gola.
“Oh, capisco. Scusami, io...” e fece per alzarsi, distogliendo lo sguardo.
“No! No, no, no Derek! Non stavo per dire di no! È solo che...” e Stiles, dopo essere balzato in piedi per fermalo, tirò fuori dalla tasca della tuta una piccola scatola simile a quella dell'altro, le labbra distese in un sorriso deliziato mentre Derek capiva “...volevo chiederti la stessa cosa stanotte”
 

Ehilà ^^ 
Okay questa flashfic è davveeero corta e tra le altre cose l'ho scritta perché ho letto un post su tumblr davvero dolce (non riesco a mettere il link, quindi copio e incollo) 
[So this was it. Derek was gonna do it. He took the small box out of his pocket and opened it, revealing the ring. He got down on one knee an began the thoroughly rehearsed speech. "Stiles-" his boyfriend was laughing before he could even finish the sentence. His stomach sank. "Oh, I see. I'm sorry I-" "No no no no! Derek! I wasn't gonna say no! It's just..." And Stiles takes a similar box out of his own pocket "I was going to propose to you tonight."] 
Nada... Avevo voglia di rielaborare un po' queste poche righe e quindi l'ho fatto (?) mbah, niente di che. 
Forse è meglio se continuo a occuparmi della long, eh... Alla prossima! 
Lawlietismine

bonus? bonus. 
 

e poi Matt, perchè io sono d'accordo con lui: 


p.s il titolo è preso dalla canzone Marry You di Bruno Mars.