Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: johndavis    20/01/2016    0 recensioni
Anno 2068. Dopo quasi sessant'anni di pace, il fragile rapporto fra le due superpotenze che per quasi cinquecento anni si sono contese il grande Oceano Azzurro è sull'orlo della rottura. Da una parte la grande e tecnologica penisola di Aragona, guidata dall'imperatore Audris II, e dall'altra il potente arcipelago delle Toledo Island, tredici isole unificate sotto la guida di Re Marcus Rife.
Dopo la scoperta di progetti tecnologici militari segreti all'interno del relitto di una nave aragonese, il consiglio militare di Toledo è pronto a schierare in campo la sua massiccia forza militare se l'imperatore non chiarisce l'intento di tali progetti.
E' il 14 Gennaio 2068 e Audris II è pronto ad intervenire ad un incontro organizzato dal governo di Toledo. Il destino di centinaia di migliaia di uomini, da ambe le parti dell'oceano, è legato a quelle parole.
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
P1C1
PARTE PRIMA
Gennaio - Febbraio
CAPITOLO UNO

Il tempo è fermo. Parte 1/3.

14 Gennaio 2068.
Aragona City, Quartiere di Red Rock.
Sgt. Kathleen "Katy" Richards.
Ore 10:02

Il grigio cielo che regalava alla terra i primi fiocchi dell'anno, rifletteva la cupezza che si riscontrava sui visi delle poche persone che quella strana domenica mattina percorrevano a piedi le strade del bel quartiere di Red Rock. La maggior parte della popolazione, non solo di Aragona City, viveva quegli istanti in attesa di qualcosa che ancora non sapeva ben definire. Dopo l'annuncio in televisione, i titoli di prima pagina dei giornali, i numerosi cortei di pacifisti che in quei giorni avevano invaso le piazze, ormai tutta la cittadinanza, dai bambini agli anziani, con diversi gradi di comprensione, era consapevole di ciò che stava accadendo. Il processo di riconciliazione fra due potenze che meno di sessant'anni prima si combattevano in una sanguinosa guerra era davvero sull'orlo di sbriciolarsi? Si sarebbe tornati alla guerra? C'era chi già in cuor suo era sicuro di ciò che sarebbe accaduto, chi si preparava all'inevitabile ristrutturando i rifugi sotterranei costruiti cent'anni prima, chi si preparava all'arruolamento volontario. Ma a Red Rock la situazione era ancora più evidente: già dalle prime ore della mattina del 13 gennaio, il quartiere era presidiato dalla polizia imperiale supportata da un paio di compagnie dell'esercito provenienti dalla base di  Navarre Beach. Quella mattina, lo schieramento di forze era aumentato, così come era aumentato il numero di mezzi di trasporto governativi che sfrecciavano per le strette strade del quartiere, le quali erano tutte interdette al traffico civile. Il motivo di tale trambusto era Tumbletown Palace, una delle innumerevoli residenze dell'imperatore nella capitale, una villa di fattura barocca risalente a prima del 1850, costruita in cima ad un promontorio che si affacciava sul Golfo delle Sirene, il più grande dei quattro che circondano Aragona City.
Tumbletown Palace era il luogo dove più o meno alle quattro di quel pomeriggio si sarebbero seduti uno di fronte all'altro i due sovrani per discutere della degenerata situazione fra le due potenze. L'unica via di accesso per Tumbletown Palace era una ripida strada piena di curve che si originava a partire da Tumbletown Street. Ovviamente, quella mattina, tutta la zona perimetrale alla struttura era presidiata da squadre militari a terra e da elicotteri che percorrevano orbite circolari intorno al promontorio, aggiornando di ogni particolare il Comando Operativo che era situato in una struttura semovente formata da quattro container posizionati al centro di Titanium Plaza, la grande piazza dalla quale si origina Tumbletown Street.
