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Autore: HokkinaCharlie    19/01/2016    0 recensioni
Essere amati non è facile, esattamente come amare! soprattutto in amicizia.. Maura non ha mai avuto vere e proprie amiche a causa del suo carattere, ma con Jane tutto è cambiato, ma ancora si deve abituare all'eccessivo senso protettivo che la detective ha nei suoi confronti, senso protettivo che tal volta supera dei confini, e porta a fare e dire cose che in realtà non si pensano.
P.S. è la mia prima ff l'ho scritta da tempo ma ero combattuta sul pubblicarla o meno, in ogni caso riprende dalla puntata 2x08, la mia visione di come sarebbe andata!
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jane Rizzoli, Maura Isles, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutti, è la mia prima fanfiction pubblicata, generalmente le lascio per me, per dare un versione diversa di una determinata situazione. Mi piace molto il rapporto di amicizia che hanno Jane e Maura, e per me non va oltre l'amicizia, anche perchè penso sia davvero difficile volere bene una persona, amarla solo a livello di pura amicizia. Spero vi piaccia, in ogni caso acetto qualsiasi critica.. Come scritto riprende dalla puntata 8 delle seconda serie, ed è una versione di come sarebbero potute andare le cose!
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Jane, Korsak e Frost stavano uscendo per andare a salvare una madre e il figlio piccolo presi in ostaggio, ma prima doveva parlare velocemente con Maura e dirle ciò che aveva scoperto su Ian, sperava non si arrabbiasse, del resto lo aveva fatto per lei, anche se non sarebbe stato così se Angela non si fosse intromessa, ma oramai era fatta e doveva andare fino in fondo. Del resto un amica vuole solo il bene dell’altra. Si fece coraggio ed entrò nel laboratorio
JANE: Maura, ascolta ho pochi minuti, ma devo dirti una cosa, Ian è ricercato dall’interpool per vendita di medicinali.
Disse tutto in una volta, per non farsi sfuggire il momento. Guardava la dottoressa negli occhi, con infinita tenerezza.
MAURA: cosa?!?!?! Hai fatto ricerche su di lui?! Ma come diavolo ti sei permessa?
La dottoressa si infuriò parecchio, e per evitare di rendere partecipe gli atri collaboratori, uscì dal laboratorio e si diresse, a passo svelto seguita da Jane, nel suo ufficio, chiudendo violentemente la porta.
JANE: come mi sono permessa?! Insomma Maura guardati, da quando è arrivato sei strana, messaggi durante le autopsie, sei distratta, e in più non mi hai mai parlato di lui, e..
MAURA: e.. e.. e cosa Jane?! ma chi ti credi di essere per sapere tutto su di me o sulla mia vita sentimentale?! Se avessi voluto dirtelo lo avrei fatto o sbaglio?! Hai abusato del tuo potere, e per giunta con me, non dovevi permetterti. Che c’è ti brucia che ogni tanto anche io abbia uno spasimante?!
Era proprio arrabbiata, non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere proprio dalla sua migliore amica. Amava Ian profondamente, inoltre era altruista e aiutava il prossimo, cosa c’era di male?! Non sarebbe stata facile da digerire, anche se forse avrebbe potuto usare parole meno dure.
Al sentire la risposta Jane rimase di sasso, non sapeva cosa dire o cosa fare, non voleva abusare del suo potere, e tutto ciò non sarebbe successo se, come aveva pensato un attimo prima di entrare, sua madre non si fosse impicciata di affari che non le riguardavano. Ma non era una bambina e non poteva dare la colpa a sua madre, ma certo l’avrebbe pagata. Cercò di recuperare:
JANE: Maura scusami, l’ho fatto solo per te, io non ho pensato, volevo solo che…
Aveva il gli occhi rivolti a terra, lucidi, quando in quel momento entrò Vince per chiamarla e andare a chiudere il caso, erano ormai un po’ che  l’aspettavano.
KORSAK: Jane forza andiamo. Cosa stai facendo?!  stiamo aspettando solo te.
A quelle parole Jane trasalì, alzò lo sguardo e dovette ricacciare indietro le lacrime, guardò Maura, uno sguardo che valse più di mille parole, uno sguardo di scuse, si girò verso Korsak e uscirono.
Vince era piuttosto protettivo con Jane, e vedendo Jane un po' giù chiese:
KORSAK: tutto bene?! ho interrotto qualcosa?
JANE: tranquillo Vince, tutto  bene, andiamo a prendere quel maledetto bastardo.

Cosi dicendo uscirono dalla centrale, fuori Frost li attendeva in macchina.
   
 
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