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Autore: GaTTaRa PaZZa    20/01/2016    0 recensioni
Terza coppia della mia serie di OCs. La streghetta Lollipop e il seducente Harunobu, insieme al loro club di musica leggera, rimangono oltre le lezioni nell' aula del loro club, dove un imbarazzante gioco di Obbligo o Verità conduce la protagonista a indagare su delle verità che intendeva severamente nascondere a sé stessa...
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LOLLIPOP'S CASE

-Guarda lì, Lolly, Harunobu sta ancora flirtando con il suo fanclub! E' straordinario, sembra uno di Extramondo!-.
Lollipop si era trovata costretta a chiedere un aiuto a Chili, e se n' era già pentita amaramente.
La sua band, composta da lei al basso, un chitarrista punk-goth talentuoso ma svogliato, un batterista esaltato dalla, uhm, robusta corporatura e dalla sudorazione frequente ed un co-chitarrista mediocre facilmente sottomettibile, necessitava di una voce. Chili era stata eletta per quel ruolo, e quando aveva tempo si univa al club di musica leggera per esercitarsi con tutti loro. La biondina, a questo punto, s' era però ritrovata non essere più l' indisturbata ape regina dell' alveare, e le due continuavano a gareggiare per i cristalli del cuore.
Lollipop seguì con lo guardo l' indice della compagna, fino a localizzare Harunobu. Stava parlando con un trio di ragazze del secondo o terzo anno, sorridendo eccessivamente e dandosi fin troppe arie.
-Quell' imbecille... certo che ha proprio un sacco di tempo da perdere!- brontolò la bionda, alzando gli occhi azzurro chiaro al cielo. Lollipop raggiunse il ragazzo a passi veloci, prendendolo per l' orecchio senza tanti scrupoli. -Baka inu!- lo apostrofò in un sibilo velenoso. -Se sei così tanto disoccupato come sembri, allora perché non prendi in mano quella tua Diavoletto e ti eserciti, eh?!-.
Le tizie fissarono la ragazza sotto shock, sconvolte da come osasse trattare il loro prediletto.
-AHIA! Dai Pops, lo sai che una band non è niente senza i fan a supportarla!- mugugnò l' altro, l' orecchio rosso e dolorante.
-Sta' zitto!- grugnì la streghetta, imperturbabile. -Io e questo cane dobbiamo esercitarci! Con lui ci potete giocare dopo. Chili, andiamo!-.
Harunobu lanciò un' occhiata esasperata alle sue ammiratrici, ma si lasciò trasportare nell' edificio dalla sua tirannica amica, maledicendo il giorno in cui l' avevano scelta come leader.
Chili li seguì a distanza, sogghignando tra sé e sé. Era tremendamente ovvio come Lollipop fosse possessiva nei confronti di quel ragazzo.
 

***


Suonavano ininterrottamente da più di un'ora.
Lollipop aveva composto una nuova canzone, ma alcuni passaggi non la convincevano affatto, così tentava un ammirevole numero di variazioni i quali però non la soddisfacevano mai.
A un certo punto, Harunobu, esausto, s' interruppe a metà del suo assolo. -Basta! Non ne posso più!-. Si tolse la sua amata Sharona e la pose con cura nella sua custodia, come una mamma mette a letto il suo bambino, ignorando la sua dittatrice che urlava:-Che cavolo stai facendo?!-.
-Oh, sta un po' zitta, Pops! I ragazzi hanno bisogno di una pausa. Certo che suoniamo da schifo, se ci costringi a lavorare come schiavi per ore intere!- replicò lui pragmatico, mentre frugava nel suo zaino senza degnarla di uno sguardo.
-E va bene... una pausa di quindici minuti, ragazzi. Ma poi niente distrazioni... Tsui, smettila di guardare le tette di Chili. E... Haru, che diavolo sono quelle?!?!-.
In tutta tranquillità, il ragazzo aveva tirato fuori sei lattine di birra di scarsa qualità e due pacchetti di patatine. -Birre- le rispose, serafico.
-Ottimo!- esclamò Tsui, mettendo via le bacchette e asciugandosi il prolifero sudore dalla fronte.
-E le porti dentro una scuola? Sei pazzo?-.
-Nessuno viene mai qui dentro a controllare, Good Golly miss Lolly- la rassicurò Chili, sedendosi di fronte ad Harunobu e nel contempo aprendo la lattina con disinvoltura.
-Esatto! Saluta Mr. Booze, Pops!- la schernì il moro, scuotendo piano la sua bevanda.
La bionda guardò la porta, insicura. -Io... oh vabbè, okay- si arrese infine, unendosi al resto del gruppo. Aprì una lattina e cominciò a sorseggiarla.
-Lolly-chan, lo sai che non dovresti...- cominciò Yamato, preoccupato.
-E' solo una birra, non ti preoccupare!-.
-Ma... non sai reggere l' alcool... per niente- sospirò il chitarrista, ricordandosi di svariati altri episodi in cui Lollipop, sostenendo di non essere ubriaca, fosse veramente più ciucca di un irlandese durante la festa di San Patrizio.
-Lasciala fare, sarà divertente- lo contraddisse Harunobu, ghignando sotto i baffi.
Qualche minuto dopo, Lollipop era già brilla, e aveva iniziato a ridere per ogni cosa. -Giochiamo ad obbligo o verità!- propose poi, illuminandosi della sua geniale idea.
-Ma quanti anni hai, Lolly?- ridacchiò Tsui, divertito.
-Secondo me è una buona idea!-.Chili sorrideva maliziosa; aveva sicuramente qualcosa in mente.
-Ma prima- s' intromise Harunobu solenne. -Considerata la penuria di birra, ci facciamo un giro di rum-.
-E chi l' ha portato?- domandò Yamato, incredulo. Tutti lo fissarono con fare eloquente. -Oh, ho capito- sospirò, sconsolato. -Nessuno ce l'ha. State mandando me a comprarlo, con i miei soldi, nel convenience store più vicino, usando il documento falso che il mister qui mi ha fatto, usando la bici scassata di Tsui-.
Un cenno di assenso fu la risposta comune e unitaria.
Yamato, sottomesso, s' alzò in piedi, trascinandosi verso la porta.
 