L'ingresso della piazza, era stato sbarrato nella prima mattinata da una vettura della polizia militare, rendendo impossibile il passaggio ad estranei.
Quando la berlina nera percorrendo Francis Fox Boulevard si immise in Red Rock Street, uno dei poliziotti, avvolto in una pesante veste di lana, si alzò dalla sedia su cui era seduto e indicò con un gesto all'automobile di arrestarsi. Avvicinandosi dal lato del conducente, l'uomo chiese al  conducente di esibire documenti e pass dei passeggieri.
Dopo qualche minuto, il poliziotto indicò a due colleghi di sollevare la pesante sbarra metallica che impediva l'immissione nella piazza, così che il mezzo potesse proseguire.
Dopo qualche scambio di battute sul freddo polare di quella mattina, non appena la sbarra fu' completamente sollevata, il soldato alla guida del veicolo avanzò lentamente ed entrò nel perimetro delimitato da due grandi costruzioni gemelle, una a destra e una a sinistra, entrambe con un grande colonnato esterno e un imponente portone metallico centrale.
Sul lato destro della piazza, vi erano due grandi tende azzurre, dalle quali entravano e uscivano militari intenti a trasportare scatole oppure a discutere con superiori o commilitoni. Al centro erano parcheggiati i quattro containers che costituivano il Comando Operativo, il centro delle operazioni logistiche delle forze schierate intorno a Tumbletown Palace.
Lungo il colonnato dell'edificio posto sul lato sinistro della piazza, invece, erano parcheggiate le quattro motrici che avevano trasportato il Comando Operativo sul posto, insieme a un paio di furgoni e qualche vettura. L'auto appena entrata in piazza si diresse proprio lì, posteggiandosi vicino ad una jeep dell'esercito e arrestando il motore.
Il soldato scese e aprì la portiera al primo passeggiero, un uomo sulla cinquantina, capelli corti alla militare, vestito in abito civile con uno spesso cappotto doppiopetto grigio e una sciarpa nera al collo. Il secondo passeggiero scese per conto suo. Si trattava di una donna, sulla trentina, con lunghi capelli castano scuro raccolti in una coda lungo la schiena, in abito militare grigio. Il sergente della guardia imperiale Kathleen Richards, trentadue anni, era una donna alta, di carattere molto forte, entrata a far parte del mondo militare sette anni prima al termine degli studi universitari compiuti a Northdale, nel sud dell'impero.
Katy, come usavano chiamarla i compagni di accademia, aveva frequentato la scuola sottufficiali e truppa presso la caserma militare di Harts, pochi chilometri distante da Northdale, e nel 2062 era stata nominata caporale ed assegnata alla polizia militare di Northport, nel territorio delle Montagne Rocciose. Nel 2065 aveva finalmente ottenuto la nomina a sergente e il trasferimento nella guardia imperiale di Aragona City.
Da novembre era di servizio presso la guardia di Tumbletown Palace e nell'ultima settimana, dopo la decisione presa dal consiglio di far incontrare l'imperatore con Marcus Rife presso la sua struttura, il suo ruolo aveva assunto particolare importanza in quanto nominata responsabile della sicurezza dell'ala riservata all'ospite.
Per questo quella mattina alle nove era partita alla volta dell'eliporto militare distante solamente qualche decina di minuti in auto, per accogliere il funzionario incaricato da Marcur Rife in persona per quanto riguardava la sicurezza di Suà Maesta. Hugo Bertinh era un viso molto noto anche in territorio aragonese in quanto aveva partecipato all'organizzazione della sicurezza anche in occasione di numerosi eventi che avevano interessato i governi delle due nazioni.
Dopo essere scesa dall'automobile, Katy congedò l'autista e incitò Bertinh a seguirla fino alla tenda in cui operava il capitano Yago Bamver, coordinatore della sicurezza generale del perimetro. Yamver era un omone grottesco e con un carattere molto burbero, e quando Katy e il funzionario entrarono all'interno della tenda, egli stava "scaldando" tre sottufficiali per non averlo contattato prima di riaprire il traffico pedonale lungo Seaside Avenue. Alla vista di Bertinh, il capitano congedò bruscamente i tre e rivolse un ampio sorriso all'ospite tendendo nella sua direzione la mano. Katy uscì dalla tenda, dopo aver salutato il tolediano, e si diresse verso l'ingresso del viale che conduceva alla proprietà.
La neve cadeva ormai fitta e piano piano l'asfalto veniva ricoperto da un sottile manto bianco, mettendo in evidenza le impronte degli anfibi dei soldati che salivano e scendevano dal promontorio. Quando Katy raggiunse Tumbletown Palace, il grande orologio posizionato al centro della parete frontale segnava già le undici e trenta, mancava solamente un ora e mezza all'arrivo del Re di Toledo e lei aveva ancora da istuire i cinque uomini della sua squadra su come sorvegliare le tre stanze assegnate alla famiglia reale.
Al suo ingresso dal portone laterale di sinistra, potè subito individuare il suo secondo in comando, Todd Karter, caporal maggiore di provenienza nordica, alto e con pelle molto pallida, con corti capelli rossi coperti in parte dal berretto operativo grigio. Lo raggiunse e gli chiese di riunire la squadra nell'ingresso dell'ala riservata agli ospiti in non più di dieci minuti.
Oltre a Karter, la squadra era composta dal caporale Steven Teander, vecchia conoscenza di Katy in quanto ex-guardia della caserma in cui aveva frequentato l'addestramento da sottufficiale sei anni prima. Steve era il classico uomo del sud, con una gran parlantina e la capacità di trattare chiunque come se lo conoscesse da una vita, qualità molto importante per sopravvivere nell'esercito. Dopo il caporale Teander, in ordine di grado venivano i tre soldati semplici: Ian Jamster, membro del genio militare da oltre dieci anni e con una operazione all'estero alle spalle, Colin Turtle, appena uscito dalla scuola di formazione di Downtown Aragona, riservata al personale di truppa, e infine Jeremy Gardner, membro della vecchia guardia, al dodicesimo anno di servizio come soldato semplice.
Quando l'intera squadra fu' riunita all'inizio del lungo corridoio dell'ala est, al terzo piano dell'edificio, Kathleen istruì gli uomini sui punti chiave dove la sorveglianza non sarebbe dovuta mancare nemmeno un secondo, in primis l'atrio della stanza riservata a Marcus Rife in persona. Si parlò della collaborazione con la sicurezza tolediana, presente in quell'ala con dieci unità delle forze speciali. Il comandante della sicurezza reale, il colonnello Leopoldus Dret, era arrivato la sera precedente insieme ai membri del suo team di elite e stava posizionando dispositivi di monitoraggio in giro per l'appartamento. Quando alle dodici e mezza Kathleen lo incontrò nella camera della famiglia reale, questi le consegnò una mappa con indicate le varie strategie di fuga da lui studiate in caso di attacco al Re. Katy appose la sua firma nello spazio dedicato, dopodiche si congedò da Dret e scese al piano terra dove due squadre dell'esercito stavano elaborando gli ultimi dettagli sull'accoglienza ai due sovrani.
Erano le dodici e quaranta quando Kathleen Richards scese gli scalini dello scalone centrale che conduceva al porticato e quindi all'esterno.
Fu' in quel momento che riuscì a udire il rombo di un elicottero bimotore avvicinarsi e sorpassare Tumbletown Palace.
Alzò gli occhi al cielo e contraddistinse l'emblema stampato sul portellone laterale del mezzo aereo color argento.
Re Marcus Rife era in anticipo.

Continua..

Capitolo Uno: Il tempo è fermo - Parte 2/3

Entro 22/01/2016

per informazioni o domande: johndavis.faq@libero.it

A presto!






   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: johndavis