***


I contorni della stanza s' erano fatti sfuocati e tremuli. La bottiglia era mezza andata, così come Lollipop. -OKAY Chili tocca a te! Obbligo o verità?-.
-Obbligo-.
-Prendi il costume della mascotte del club di pallavolo dell' anno scorso e mettiti a fare dei versi da pollo!-.
Chili rise, sorpresa dalla fantasia dell' amica. -Per farlo ho bisogno di un tonico-. Tracannò qualche sorso direttamente dalla bottiglia e poi eseguì l' ordine, facendo scompisciare di risate Lollipop per dieci minuti buoni.
-Va bene, basta così, adesso girate la bottiglia-. Ne uscì che Yamato dovesse fare la domanda ad Harunobu. -Va bene! Allora, obbligo o verità?-.
-Verità-.
-Ho sempre avuto il sospetto... tra te e Chili è mai... successo qualcosa?-.
L' interpellata, la quale aveva deciso di tenersi addosso il vestito da pollo, lanciò uno sguardo compiaciuto all' interrogato.
Lui ricambiò l' occhiata, gli occhi grigio perla che riportavano ricordi relativamente recenti. -Beh... sì-.
Lollipop spalancò la bocca, sconvolta. -NO!- gridò, sgomenta. -Quando?!- aggiunse, bramosa di saperne di più.
-I primi giorni che si è unita al gruppo-.
La streghetta ancora non si voleva decidere a chiudere la bocca.
-Pops. La tua bocca aperta ha raggiunto la circonferenza di una palla da baseball- commentò Harunobu divertito.
-Gelosa?- le chiese Chili, un sorrisetto beffardo.
-Chi, io? Per carità! Perché dovrei essere gelosa di questo cane in calore? I suoi ormoni impazziti non mi riguardano, non sono mica zoofila! Facciamo girare questa bottiglia, eh? OOH, tocca a Yamato e Tsui-.
Eppure, la domanda dell' amica le rimbombava in testa. Possibile che fosse quello il motivo per cui era così irritante vederlo flirtare con chiunque? Possibile che le interessassero davvero i sentimenti di quell' hentai inu?
 

***


Tutti gli altri erano già tornati a casa; nella stanza riservata al club, piccola e pressoché spoglia, se non per un piccolo armadio, la batteria e un tavolo con delle sedie, rimanevano solo Lollipop e Harunobu, seduti per terra, vicini.
-Che caldo-. Il ragazzo si tolse la maglietta, e cominciò a sventolarsi con quella.
La biondina non poté non guardarlo. Aveva un corpo bellissimo. Magro, muscoli pronunciati, pelle chiara su cui spiccava il tatuaggio sul petto.
-Ti godi il panorama, Pops?- le chiese lui, ironico.
-Io, ehm, carino il tatuaggio!- mugugnò, per giustificare il suo sguardo fisso. "E non solo quello" si ritrovò a pensare, quasi involontariamente. Accidenti, aveva ancora l' alcool in corpo, era l' unica spiegazione per formulare un pensiero rivoltante come quello! Lollipop arrossì, e si stupì di sé stessa; come era arrivata a pensare una cosa del genere...
-Lo so- rispose il moro, con leggerezza. -Adesso tocca a te alzare la maglietta!-.
-HENTAI!- strillò la streghetta, al massimo dell' indignazione, mentre gli tirava un pugno in testa, sempre più rossa.
Non doveva aver fatto molto male, poiché il ragazzo rise. -Stavo scherzando, stai calma!-. E continuò a fissarla con una strana espressione, che creava a Lollipop molto disturbo. -Che c'è? Che vuoi?- borbottò lei, distogliendo lo sguardo per fissarlo sul ciondolo a forma di spirale con cui stava giocherellando.
Quell' aggeggio accalappia-cuori non era mai riuscito a prendere il cristallo del cuore di Harunobu. Per quanto ci avesse provato all' inizio, non era mai riuscito a conquistarlo, né giallo né arancione né rosa né rosso né viola... assolutamente nessun risultato. Ma probabilmente, Chili era riuscita a prenderne uno viola da lui...
-Cosa voglio? Domanda sbagliata- rispose il ragazzo, sfoggiando un sorrisino malizioso.
-P-perché?-
-Voglio te- confessò, ardente. Prima che Lollipop avesse il tempo di insultarlo per la banalità totale di quella risposta, lui la baciò. Un bacio profondo, passionale, sfacciato. Di quelli che danno una piacevole morsa allo stomaco.
Lollipop non seppe come reagire. Che diamine stava succedendo? Perché le piaceva? E perché stava ricambiando?
Harunobu fu il primo a separarsi; i suoi occhi plumbei brillavano, disarmanti. -Desideravo farlo dal giorno in cui abbiamo messo su 'sta band. Sei terribilmente sexy quando suoni-.
Il cuore le batteva all' impazzata, la mente una pagina bianca. Non riusciva nemmeno a insultarlo come riflesso condizionato.
Lui sorrise, un sorriso vero, non il solito sorrisino beffardo. Era contento di vedere la sua dittatrice imbambolata in quel modo.
Quasi in trance, Lollipop usò lo Sguardo Scrutatore. Il cuore di Harunobu era arancione. Guardò sé stessa.
Anche il suo.
"Prendigli il cristallo! Adesso!". Quella vocina aveva ragione, perché la stava ignorando?
Ed invece, la ragazza raccolse la maglietta dell' amico e gliela tirò in faccia. -Vestiti, scostumato!- lo sgridò, saltando in piedi. Prese alla svelta il suo basso, ben protetto dentro la custodia. -Ah, com'è tardi, devo proprio andare...- esclamò, il disagio che cresceva esponenzialmente rispetto ai minuti passati in quella stanza.
-Dove scappi? Che fine ha fatto la parte in cui dichiari il tuo sconfinato amore per me?- si oppose Harunobu, alzandosi in piedi per fronteggiarla.
-Amare te? Disgustoso... a domani, inu. Se ti becco ancora a perdere tempo giuro che ti metto un guinzaglio e ti lego da qualche parte nell' aula del club- lo avvertì, uscendo di corsa sventolando i lunghi, lisci capelli dorati. Se ne andò in tutta fretta, decisa ad ignorare il povero Harunobu che chiamava il suo nome ad alta voce. -NON TI SENTO! SONO DIVENTATA MOMENTANEAMENTE SORDA!- gli urlò in tutta risposta, senza girarsi. Corse via, inforcò la bici e pedalò con quanta più energia avesse in corpo.
Non aveva voluto prendergli il cristallo del cuore perché non voleva che i suoi sentimenti per lei finissero. Voleva vedere quel sorriso di nuovo, voleva essere baciata così ancora, voleva abbandonarsi a lui e lasciarsi andare, lasciare che il suo cuore corresse indomato, libero da ogni costrizione imposta dall' alto.
Ma a sé stessa, questo non lo avrebbe mai detto.
"Sto solo aspettando che diventi rosa prima di prenderlo. Tutto qui. Va tutto bene" pensò, cercando di non pensare che il giorno dopo lo avrebbe rivisto, e anche il giorno dopo ancora, e che ogni volta da quel giorno, Lollipop avrebbe pensato a quel bacio e al suo cuore arancione.
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Chiarimenti e presentazioni: Lollipop e le sue caratteristiche
Nome: Lollipop (Roripop)
Cognome: Arc-en-ciel (Nakano)
Altezza: 1.52
Peso: 43 kg
Talismano: a forma di spirale
Colore vestito: nero pece
Cibo preferito: carne grigliata di ogni tipo 

Lollipop è la classica tsundere scontrosa e dominatrice la quale, alla fin fine, si rivela avere un cuore esposto a sentimenti come tutti gli altri. Ama la musica rock e il suo basso, suonare è la sua vita e la sua più grande ambizione è diventare una rock-star nel mondo degli umani. Le piace vestirsi "da dura" e di nero, ma basta poco per imbarazzarla.


 
  
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